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William Hurt

Biografia

William Hurt è un attore statunitense che sin dagli anni ’80 ha regalato emozioni e grandi interpretazioni sul grande schermo al suo pubblico che lo ha amato e seguito sempre più.

William Hurt, un attore da ‘brivido caldo’

(Washington, 20 marzo 1950)

William Hurt attore

Figlio di una segretaria del famoso giornale “Time” e di un funzionario, dopo il divorzio dei due William Hurt si trasferisce a New York con il fratello e la mamma, che sposa in seconde nozze il milionario proprietario della rivista dove lavora. Appassionatosi alla recitazione, conseguita la laurea, frequenta alcune scuole specializzate per affinare la tecnica.

La prima apparizione sul grande schermo avviene nel 1980 con il visionario film di Ken Russell “Stati di allucinazione”, per proseguire poi con “Brivido caldo” (1981) di Lawrence Kasdan, affianco alla bella Kathleen Turner. Uno dei capolavori a cui prende parte poi è “Il grande freddo”(1983), sempre di Kasdan, una pellicola malinconica, piena di sogni perduti che riunisce un gruppo di amici del college dopo tanti anni. L’interpretazione di Hurt, di un reduce del Vietnam con problemi di dipendenze, è una fra le migliori del gruppo. Nel 1986 riceve il premio Oscar come Miglior Attore per “Il bacio della donna ragno” (1985), in cui presta magistralmente il volto ad un detenuto omosessuale di una prigione brasiliana.

I successi e i premi

Torna vicino alla vittoria dell’Academy con le pellicole “Figli di un dio minore” (1986) e “Dentro la notizia” (1987). Mentre con il regista Kasdan gira ancora “Turista per caso” (1988) e la commedia “Ti amerò… fino ad ammazzarti” (1990). Nel 1990 viene anche scelto da Woody Allen per interpretare il marito infedele di Mia Farrow nella commedia “Alice”. Successivamente lavora in: “Un medico, un uomo” di Randa Haines (1991); “Fino alla fine del mondo” (1991) di Wim Wenders; “La peste” (1992) di Luis Puenzo; “Mister Wonderful” (1993) di Anthony Minghella e “Smoke” (1995) di Wayne Wang.

Successivamente è diretto dal nostro Franco Zeffirelli in “Jane Eyre” (1996), e infine riprende le vesti di un giornalista che vuole a tutti i costi sapere la verità sull’angelo John Travolta, in “Michael” (1996) di Nora Ephron. Lavora ai due fantascientifici: “Dark City” (1998) regia di Alex Proyas e “Lost in Space” (1998) di Stephen Hopkins, e si dedica al drammatico “La voce dell’amore” (1998), con Meryl Streep e Renée Zellweger.

L’attore, così diligente nel suo lavoro, nasconde una vita privata decisamente travagliata. Divorzia dalla moglie e collega Mary Beth Supinger nel 1982, dopo averla sposata nel 1971, per unirsi alla danzatrice Sandra Jennings con la quale avrà la sua prima figlia. Nel 1984 anche questa relazione finisce e per un anno è in coppia con l’attrice di “Figli di un Dio minore”, Marlee Matlin. Successivamente sposa la Henderson, e dal matrimonio nascono due bambini, ma la loro unione non dura (1989-1993), e il tormentato Don Giovanni ha un’altra bambina con Sandrine Bonnaire con la quale si lascia nel 1997.

William Hurt

Nel 2001 partecipa al colossal futuristico di Spielberg “A.I. – Intelligenza Artificiale”, per poi passare al thriller “Ipotesi di reato” (2002) di Roger Michell, per ritrovarsi nel paese dell’horror “The Village” (2004) di M. Night Shyamalan, dopo aver partecipato a “Le valigie di Tulse Luper – Parte I. La storia di Moab” (2003) di Peter Greenaway. La camaleontica versatilità di questo straordinario artista, gli concede di poter passare da un ruolo all’altro con straordinaria leggerezza e, grazie alle sue doti, lo vediamo affianco ad un cattivo Viggo Mortensen in “A History of Violence” (2005) di David Cronenberg, e diretto da Robert De Niro in “The Good Shepherd – L’ombra del potere” (2006).

