Biografia
Michael Mann è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, eclettico ed innovativo che ha saputo differenziarsi dai suoi colleghi diventando uno dei maestri del moderno cinema d’azione.
Michael Mann, ‘nemico pubblico’ degli insuccessi
(Chicago, 5 febbraio 1943)
Il regista Michael Mann nasce a Chicago il 5 febbraio del 1943, da una famiglia di origini ebraiche.
Cresciuto nei sobborghi della città americana, dove il padre faceva il fruttivendolo, si iscrive a letteratura presso l’università di Madison, nel Wisconsin.
Mentre studia si interessa dei più vari argomenti, specialmente di storia e filosofia, ma scopre anche il cinema, particolarmente quello di Stanley Kubrick, che lo influenzerà molto nella sua carriera.
A metà degli anni Sessanta, il giovane Michael Mann decide di diventare regista e si trasferisce in Europa, a studiare presso la prestigiosa London Film School. Nel vivace ambiente della Swinging London stringe amicizia con personaggi come Alan Parker, Ridley Scott e Adrian Lyne, tutti ai loro esordi registici nello stesso periodo. Nel 1968, infiammato dalle idee rivoluzionarie del periodo, produce un corto sulle insurrezioni del maggio francese, che oltre a vincere diversi premi, viene anche trasmesso dalla NBC. Nel 1971 con una discreta esperienza alle spalle, Mann si sente pronto a tornare negli USA dove gira documentari e si occupa di televisione. Fra le altre cose è coinvolto nella realizzazione della serie di culto “Starsky e Hutch”, della quale gira i primi episodi.
L’esordio alla regia per il piccolo schermo
Il suo primo lungometraggio è un film per la TV, il dramma carcerario “La corsa di Jericho” (1979) che gli frutta subito un Emmy.
La sua fama da professionista della TV arriva all’apice negli anni Ottanta, quando crea la fortunatissima serie “Miami Vice”, trasmessa fra il 1984 e il 1990, nella quale si uniscono l’estetica del noir, con il realismo quasi documentario delle storie, esaltato espressionisticamente dalle tecniche e dai ritmi del videoclip. Durante gli anni Ottanta, mentre si occupa di TV, Mann gira alcuni film, alla ricerca di un suo stile personale, come “Strade Violente” (1981), road movie interpretato da James Caan, o l’atipico horror ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale “The Keep – La fortezza” (1983). Più compiuto è sicuramente il noir “Manhunter – Frammenti di un omicidio” (1986), tratto dallo stesso romanzo dal quale Demme adatterà “Il silenzio degli innocenti” nel 1991. In questo film il personaggio di Hannibal the Cannibal è interpretato da Brian Cox e la storia è molto meno horror, mirata a creare un senso di angoscia mentale ed esistenziale. A partire dagli anni Novanta, Mann decide di dedicarsi solo al cinema. Il suo adattamento del classico di Fenimore Cooper “L’ultimo dei Mohicani” (1992), interpretato da un solido Daniel Day-Lewis, è un grande successo di pubblico e critica.
I successi al cinema
Il successivo “Heat – La sfida” (1995), nel quale riesce a far recitare faccia a faccia i mostri sacri Al Pacino e Robert De Niro, lo lancia definitivamente come uno dei più acclamati registi noir della nuova Hollywood. Il film, grazie anche a un’avvincente colonna sonora che spazia dagli U2 a Moby, diventa una pietra miliare nel genere ‘rapina’. La collaborazione con Pacino continua con il drammatico “The Insider” (1999) che riceve numerose candidature agli Oscar, inclusa quella per Miglior Regia.
Il successivo “Ali” (2001), monumentale biografia del campione di boxe Cassius Clay, solleva un grande dibattito sul tema dei diritti civili, ma soprattutto lancia la carriera del giovane Will Smith, che viene anche nominato all’Oscar. Nel 2004, Michael Mann torna al noir, girando con largo uso del digitale, l’avvincente “Collateral”, scontro all’ultimo sangue fra l’onesto taxista Jamie Foxx e lo spietato killer Tom Cruise in una Los Angeles quasi da fantascienza. Il film riceve un larghissimo plauso critico ed è forse il capolavoro di Mann, anche grazie a un montaggio frenetico e a una fotografia iperrealista che si giova a pieno dell’alta definizione digitale.
Il film su “Miami Vice” e gli ultimi lavori
Meno amato da pubblico, ma altrettanto interessante, l’esperimento di “Miami Vice” (2006), riadattamento cinematografico della famosa serie TV anni Ottanta, aggiornata visivamente all’attualità e ottimamente interpretato dal duo Colin Farrell-Jamie Foxx. Michael Mann torna nel 2009 con “Nemico pubblico – Public Enemies”, intreccio fra biografia e noir che ricostruisce la vita di John Dillinger, mitico criminale dell’epoca della Grande Depressione, interpretato da un grande Johnny Depp, che si scontra contro il poliziotto deciso tutto pur di fermarlo, affidato alle corde di un ottimo Christian Bale.
Dopo 6 anni di assenza dalle scene, Michael Mann propone nel 2015 “Blackhat“, thriller in cui Chris Hemsworth veste i panni di un hacker impegnato a contrastare i piani di un agguerrito cyber-criminale.
Fabio Benincasa
Filmografia
Michael Mann Filmografia – Cinema
- Jaunpuri (Cortometraggio) (1971)
- 17 Days Down the Line (Cortometraggio) (1972)
- La corsa di Jericho (Film TV) (1979)
- Strade violente (1981)
- La fortezza (1983)
- Manhunter – Frammenti di un omicidio (1986)
- Sei solo, agente Vincent (Film TV) (1989)
- L’ultimo dei Mohicani (1992)
- Heat – La sfida (1995)
- Insider – Dietro la verità (1999)
- Alì (2001)
- Collateral (2004)
- Miami Vice (2006)
- Nemico pubblico – Public Enemies (2009)
- Blackhat (2015)