“The Things They Carried”, film sulla guerra del Vietnam, aggiunge al cast stellare anche Tom Hardy e Bill Skarsgård.
Un cast di star internazionali
Dopo Tye Sheridan (“Ready Player One”), Pete Davidson (“The King of Staten Island”), Stephen James (“If Beale Street Could Talk”), Ashton Sanders (“Moonlight”), Martin Sensmeier (“The Magnificent Seven”), Moises Arias (“Monos”) e Angus Cloud (“Euphoria”) anche Tom Hardy e Bill Skarsgård entrano a far parte del film “The Things They Carried”. Diretto da Rupert Sanders la pellicola è un adattamento del libro, dal titolo omonimo, scritto da Tim O’Brien, e racconta le esperienze di un plotone di giovani soldati durante la guerra del Vietnam.
La sceneggiatura è in fase di scrittura, con Scott B. Smith come head writer insieme a Jonathan Nolan e Lisa Joy, creatori di “Westworld”. Un primo sguardo al film è stato pubblicato da Deadline attraverso una descrizione che recita: “camminando di villaggio in villaggio in mezzo al caos e alla confusione, i giovani lottano in un labirinto crescente di tormenti fisici, mentali ed emotivi mentre combattono per la sopravvivenza della loro innocenza”. Tom Hardy, apparso di recente nel film “Capone”, sarà impegnato anche sul set del sequel di “Venom”, posticipato più volte sia per quanto riguarda le riprese che la data d’uscita, previsto per il 25 giugno 2021 e intitolato “Venom – La furia di Carnage” sarà diretto da Ruben Fleischer.
Progetti lasciati
Skarsgård ha di recente rivelato l’abbandono del prossimo progetto cinematografico di Robert Eggers “The Northman”, dove avrebbe recitato insieme al fratello Alexander Skarsgård. Interpretazione che ha dovuto rifiutare a causa dei problemi che la programmazione ha subìto a causa dell’emergenza Coronavirus. “È stato un incubo per le programmazioni durante la pandemia di Covid”, ha dichiarato durante un’intervista di Collider. “Eggers è uno dei più grandi registi del momento e avrei desiderato tantissimo lavorare con mio fratello… non riesco neanche a parlarne senza rischiare di scoppiare in lacrime”.
Giorgia Terranova