Eco Del Cinema

Mike Bongiorno

Biografia

Mike Bongiorno viene annoverato tra i Padri Fondatori della televisione italiana, ha svolto un ruolo fondamentale come anello di congiunzione tra l’America e l’Italia, un paese che stava vivendo proprio negli anni della sua ascesa al successo il mito americano e parallelamente il boom economico. Detiene il record della carriera televisiva più lunga al mondo.

Mike Bongiorno, il papà della televisione italiana

(New York, 26 maggio 1924 – Montecarlo, 8 settembre 2009)

Mike Bongiorno bioMichael Nicholas Salvatore Bongiorno, noto a tutti come Mike Bongiorno, nasce a New York il 26 maggio 1924. È figlio della torinese Enrica Carello e del avvocato/politico americano Philip Bongiorno, a sua volta figlio di un bottegaio siciliano emigrato in America. Philip fonda “Sons of Italy in America”, ossia l’ordine dei figli d’Italia residenti in America. Mike trascorre buona parte dell’infanzia a New York ma poi a causa della separazione dei genitori, si trasferisce a Torino con la madre ed è qui che completa gli studi e diventa un grande appassionato di calcio: la Juventus è il suo secondo amore.

La sua vera passione è il giornalismo e fa di tutto per realizzare il suo sogno. Dopo qualche sforzo e sacrificio diventa il “galoppino” de La Stampa seguendo e documentando diversi eventi sportivi. L’avvento della Seconda Guerra Mondiale rallenta il suo percorso ma non lo frena, anzi decide di vivere anche questa esperienza entrando a far parte dei gruppi partigiani e diventando (grazie alla perfetta conoscenza dell’inglese) messaggero della Resistenza: durante l’inverno è costretto ad attraversare le Alpi per portare in Svizzera i messaggi dei partigiani italiani per mantenere solida l’alleanza con gli elvetici.

Nell’aprile 1944 mentre si trova a Caravegna (Vb) viene scoperto e catturato dalla Gestapo che ordina l’immediata fucilazione. A salvarlo sono i suoi stessi documenti d’identità che rivelano la cittadinanza americana. Decidono allora di portarlo nel carcere di San Vittore a Milano, dove per sette lunghi mesi condivide la cella con Indro Montanelli, di cui diviene grandissimo amico.

Le atrocità della guerra

Mike Bongiorno conduttoreÈ ancora giovanissimo ma la vita non gli risparmia altre brutte sorprese. Dopo i mesi di prigionia lo trasferiscono nel capo di transito di Bolzano e qui purtroppo assiste alle molteplici atrocità commesse da Michael Seifert (quarto criminale di guerra nazista perseguito penalmente dalle autorità italiane) conosciuto anche come “Misha”. Successivamente lo catapultano nel campo di concentramento austriaco di Mauthausen dove rimane in isolamento per due settimane. Passa da un campo di concentramento all’altro, arrivando a Reichenau e infine nel lager di Spittal. L’agonia termina solo nel febbraio 1945, grazie ad un accordo tra americani e tedeschi.

Fin da piccolo aveva sognato di visitare l’Italia ma dopo questa esperienza decide repentinamente di ritornare a New York, dove riesce finalmente a studiare per diventare giornalista. Il Dipartimento di Stato gli fornisce anche una tessera che gli permette di collaborare gratuitamente con tutte le riviste. È così infatti che comincia a guadagnare notorietà e a firmare i primi contratti. Nel 1946 comincia a lavorare presso la sede radiofonica del quotidiano “Il progresso italo-americano” di Geronso Pope, per il quale conduce il programma “Voci e volti dell’Italia”. La radio italiana EIAR (diventata RAI nel 1952) lo contatta per affidargli un programma sul Radiocorriere.

Nel frattempo, conosciuto largamente come Michele Buongiorno, nel 1948 sposa il soprano Rosalia Maresca ma nel 1952 la coppia chiede l’annullamento del matrimonio.

Non è certo la delusione amorosa a fermarlo: nello stesso anno diventa programmatore radiofonico e corrispondente per l’emittente propagandistica “The Voice of America”. Tornato in Italia per girare alcuni documentari, il funzionario RAI Vittorio Veltroni gli offre un contratto per collaborare con il “Radiogiornale”.

