Biografia
Attore e regista di numerosi lavori di successo, formatosi a teatro e approdato poi al cinema, Luigi Lo Cascio è uno degli attori di spicco nel panorama italiano, ‘capitale umano’ del nostro bagaglio cinematografico.
Luigi Lo Cascio, a soli “cento passi” da Hollywood
(Palermo, 20 ottobre 1967)
Nel panorama italiano è certamente uno dei più grandi attori degli ultimi anni, riesce sempre a calarsi totalmente nei panni dei personaggi che interpreta, facendoli suoi e trasmettendo intense emozioni.
Luigi Lo Cascio nasce a Palermo in una famiglia molto eclettica, dove convivono componenti artistiche (un cugino è stato un piccolo attore prodigio in un film di Alberto Lattuada del 1954, “La spiaggia”) e scientifiche (lo zio era uno psichiatra). Inizialmente, il giovane Luigi decide di intraprendere quest’ultima strada, iscrivendosi alla Facoltà di Medicina, che presto abbandona per dar sfogo alla sua vera passione, quella per la recitazione.
Sorprendentemente bravo nei panni di Peppino Impastato, storie di mafia che consegnano a Luigi Lo Cascio il David di Donatello
Comincia con il fare cabaret insieme ad un gruppo di amici, Le Ascelle, ma ben presto si concentra sul teatro, grazie a Federico Tizzi, che gli propone un ruolo nella pièce “Aspettando Godot” di Samuel Beckett. Luigi ama così tanto quest’arte che decide di lasciare la sua amata Sicilia alla volta della Capitale, dove si iscrive all’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, diplomandosi con successo nel 1992.
Passano alcuni anni prima del suo esordio cinematografico, avvenuto nel 2000, ma certo non si deve accontentare di ruoli minori, dato che viene scelto come protagonista nell’intenso “I cento passi”, di Marco Tullio Giordana. L’attore racconta che fu suo zio (Luigi Burruano, che nella pellicola è il padre di Lo Cascio) a procurargli il provino con il regista, che lo notò subito e lo scritturò. Il film narra la tragica storia di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia di Cinisi (Palermo) perché osò levare un grido di protesta contro l’omertà che aleggiava nel paese. La sua interpretazione lascia il segno tanto da valergli il David di Donatello come Migliore Attore Protagonista.
Luigi Lo Cascio: il sodalizio artistico con Sandra Ceccarelli
Da quel momento in poi fioccano le proposte; tra le tante Luigi ne sceglie una: “Luce dei miei occhi” (2001), di Giuseppe Piccioni, proprio perché il personaggio che deve affrontare è completamente diverso da quello che gli ha dato notorietà. Al contrario di Peppino, Antonio, è taciturno e timido, sono le espressioni e gli sguardi a parlare per lui. Questa nuova prova lo consacra una volta per tutte, arrivando a conquistare una nuova fetta di pubblico.
Al suo fianco la magnifica Sandra Ceccarelli, con cui creerà un sodalizio lavorativo davvero notevole. Saranno molte le pellicole che i due gireranno insieme, grazie al profondo feeling instaurato in occasione del lavoro di Piccioni. Con “Luce dei miei occhi”, Luigi vince il Premio Pasinetti e la Coppa Volpi al Festival di Venezia, entrambi come Miglior Attore, e riceve un’altra preziosa nomination ai David di Donatello.
“La meglio gioventù” di Luigi Lo Cascio è sui set cinematografici
Nel 2002 Cristina Comencini lo sceglie per il suo “Il più bel giorno della mia vita”, al suo fianco ancora la Ceccarelli. Questa volta interpreta il difficile ruolo di un omosessuale alle prese con le problematiche legate alla sua scelta di vita.
Del 2003 è la partecipazione a “La meglio gioventù”, diretto di nuovo da Marco Tullio Giordana. Il film, nato per la tv e poi passato anche al cinema, raccoglie un ricchissimo cast di giovani talenti (Jasmine Trinca, Maya Sansa, Fabrizio Gifuni, Riccardo Scamarcio) e narra quarant’anni cruciali della storia italiana, attraverso la vicenda di due fratelli protagonisti (Lo Cascio e Bono). Inusuale la premiazione per questo lungometraggio: tutto il cast, infatti, ha vinto il Nastro d’Argento come Miglior Attore e Migliore Attrice Protagonisti.
Luigi Lo Cascio: ancora storie di mafia, interprete in “Mare Nero”
Sempre nel 2003 Lo Cascio prende parte a “Buongiorno notte”, di Marco Bellocchio, dove è uno dei sequestratori di Aldo Moro e a “Mio cognato”, film di Alessandro Piva, dove recita al fianco del bravissimo Sergio Rubini. L’attore racconta di aver provato a studiare la grammatica barese attraverso delle cassette audio, ma di non esserci riuscito! Il suo primo ruolo comico è, comunque, molto convincente.
Nel 2004 lo ritroviamo, invece, nel thriller “Occhi di cristallo” di Eros Puglielli, in cui, però, la sua prova è poco incisiva e convincente nei panni di un ispettore alle prese con un serial killer. Sempre nel 2004 collabora nuovamente con la coppia Piccioni-Ceccarelli nel candido “La vita che vorrei”, sulla difficile storia d’amore tra una coppia di attori, per poi lavorare nuovamente con Cristina Comencini che, nel 2005, porta sul grande schermo “La bestia nel cuore”, tratto da un suo libro. Nel cast anche Giovanna Mezzogiorno.
