Recensione
L’ombra delle spie: una storia coinvolgente e realmente accaduta
Dominic Cooke confeziona un perfetto film di genere, con due strepitosi protagonisti, quali sono Benedict Cumberbatch e Merab Ninidze, rispettivamente Greville Wynne, un uomo d’affari britannico e Oleg Penkovsky, un ufficiale sovietico.
Siamo nel 1960 e il povero Greville viene coinvolto suo malgrado in un vero e proprio intrigo internazionale, cui sono partecipi Gran Bretagna, Russia e Unione Sovietica.
Il regista britannico ha preso spunto per il film dalla lettura di alcuni libri di storia, che lo hanno spinto a capire meglio la vicenda, appena accennata sui testi. Quello che arriva sullo schermo è un film avvincente, che tiene lo spettatore incollato alla poltrona, in un crescendo di tensione che non può che sfociare in un finale emozionante.
Cumberbactch e Ninidze interpreti eccellenti
“L’ombra delle spie” rispetta tutti i canoni del film di genere, sembra di tornare indietro di decenni, quando in piena Guerra Fredda la cinematografia internazionale pullulava di film di spionaggio. Questo è un tuffo nel passato, in una vicenda nota ai più, quella dei missili a Cuba, che hanno interessato l’opinione pubblica internazionale agli inizi degli anni Sessanta, mostrandone un lato umano e intimo, attraverso gli occhi dei due protagonisti.
Cumberbatch è perfetto nei panni di quest’uomo qualunque, catapultato in una vicenda più grande di lui, dove riesce sempre a rimanere se stesso, a preservare quella generosità d’animo che lo rende diverso da tutti quelli che ha attorno. Qui non ci sono inseguimenti mozzafiato, o sparatorie interminabili, è questa una storia di segreti, tradimento e sicurezza internazionale e dolore. Oggi sembriamo quasi abituati al sapere che basterebbe premere un bottone per saltare tutti in aria, all’epoca non era così, la corsa agli armamenti nucleari stava appena iniziando, o almeno era quello che credeva l’opinione pubblica.
Fotografia, scenografie, costumi, tutto eccelle e contribuisce alla buona riuscita del film
In questo film ogni compartimento lavora in maniera egregia, dal montaggio alla splendida la fotografia, quest’ultima un valore aggiunto, che con le sue ombre e i suoi chiaroscuri rafforza la narrazione in maniera mirabile, ricordando i capolavori di genere del passato.
Il regista muove la macchina da presa in maniera intima, raccontando le vicende attraverso primi piani, sguardi, strette di mano, con inquadrature strette che si concentrano sempre sui personaggi, senza divagare sulle ambientazione, peraltro egregie. Le scenografie sono state scelte in maniera accurata ed altrettanto si può dire per i costumi. Cumberbatch da l’ennesima prova di quanto sia un attore versatile, riuscendo anche stavolta a recitare col corpo, che fra l’altro modificherà radicalmente col procedere delle vicende.
“L’ombra delle spie” è un film piacevole, i suoi 111 minuti volano veloci, la sua visione ritempra l’anima di tutti gli appassionati di cinema, che a prescindere dall’intreccio, peraltro di sostanza, amano godere di un lavoro ben fatto, sotto ogni punto di vista.
Maria Grazia Bosu
Trama
- Titolo originale: The Courier
- Regia: Dominic Cooke
- Cast: Benedict Cumberbatch, Rachel Brosnahan, Jessie Buckley, Angus Wright, Merab Ninidze, Iva Sindelková, Miles Richardson, Bern Collaço, Laurel Lefkow, Russell Balogh
- Genere: Azione, colore
- Durata: 111 minuti
- Produzione: Gran Bretagna 2020
- Distribuzione: Eagle Pictures
- Data di uscita: n/d
“L’ombra delle spie” è un film diretto da Dominic Cooke, presentato nella sezione Tutti ne parlano della Festa del Cinema di Roma 2020.
L’ombra delle spie: la trama
“L’ombra delle spie” si ispira a una storia vera, che vede un comune cittadino britannico, Greville Wynne, modesto uomo d’affari, ritrovarsi in prima linea, non per sua scelta, in uno dei più grandi conflitti internazionali della storia. Per volere dell’MI-6, l’agenzia di spionaggio per l’estero del Regno Unito, e di un agente della CIA, entra in contatto con una spia URSS, l’ufficiale sovietico Oleg Penkovsky. Questi fornisce al nemico le informazioni necessarie per prevenire uno scontro nucleare e disinnescare la crisi dei missili cubani. La situazione diviene man mano più pericolosa, e per Greville sarà complicato tirarsene fuori.
Il regista Dominic Cooke
Il regista Dominic Cooke è stato direttore artistico del Royal Court Theatre dal 2007 al 2013, anni durante i quali le sue produzioni sono state acclamate da pubblico e critica. In seguito si è dedicato anche a cinema e tv. Il suo primo lungometraggio, “On Chesil Beach”, interpretato da Saoirse Ronan e Billy Howle, è stato presentato in anteprima al Toronto International Film Festival nel 2017. Per “L’ombra delle spie” ha lavorato con un cast d’eccezione, in cui svettano Benedict Cumberbatch e Merad Ninidze.