Una buona serie tv, prima di tutto, deve catturare l’attenzione dello spettatore. Partire con un pilot coinvolgente che presenta la storia e i personaggi cercando di creare empatia, è fondamentale.. Nel corso degli anni gli show a puntate sono cambiati sempre di più, concentrandosi sull’immedesimazione nei personaggi, che si trattasse del genere crime, di storie di guerra o di racconti ambientati in epoche lontane. Basti pensare a “Game of Thrones”, ai diversi mondi di “Fargo” o a miniserie come “Band of Brothers” e “The Night Of”. Far percepire emozioni, sentimenti e rappresentare la psicologia e la personalità dei personaggi è diventato uno dei punti cardine di una serie televisiva.
Calare protagonisti tridimensionali in un mondo denso di pericoli, decisioni difficili, facendoli reagire con gioie e dolori della vita, è diventata spesso una scelta vincente. Ovviamente esistono molti show seguiti dove è principalmente la trama a muovere la storia, ma di certo dei buoni personaggi con i quali si empatizza e ai quali ci si ‘affeziona’ costituiscono spesso un’alta percentuale dell’audience e del successo di un prodotto tv. Ecco una lista delle nuove serie tv o miniserie del 2020, tra show già conclusi e prime stagioni che hanno debuttato nell’anno che sta per concludersi.
Gangs of London
Creata da Gareth Evans, “Gangs of London” è una serie tv britannica, con nel cast attori del piccolo schermo come Joe Cole e Michelle Fairley, rispettivamente John in “Peaky Blinders” e Lady Stark in “Game of Thrones”. Qui, madre e figlio, sono a capo di una delle famiglie criminali più potenti e feroci di Londra. Lo show procede lentamente in un’escalation di azione e scoperta, dove la trama va di pari passo con l’esplorazione delle psicologia dei personaggi. Caratteristiche umane inaspettate e forse un’eccessiva violenza visiva. L’unica pecca di “Gangs of London” è infatti la presenza di scene a dir poco disgustose, cruente, crude e anche indelebili. Oltre alla regia e alla fotografia che rappresentano una Londra grigia, cupa e brutale, dove dilaga la corruzione, la serie punta sempre di più sui personaggi. Uomini e donne doppi, al servizio della loro personale missione. Fra thriller, drama, action e tratti del gangster movie, la serie, con aspettative eccessivamente alte, è una delle ottime scoperte dell’anno.
The Wilds
Uscita a dicembre su Amazon Prime Video, paragonata a “Lost” e a” Il signore delle mosche”, “The Wilds”, creata da Sarah Streicher è un teen drama che esplora tanto l’adolescenza quanto l’istinto di sopravvivenza. Tra flashback e voice over che raccontano un qualcosa che lo spettatore scopre puntata dopo puntata, viene rivelato il background, il carattere e l’evoluzione delle giovani ragazze. Tutte vittime di qualcosa di ben più grande di quello che sembra. Inquietante, coinvolgente e commovente, “The Wilds” riesce a fondere insieme più generi e ad essere avvincente in diversi settori, ben strutturati in ogni episodio. Con delle ottime interpretazioni e un doppio colpo di scena finale, la serie apre tutti gli scenari per una seconda attesa stagione.
La Regina degli scacchi
Miniserie con protagonista Anya Taylor Joy, una delle migliori giovani attrici degli ultimi anni, apparsa in film come “Split”,” The New Mutants” e Emma e in serie tv come “Peaky Blinders”, “La Regina degli scacchi” è stata acclamata da migliaia di telespettatori. Considerata una delle migliori serie Netflix e uno degli show rivelatrici dell’anno, la serie è creata da Scott Frank e Allan Scott. Ha nel cast noti volti del mondo del cinema e della televisione come Bill Camp, Harry Melling e Thomas Brodie-Sangster. Caratterizzata da una tecnica che rappresenta alla perfezione la moda, gli usi e i cambiamenti sociali che vanno dagli anni ’50 ai primi anni ’70, lo show racconta l’affermazione di una donna in un mondo dominato dagli uomini.
Defending Jacob è la serie tv di Apple TV+
Anche Apple TV+ quest’anno ha regalato degli show che meritano un occhio di riguardo. Tratta dal romanzo omonimo di William Landay, “Defending Jacob” presenta una grande cast composto da Chris Evans, Michelle Dockery e uno dei migliori giovani attori degli ultimi anni, Jaden Martell. Quest’ultimo apparso in film come “It”, “The Lodge”, “It – Capitolo due” e “Knives Out – Cena con delitto.” Un caso di omicidio, un adolescente coinvolto, un padre assistente procuratore distrettuale che fa di tutto per difenderlo e una madre assalita dai dubbi, sono gli elementi per un ottimo legal drama come “Defending Jacob”. Magistralmente interpretato e, originale, ai fini della trama, utilizza, prima fra tutti, l’empatia, in modalità differenti, verso ognuno dei personaggi. Lo show presenta temi come la fiducia, la violenza e il concetto di famiglia, alternando la linea investigativa.
Unorthodox
Miniserie Netflix in quattro puntate, “Unorthodox” è una co-produzione tedesca statunitense, con protagonista la straordinaria Shira Haas. Attrice israeliana apparsa in film come “La signora dello zoo di Varsavia”, “Foxtrot – La danza del destino” e nella serie “Shtisel”, qui interpreta Etsy. La giovane è costretta a seguire le rigide regole della comunità di fede ortodossa chassidica di Brooklyn, e dapprima è entusiasta di entrare a far parte a tutti gli effetti della società ebraica. Nel corso del tempo inizia però a sentirsi schiacciata da un microcosmo che la opprime e non le permette di coltivare nessuna passione o interesse, ma solo di concepire figli. E in caso contrario viene considerata diverse e ‘pericolosa’. Etsy inizia così un percorso di crescita, consapevolezza di sé e scoperta della vita fuori da ciò che ha sempre considerato l’unico e il miglior mondo possibile.