Mike Bongiorno accetta e su consiglio di Vittorio prende lezioni di dizione da Maria Luisa Boncompagni. Con grande soddisfazione è il primo italiano a intervistare nel “suo” programma radiofonico il presidente degli Stati Uniti Eisenhower. Alla trasmissione prende parte l’orchestra del grande Lelio Luttazzi che lo seguirà nel quiz radiofonico “Il motivo in maschera”.

Tra il 1967 e il 1970 conduce la trasmissione radiofonica “Ferma la musica!” con il complesso diretto da Gorni Kramer e Sauro Sili. Questo è senza dubbio il periodo più bello e fortunato della sua vita in cui, grazie all’amicizia con Corrado, diviene il presentatore più famoso della penisola.

Il Padre fondatore della televisione italiana

Mike Bongiorno sorrisoMike Bongiorno  e Corrado contribuiscono fortemente alla nascita della “vera” televisione italiana. Il suo primo programma s’intitola “Arrivi e partenze” e il suo compito è quello di intervistare i vip che arrivano o partono dall’aeroporto di Roma. La sua simpatia conquista subito gli spettatori tant’è che gli propongono una parte nel film “Il prezzo della gloria” (1955) e in diversi fotoromanzi, che in questo periodo sono di moda (anche Sofia Loren ha iniziato così).

Il 19 novembre 1955 Mike Bongiorno diventa il papà del primo quiz televisivo italiano intitolato “Lascia o Raddoppia?” ottenendo subito ottimi ascolti e un riscontro più che favorevole col pubblico. Nel 1963 Umberto Eco gli dedica il saggio “Fenomenologia di Mike Bongiorno”, nel quale analizza la tecnica comunicativa del conduttore. Eco rintraccia le radici profonde del successo di questo personaggio nella sua “mediocrità assoluta”, grazie alla quale «lo spettatore vede glorificato e insignito ufficialmente di autorità nazionale il ritratto dei propri limiti». È senza dubbio uno dei volti più amati e richiesti.

Di qui in poi conduce un’infinità di programmi televisivi, tutti passati alla storia e riproposti anche in diverse nazioni. Uno dei più grandi successi è certamente “Campanile sera” (1960-62) con Enzo Tortora e Renato Tagliani (poi sostituito da Enza Sampò). Segue “Carosello”, divenuto ben presto il programma simbolo del consumismo e del boom economico.

Nel 1962 è la volta di “Caccia al numero” e “La fiera dei sogni” mentre nel 1966 di “Giochi di famiglia”. Conduce anche il Festival di Sanremo per cinque edizioni consecutive (1963-67) e nel 1961 festeggia la nascita del secondo canale (oggi Rai2) con il fortunatissimo quiz “Rischiatutto”, programma in cui per la prima volta vengono utilizzati gli effetti speciali e in cui nasce la figura di valletta: Sabina Ciuffini è infatti la prima della storia della tv italiana.

Nel frattempo nel 1968 sposa la giornalista Annarita Torsello ma anche in questo caso l’unione dura poco; si separano nel 1970. Dopo varie ma brevi storie d’amore nel 1972 decide di sposarsi per la terza volta. Lei si chiama Daniela Zuccoli e dal loro amore nascono tre figli: Michele, Niccolò e Leonardo. Nel 1984 la coppia subisce un forte momento di crisi a causa di uno scoop di Novella 2000: nel 1978 Daniela si era sposata a Las Vegas con altro uomo.

I due si separano temporaneamente; si riappacificano solo dopo che Mike conduce il suo ottavo Festival di Sanremo e presenta il programma “Personaggi in fiera” per la televisione Svizzera. Quest’ultima esperienza è molto importante per lui poiché apre il primo capitolo della storia della televisione a colori. Seguono “Ieri e oggi” (1976) e “Scommettiamo?” (1976).

Il passaggio dalla televisione pubblica a quella commerciale

Mike Bongiorno sorrisoNel 1977 conosce Silvio Berlusconi: dopo questo incontro passa alla televisione privata e commerciale causando una
forte rottura con la RAI. In breve tempo diviene il più grande conduttore di successi commerciali come “Milaninter club” (1978-79), “I sogni nel cassetto” (1979), “Flash” (1980-82), “Bis” (1981), “Superflash” (1982), “Pentatlon” (1985-1987), “Parole d’oro” (1987) e “Telemike” (1987-1922).