Sempre nel 2006 è nel cast di “Syriana” insieme a George Clooney e Matt Damon. Nel 2007 è l’alterego criminale di Kevin Costner nel thriller “Mr. Brooks” di Bruce A. Evans, prende parte a “Noise” ed è il padre del giovane vagabondo Emile Hirsch nel pluripremiato film di Sean Penn, Into the Wild – Nelle terre selvagge. Si trasforma nelle figure istituzionali del paese, prima come presidente in “Prospettive di un delitto” (2008) di Pete Travis, e poi come generale nel colossal di Louis Leterrier, “L’incredibile Hulk” (2008).

La collaborazione con Ridley Scott

Nel 2010, per il ragazzo di Washington, troviamo il tanto atteso “Robin Hood” di Ridley Scott in cui personifica Guglielmo il Maresciallo. Nonostante con gli anni i ruoli minori siano subentrati alle parti principali, un film che nel cast prevede William Hurt è una pellicola che sicuramente avrà la sua dose di qualità. Nel 2011 è diretto da Julie Gavras in “Late Bloomers”, mentre nel 2013 fa parte del cast di “The Host“, di Andrew Niccol, tratto dall’omonimo romanzo di Stephanie Mayer.

Hurt lavora inoltre al fianco di Colin Farrel nel film diretto da Akiva Goldsman, “Storia d’inverno” del 2014. Nello stesso anno recita in “Le due facce dell’amore – Lui” e “Le due facce dell’amore – Lei” diretti da Ned Benson che raccontano la stessa storia d’amore, quella di una coppia sposata, ma, se nel primo episodio gli eventi sono mostrati dal punto di vista del marito, nel secondo è la moglie che racconta.

Successivamente i fratelli Russo lo dirigono in un ruolo minore nelle pellicole: “Captain America: Civil War” (2016) “Avengers: Infinity War” (2018), “Avengers: Endgame” (2019). Nel 2021 partecipa a “Black Widow” di Cate Shortland (2021).

Il 13 marzo del 2022 William Hurt muore “serenamente in famiglia, per cause naturali” secondo quanto riportato da uno dei suoi figli.

Sonia Serafini

Filmografia

William Hurt Filmografia – Cinema

Wiliam Hurt generale Ross

L’attore William Hurt interpreta il generale Ross nel film “L’incredibile Hulk”.