We Are Who We Are è una serie tv Sky Original
La prova di Luca Guadagnino sul piccolo schermo dà vita a una delle migliori nuove serie del 2020. Dall’ambientazione ai personaggi, dalla tecnica alla sceneggiatura, “We Are Who We Are” parla di connessione umana, suddivisa in rapporti interpersonali d’amore, amicizia e tra genitori e figli. Ciò che lega i due protagonisti, quella sensazione di comprensione reciproca, quell’idea di esclusività, quell’amicizia d’amore, è ciò che muove il racconto di una società chiusa tra le mura di una base militare. Amici uccisi in missione, persone che, di 3 anni in 3 anni, bisognerà lasciare, trasferendosi e cambiando vita e abitudini. Presentando ogni personaggio nella sua interezza e completezza, mostrando un gruppo di giovani dominati da un senso di prigionia, la serie esprime un importante messaggio. Quello che conta è ciò che lega persone, quella connessione vera, reale e unica, che spesso non ha bisogno di definizioni.
Ratched
Da Sarah Paulson a Cynthia Nixon, da Judy Davis a Sharon Stone, “Ratched” parte da un cast stellare per costruire una serie che, con uno stile unico e originale, ha un sapore innovativo e ambizioso, nuovo nel mondo della serialità televisiva. Uno stile fumettistico, una fotografia caratterizzata da colori sgargianti, una violenza latente in ogni personaggio, una ricerca di guarigione e salvezza con ogni brutale mezzo possibile. “Ratched”, diretta da Ryan Murphy, oltre a raccontare una storia amara, tratteggia con ironia un universo surreale, metafora di una realtà attuale nelle sfaccettature che costituiscono l’animo umano. Divertente, coinvolgente, profonda, vivace e ricca di protagonisti interessanti, “Ratched” è uno degli ottimi prodotti del 2020.
The Head
Creta da Àlex e David Pastor “The Head” era una delle serie tv più attese dell’anno. E quando è uscita in Italia su Amazon Prime Video e nel resto del mondo, non ha deluso le aspettative. Un mistery thriller ad alta tensione, un colpo di scena finale e un cast internazionale di ottimi attori, dove spiccano John Lynch e Katharine O’Donnelly. Presente anche il noto Alvaro Morte, il Professore della seguita “La Casa di Carta”. Un omicidio dopo l’altro, una storia intervallata da flashback, un incidente nell’incidente, un segreto nel segreto, e un colpevole nel colpevole. In “The Head” tutto è duplice, tutto è collegato: un filo invisibile lega i personaggi, le missioni e i segreti che ognuno custodisce, insieme e da solo. In un luogo circondato dai ghiacci, nella desolazione di una stazione di ricerca nell’Antartide, il genere thriller si fonde con l’horror per svelare un doppio mistero.
The Outsider
Considerata un serie horror, ma alla fine non così spaventosa come si è abituati con gli adattamenti televisivi dei romanzi di Stephen King, “The Outsider” è davvero una delle migliori serie tv del 2020. Un cast che comprende Ben Mendehlson, Jason Bateman e Cynthia Erivo. Un mistero da scoprire, un brutale assassino dalle sembianze mutevoli che semina il terrore nella provincia americana. In un continuo contrasto tra realtà e fantasia, tra il pragmatismo di un esperto poliziotto e la convinzione dell’esistenza di forze sovrannaturali di un’investigatrice privata.
Tra colpi di scena, azione, horror e thriller “The Outsider” è coinvolgente dalla primissima scena. Inaspettata e avvincente, verosimile nel soprannaturale, caratterizzata da personaggi reali, veri, tridimensionali e profondi. Una storia per ogni personaggio, un senso di giustizia e scoperta che li muove contro una forza mai affrontata prima. Le convinzioni che vengono meno, amici e colleghi da proteggere, portando lo spettatore a identificarsi con l’uno o con l’altro. Uno show davvero ben fatto, dalla regia all’interpretazione, dalla struttura alla trama. Una serie assolutamente da vedere.
The Great è una serie tv che di StarzPlay
Il primo posto nella difficile classifica tra i prodotti del 2020, non poteva che andare allo show che ha debuttato su StarzPlay nella primavera dell’anno che sta per volgere al termine: la storica “The Great”. Partendo da Elle Fanning e Nichols Hoult, magistrali entrambi nei loro ruoli, lo show è, come chiarito da subito, ‘una storia a tratti vera’. Caricaturale nella realtà storica del regno di Caterina La Grande, “The Great” ne rappresenta l’ascesa. Da sognatrice e ingenua moglie dell’Imperatore Pietro III di Russia a coraggiosa e manipolatrice sovrana pronta a tutto per il bene della Nazione.
Un’atmosfera sfavillante, una cura dei costumi e della scenografia impeccabile, un’uso dei colori e della regia che rappresenta tutta la maestosità e il lusso di una corte sfarzosa che si diverte a spese del proprio popolo. Un sovrano infantile immaturo ed egoista, un generale distrutto dalla morte dei suoi uomini, e un leale consigliere diviso tra amore e odio. “The Great” è una delle migliori scoperte del 2020. Una cornice surreale che, ancora una volta, è opera della penna di Tony McNamara. Lo sceneggiatore di “La Favorita” torna in palazzi sontuosi, dimora di reali umani e inesperti. Una corte che ha ben poco da invidiare. Una scrittura perfetta per una serie tv divertente, ironica, amara e coinvolgente.
Giorgia Terranova