Nel 1987 Silvio Berlusconi lo nomina vicepresidente della Fininvest (oggi Mediaset) e nel 1990 anche vicepresidente di Canale 5. Dal 1989 al 2003 conduce il più duraturo e forse fortunato dei suoi programmi che per ironia della sorte si chiama proprio “La ruota della fortuna”.

Grazie a Mike numerose vallette in cerca di fama acquistano l’agognata popolarità: Ylenia Carrisi, Paola Barale, Antonella Elia, Claudia Grego, Miriana Trevisan e Nancy Comelli. Gli anni ’90 partono alla grande con “Tutti x uno” (1992-93) per poi proseguire con “C’era una volta il Festival (1989-1990), “Tris (1990-1991), “Bravo Bravissimo” (1990), “Viva Napoli” (1994), “Festival italiano” (1993-1994), “La ruota mundial” (1994), “Ma l’amore sì” (1996), “Telemania” (1997), “Garandi magazzini” (1994). Quest’ultimo programma passa poi nelle mani di Marta Flavi, Paola Barale, Marco Predolin e Natalia Estrada.

Nel 1996 fonda con la moglie e i figli la Bongiorno Production, casa di produzione che produce programmi come “Bravo Bravissimo Club”, “Viva Napoli”, “Allegria!” e “Mezzogiorno di cuoco”. Tra 1999-2000 conduce con Ellen Hidding la trasmissione “Momenti di gloria” mentre con Antonella Elia il programma “Qua la zampa” e “Ricomincio da venti”.

Sommerso dal lavoro, Mike Bongiorno trova anche il tempo per fare da testimonial alla famosa grappa Bocchino e prestare il volto a un’industria che produce shampoo. Nell’estate 2001 conduce “Paperissima Sprint” affiancato dal Gabibbo e Antonella Mosetti; nel 2003 “Voci della montagna. Dedica invece le sue ultime stagioni televisive a programmi per ragazzi come “Genius” o “Il migliore” in onda su Rete4.

Dopo aver ascoltato le imitazioni di Fiorello, diviene suo grande amico intervenendo spesso nel programma radiofonico condotto dallo showman e Marco Baldini “Viva Radio 2”, fino a diventare ospite fisso anche nei programmi televisivi. Nel 2007 torna in Rai e conduce una turbolenta edizione di “Miss Italia” con la permalosa Loretta Goggi e nel 2008 si dedica a “L’Offerta del Mese” sul canale Mediashopping.

Nel 2009 Mike Bongiorno afferma di essere stato tradito dall’azienda Mediaset che non gli rinnova il contratto; la notizia diventa inevitabilmente oggetto di battute e frecciatine da parte sua e di Fiorello. Decide di provare il brivido del concorrente partecipando a due programmi di Sky Uno: “Cash Taxi” e “Sei più bravo di un ragazzino di quinta?”.

Alle 11:30 dell’8 settembre 2009 Mike Bongiorno è colto da un infarto improvviso mentre lascia l’hotel Metropole di Montecarlo. Spirato via in maniera così inaspettata da non poter salutare nè rivedere i suoi cari e i suoi amici. Nei due giorni che hanno preceduto il funerale, il feretro è rimasto esposto al pubblico che ha così potuto salutare l’amato conduttore. Il 12 settembre, al funerale erano presenti oltre diecimila persone tra cui familiari, politici, personaggi dello spettacolo e migliaia di ammiratori.

Giusy Del Salvatore

Filmografia

Mike Bongiorno  Filmografia

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  • Ragazze d’oggi, regia di Luigi Zampa (1955)
  • Motivo in maschera, regia di Stefano Canzio (1955)
  • Il prezzo della gloria, regia di Antonio Musu (1955)
  • I miliardari, regia di Guido Malatesta (1956)
  • La vita, a volte, è molto dura, vero Provvidenza?, regia di Giulio Petroni (1972)
  • Totò, lascia o raddoppia?, regia di Camillo Mastrocinque (1956)
  • Il giudizio universale, regia di Vittorio De Sica (1961)
  • C’eravamo tanto amati, regia di Ettore Scola (1974)
  • Sogni mostruosamente proibiti, regia di Neri Parenti (1982)
  • 20 – Venti, regia di Marco Pozzi (2000)
Mike Bongiorno

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