Da domani sarà disponibile nelle librerie e on line la terza opera letteraria di Ethan Hawke dal titolo “Le regole del cavaliere”.
Ethan Hawke e le venti regole lasciate in eredità da un padre ai figli
Forse non tutti sanno che Ethan Hawke, apprezzato attore, sceneggiatore, produttore e regista americano, è anche un affermato scrittore.
Dopo “L’amore giovane”, “Mercoledì delle Ceneri”, editi in Italia da Minimum fax, e la graphic novel, “Indeh”, pubblicata da Mondadori, “Le regole del cavaliere”, tradotto in Italia da Francesco Paolo Ferrotti, è un’opera a metà strada tra il manuale di crescita personale, l’opera filosofica e il romanzo storico.
Etha Hawke compone una sorta di guida nel viaggio più faticoso che i figli dovranno affrontare da soli: la vita.
Il decalogo è infatti rivolto soprattutto ai più giovani, e attraverso il racconto di un antico cavaliere si propone di insegnare le virtù “cavalleresche”, ispirandosi a grandi maestri del pensiero occidentale e orientale.
Come accadeva in molte narrazioni del passato, l’opera nasce da un espediente letterario affascinante e misterioso, che pone il lettore in bilico tra finzione e realtà. Il ritrovamento di un’antica lettera in lingua cornica è la preziosa eredità che Sir Thomas Lemuel Hawke lascia ai quattro figli, prima di affrontare la Battaglia di Slaughter Bridge (1483), in cui teme di perdere la vita.
Venti regole in venti capitoli
In venti capitoli l’autore descrive venti «parole-regole per un cavaliere»: solitudine, umiltà, gratitudine, orgoglio, cooperazione, amicizia, perdono, onestà, coraggio, grazia, pazienza, giustizia, generosità, disciplina, dedizione, buona parola, fede, uguaglianza, amore, morte.
Ethan Hawke il cui cognome ha come radice etimologica il termine «hawk» (falco) è ispirato nella narrazione dalla propria vita e dall’educazione dei propri figli e associa simbolicamente a ogni regola un diverso uccello.
Ciascun capitolo ha un’illustrazione dedicata realizzata dalla moglie, Ryan Hawke.
Intervistato al Tonight Show, Ethan Hawke ha dichiarato: «Ho usato la metafora del cavaliere per insegnare ai miei figli le regole della vita e per parlare con loro di principi e valori importanti».
Nel calendario dell’interprete sono fissate a fine novembre le riprese in Italia di “Zeros and Ones”, diretto da Abel Ferrara.
Ethan Hawke – candidato quattro volte al premio Oscar, due per la sceneggiatura e due per l’interpretazione – ha recitato in film di grande successo di pubblico e critica come “L’attimo fuggente”, “Gattaca”, “Paradiso Perduto”, “Training Day”, “Boyhood” e la trilogia “Before”, fino ai recentissimi “Tesla” e la miniserie tv “The Good Lord Bird”, in onda su Sky Atlantic.
11/11/2020