  • Stati di allucinazione, regia di Ken Russell (1980)
  • Uno scomodo testimone, regia di Peter Yates (1981)
  • Brivido caldo, regia di Lawrence Kasdan (1981)
  • Il grande freddo, regia di Lawrence Kasdan (1983)
  • Gorky Park, regia di Michael Apted (1983)
  • Il bacio della donna ragno, regia di Hector Babenco (1985)
  • Figli di un dio minore, regia di Randa Haines (1986)
  • Dentro la notizia, regia di James L. Brooks (1987)
  • Il grande odio, regia di Gregory Nava (1988)
  • Turista per caso, regia di Lawrence Kasdan (1988)
  • Ti amerò… fino ad ammazzarti, regia di Lawrence Kasdan (1990)
  • Marilyn Hotchkiss’ Ballroom Dancing and Charm School, regia di Randall Miller (1990) – Voce
  • Alice, regia di Woody Allen (1990)
  • Un medico, un uomo, regia di Randa Haines (1991)
  • Fino alla fine del mondo, regia di Wim Wenders (1991)
  • La peste, regia di Luis Puenzo (1992)
  • Mister Wonderful, regia di Anthony Minghella (1992)
  • Il verdetto della paura, regia di Heywood Gould (1994)
  • Un padre in prestito, regia di Chris Menges (1994)
  • Smoke, regia di Wayne Wang (1995)
  • Jane Eyre, regia di Franco Zeffirelli (1995)
  • Confidenze ad uno sconosciuto, regia di Georges Bardawil (1995)
  • Un divano a New York, regia di Chantal Akerman (1996)
  • Michael, regia di Nora Ephron (1996)
  • Prove d’accusa, regia di Erin Dignam (1997)
  • Dark City, regia di Alex Proyas (1998)
  • La proposta, regia di Lesli Linka Glatter (1998)
  • Lost in Space – Perduti nello spazio, regia di Stephen Hopkins (1998)
  • La voce dell’amore, regia di Carl Franklin (1998)
  • The 4th Floor, regia di Josh Klausner (1999)
  • The Big Brass Ring, regia di George Hickenlooper (1999)
  • Sunshine, regia di István Szabó (1999)
  • Do Not Disturb – Non disturbare, regia di Dick Maas (1999)
  • The Simian Line, regia di Linda Yellen (2000)
  • The Miracle Maker, regia di Derek W. Hayes e Stanislav Sokolov (2000) – Voce
  • L’esecutore, regia di Anthony Hickox (2000)
  • A.I. – Intelligenza Artificiale, regia di Steven Spielberg (2001)
  • Due cuori e una cucina, regia di Sturla Gunnarsson (2001)
  • Ipotesi di reato, regia di Roger Michell (2002)
  • Au plus près du paradis, regia di Tonie Marshall (2002)
  • Tuck Everlasting: Vivere per sempre, regia di Jay Russell (2002)
  • La valigie di Tulse Luper – Parte I. La storia di Moab (2003)
  • The Blue Butterfly, regia di Léa Pool (2004)
  • The Village, regia di M. Night Shyamalan (2004)
  • The King, regia di James Marsh (2005)
  • A History of Violence, regia di David Cronenberg (2005)
  • Neverwas – La favola che non c’è, regia di Joshua Michael Stern (2005)
  • Frankenstein, regia di Kevin Connor (2005)
  • Syriana, regia di Stephen Gaghan (2006)
  • The Legend of Sasquatch, regia di Thomas Callicoat (2006) – Voce
  • Beautiful Ohio, regia di Chad Lowe (2006)
  • The Good Shepherd – L’ombra del potere, regia di Robert De Niro (2006)
  • Mr. Brooks, regia di Bruce A. Evans (2007)
  • Into the Wild – Nelle terre selvagge, regia di Sean Penn (2007)
  • Noise, regia di Henry Bean (2007)
  • The Yellow Handkerchief, regia di Udayan Prasad (2008)
  • Prospettive di un delitto, regia di Pete Travis (2008)
  • L’incredibile Hulk, regia di Louis Leterrier (2008)
  • Endgame, regia di Pete Travis (2009)
  • The Countess, regia di Julie Delpy (2009)
  • The River Why, regia di Matthew Leutwyler (2010)
  • Robin Hood, regia di Ridley Scott (2010)
  • Shadows, regia di John Penney (2010)
  • Late Bloomers, regia di Julie Gavras (2011)
  • The Host, regia di Andrew Niccol (2013)
  • Le due facce dell’amore – Lui, regia di Ned Benson (2013)
  • Le due facce dell’amore – Lei , regia di Ned Benson (2013)
  • Storia d’inverno, regia di Akiva Goldsman (2014)
  • Race, regia di Stephen Hopkins (2016)
  • Captain America: Civil War, regia di Anthony e Joe Russo (2016)
  • Il duello – By Way of Helena, regia di Kieran Darcy-Smith (2016)
  • Avengers: Infinity War, regia di Anthony e Joe Russo (2018)
  • Una stagione da ricordare, regia di Sean McNamara (2018)
  • Avengers: Endgame, regia di Anthony e Joe Russo (2019) – cameo
  • Era mio figlio, regia di Todd Robinson (2020)
  • Black Widow, regia di Cate Shortland (2021)

William Hurt Filmografia – Televisione

  • Kojak, 2 episodi (Serie TV ) (1977)
  • The Best of Families (Miniserie TV) (1977)
  • All The Way Home, regia di Delbert Mann (Film TV) (1981)
  • A Midsummer Night’s Dream, regia di Emile Ardolino (Film TV) (1982)
  • American Masters, 1 episodio (1991)
  • A. Einstein: How I See the World, regia di Richard Kroehling (Film TV) (1991)
  • Dune – Il destino dell’universo, 3 episodi (Miniserie TV) (2000)
  • The Flamingo Rising, regia di Martha Coolidge (Film TV) (2001)
  • La guerra di Varian , regia di Lionel Chetwynd (Film TV) (2001)
  • Rivière-des-Jérémie (Serie TV) (2001)
  • The King of Queens, 1 episodio (Serie TV)(2002)
  • Master Spy: The Robert Hanssen Story, regia di Lawrence Schiller (Film TV) (2002)
  • Frankenstein (Miniserie TV) (2004)
  • Hunt for Justice, regia di Charles Binamé (Film TV) (2005)
  • Incubi e deliri, 1 episodio (Miniserie TV) (2006)
  • Damages, 13 episodi (Serie TV) (2009)
  • Moby Dick , 2 episodi (Miniserie TV) (2011)
  • Too Big to Fail – Il crollo dei giganti, regia di Curtis Hanson (Film TV) (2011)
  • Bonnie & Clyde (Miniserie TV, 2 episodi) (2013)
  • Humans (Serie TV) (2015)
  • Goliath, (Serie TV, 8 episodi) (2016)
  • Beowulf: Return to the Shieldlands – (Serie TV) (2016)

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