Dello stesso anno è “Mare Nero” di Roberta Torre, mentre nel 2007 recita per Andrea Porporati ne “Il dolce e l’amaro”, al fianco di una bravissima Donatella Finocchiaro. Il tema è di nuovo la mafia (come nel film che ha segnato il suo esordio) e Lo Cascio questa volta è un aspirante mafioso che molto presto si pente della strada intrapresa.
Luigi Lo Cascio: quella sua ‘città ideale’
Ricopre un ruolo minore diretto da Marco Tullio Giordana in “Sanguepazzo”, del 2008 mentre nel 2009 recita in “Gli amici del bar Margherita” di Pupi Avati che, ancora una volta, ambienta la sua storia nella Bologna degli Anni ‘50, e in “Baarìa” di Giuseppe Tornatore. L’anno successivo lo troviamo in “Noi credevamo” (2010) diretto da Mario Martone.
Continuano i grandi progetti, poiché Lo Cascio è nell’imponente cast di “Romanzo di una strage” (2012), il film di Marco Tullio Giordana sulla strage di piazza Fontana nel 1969: l’attore interpreta un giudice che indagò sull’attentato. Inoltre il 2012 è importante non solo per aver partecipato a un film così significativo per la storia italiana, ma anche per aver debuttato alla regia con “La città ideale” in cui recita anche la parte del protagonista. Nel 2013 partecipa a un importante progetto cinamatografico: “Salvo” di Fabio Grassadonia ed Antonio Piazza, il film premiato con il Grand Prix de la Semaine de la Critique e il Prix Révélation a Cannes 2013.
L’anno successivo viene diretto da Paolo Virzì in “Il capitale umano”, e nel 2015 lo incontriamo nell’adattamento della piece “Le Prénom di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte”, dal quale è poi tratto il film “Il nome del figlio” (2015) di Francesca Arghibugi.
Commedia e di nuovo dramma
Nel 2017 Luigi Lo Cascio cambia rotta e fa parte, sebbene in un ruolo minore di “Smetto quando voglio – Masterclass” e “Smetto quando voglio – Ad Honorem” entrambi diretti da Sidney Sibilia, mentre nel 2018 torna al genere drammatico con “Il mangiatore di pietre“.
Marco Bellocchio lo inserisce poi nel cast del film su Tommaso Buscetta “Il traditore” con Pierfrancesco Favino protagonista.
Torna a essere interprete principale grazie a Daniele Luchetti che lo tiene legato a Alba Rohrwacher in “Lacci“, presentato come film d’apertura della 77ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica, per poi tornare in Laguna al Festival di Venezia 2022 diretto da Gianni Amelio nel biopic sul poeta e drammaturgo Aldo Braibanti dal titolo “Il signore delle formiche“.
Roberta Rosella
Filmografia
Luigi Lo Cascio Filmografia – Attore
- I cento passi, regia di Marco Tullio Giordana (2000)
- Luce dei miei occhi, regia di Giuseppe Piccioni (2001)
- Il più bel giorno della mia vita, regia di Cristina Comencini (2002)
- La meglio gioventù, regia di Marco Tullio Giordana (2003) – Anche miniserie TV – Rai Uno
- Buongiorno, notte, regia di Marco Bellocchio (2003)
- Mio cognato, regia di Alessandro Piva (2003)
- Occhi di cristallo, regia di Eros Puglielli (2004)
- La vita che vorrei, regia di Giuseppe Piccioni (2004)
- La bestia nel cuore, regia di Cristina Comencini (2005)
- Mare nero, regia di Roberta Torre (2006)
- Il dolce e l’amaro, regia di Andrea Porporati (2007)
- Miracolo a Sant’Anna, regia di Spike Lee (2008)
- Sanguepazzo, regia di Marco Tullio Giordana (2008)
- Gli amici del bar Margherita, regia di Pupi Avati (2009)
- Baarìa, regia di Giuseppe Tornatore (2009)
- Noi credevamo, regia di Mario Martone (2010)
- Il sogno del maratoneta, regia di Leone Pompucci – Miniserie TV – Rai Uno (2012)
- Romanzo di una strage, regia di Marco Tullio Giordana (2012)
- La città ideale, regia di Luigi Lo Cascio (2012)
- Salvo, regia di Fabio Grassadonia ed Antonio Piazza (2013)
- Il bambino cattivo, regia di Pupi Avati (2013)
- Il capitale umano, regia di Paolo Virzì (2014)
- Marina, regia di Stijn Coninx (2014)
- I nostri ragazzi, regia di Ivano De Matteo (2014)
- Il nome del figlio, regia di Francesca Archibugi (2015)
- Smetto quando voglio – Masterclass, regia di Sydney Sibilia (2017)
- Il mangiatore di pietre, regia di Nicola Bellucci (2018)
- Il traditore, regia di Marco Bellocchio (2019)
- Lacci, regia di Daniele Luchetti (2020)
- Delta, regia di Michele Vannucci (2021)
- Il signore delle formiche, regia di Gianni Amelio (2022)
Luigi Lo Cascio Filmografia – Televisione
- Il sogno del maratoneta, regia di Leone Pompucci – Miniserie TV – Rai Uno (2012)
- Il bambino cattivo, regia di Pupi Avati – film TV (2013)
Luigi Lo Cascio Filmografia – Regista
- La città ideale (2012)