Al Toronto Film Festival, che terminerà domani, Denzel Washington ha ricordato Chadwick Boseman, recentemente scomparso dopo una lunga battaglia contro il cancro, affermando che l’attore “ha vissuto una vita piena”.
Denzel Washington: Boseman era un animo gentile
Denzel Washington ha affermato che il compianto Chadwick Boseman ha vissuto una vita piena, prima della sua morte prematura a 43 anni dopo una battaglia contro il cancro.
L’attore di “The Equalizer“, in una conversazione informale con il regista di Hollywood Barry Levinson al Toronto Film Festival, ha dichiarato di pregare per la moglie di Boseman, che viene definito un “animo gentile”.
A tal proposito Washington ha rammentato una premiere sul tappeto rosso per la campagna marketing di “Black Panther” della Disney a cui ha partecipato.
“Sono andato nel backstage e ho visto Chad e poi ho guardato il film e ricordo di aver versato una lacrima”, ha dichiarato Washington durante il discorso virtuale moderato da Scott Feinberg, editorialista dei premi a The Hollywood Reporter e conduttore del podcast “Awards Chatter”.
Non tutti sanno che Washington è stato molto importante per Boseman. L’attore di “Inside Man” – che aveva definito il collega e figlioccio artistico “un artista brillante, che resterà con noi per sempre grazie alle iconiche interpretazioni fornite nell’arco della sua breve ma prestigiosa carriera” – è stato per Boseman un vero e proprio sostegno.
Lo stesso Boseman, durante un’ospitata da Jimmy Fallon, raccontò di aver potuto frequentare un corso di recitazione alla British American Drama Academy grazie all’aiuto economico di Washington.
Washington, Levinson e la regia
Nel corso della conversazione al Toronto International Film Festival, Washington è stata anche piena di elogi per Levinson, regista di capolavori come “Good Morning, Vietnam” e “Rain Man”.
Levinson ha affermato che dirigere i film comportava “molta preparazione e poi molta libertà. È una libertà controllata. All’interno può diventare disordinato e puoi provare ogni sorta di cose…”.
Washington ha confessato al regista: “Barry, questo è davvero il motivo per cui sono qui oggi. Quello che voglio che tu faccia è venire sul set”.
L’attore si prepara a dirigere il suo quarto film, un dramma sull’amore e la perdita, dopo essere stato dietro la macchina da presa per “Antwone Fisher” (2002), “The Great Debaters – Il potere della parola” (2007), Barriere (2016), e una puntata di “Grey’s Anatomy” nel 2016.
19/09/2020