Miloš Forman

Di Laura Calvo - 25 Settembre 2013

Biografia

Miloš Forman è un regista, sceneggiatore e attore ceco che ha vinto due premi Oscar per la Migliore Regia e ben tre Golden Globe per il suo lavoro in “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, per “Amadeus” e per “Larry Flynt – Oltre lo scandalo”.

Miloš Forman, il regista che ‘volò sul nido del cuculo’

(Èáslav, 18 febbraio 1932 – Warren, 13 Aprile 2018)

Miloš Forman nasce a Caslav, nella Repubblica Ceca, il 18 febbraio 1932. Il padre, Prof. Rudolf Forman, di radici ebraiche, viene catturato otto anni dopo dalla Gestapo e rinchiuso nel campo di concentramento di Buchenvald, mentre la madre viene deportata ad Auschwitz nel 1942 e muore nel 1943.

Il piccolo Miloš cresce così con gli zii, lavorando come garzone di bottega, e nel tempo libero assiste agli spettacoli del teatro di Nachod, in cui recita il fratello Pavel, e si appassiona a Chaplin, Keaton e Ford. Dopo la fine della guerra e l’espulsione dal collegio di Podebrady, prosegue gli studi a Praga ed organizza e allestisce il musical “La ballata degli stracci”.

Verrà comunque rifiutato dalla scuola d’arte drammatica e ripiegherà sul corso di sceneggiatura del dipartimento di scenografia nazionale. Nel 1953 esordisce come attore in “Slovo Delà Zenu”, nel 1955 come sceneggiatore in “Nechte to na mne” e finalmente, nel 1960, approda alla regia, con “Lanterna Magika”. Parte così per Parigi e si impone sulla scena della Nouvelle Vague, con “L’asso di picche” (1963),“Gli amori di una bionda” (1965, nomination all’Oscar come Miglior Film Straniero) e “Al fuoco, pompieri!” (1967).

Il sogno americano

Lascia la Francia per via della Primavera di Praga ed emigra negli USA, dove si iscrive alla Columbia University e diviene famosissimo, tra il 1970 e il 1990, per alcuni lavori sorprendenti in qualità di regista, come “Taking Off” (1971, Gran Premio della Giuria a Cannes), “Qualcuno volò sul nido del cuculo” (1975, Oscar come Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Sceneggiatura non Originale, Miglior Attore Protagonista a Jack Nicholson, Miglior Attrice Protagonista a Louise Fletcher), “Hair” (1979), “Ragtime” (1981), “Amadeus” (1984, Oscar come Miglior Film, Miglior Regista, Miglior Attore Protagonista a F. Murray Abraham, Miglior Sceneggiatura, Migliori Costumi, Miglior Sonoro, Miglior Trucco, Migliori Scenografie) e “Valmont” (1989).

Nel corso degli anni ’90 Forman, non sazio del successo, decide di dare anche scandalo, con due film che mettono a nudo i vizi privati e pubblici della società contemporanea. È così il momento di “Larry Flynt – Oltre lo scandalo” (1996) e di “Man on the Moon” (1999), che vale a Jim Carrey il secondo Golden Globe. Nell’ultimo periodo il prolifico regista si è preso un po’ di pausa, regalando agli appassionati il capolavoro “L’ultimo inquisitore” nel 2006.

Nel 2009 porta sul grande schermo la storia del pokerista “Amarillo Slim”, interpretato da Nicolas Cage, e “Dobre placená procházka” (2009). Nel 2011 Forman rivela, in un’intervista, che probabilmente sarà costretto ad abbandonare ogni suo futuro progetto di regia a causa di una malattia che da tempo affligge la retina del suo occhio destro. Nonostante questa patologia, il regista non abbandona il mondo cinematografico, che lo continua a vedere nella veste di attore. Il suo ultimo lavoro è stato chiudere la rassegna dell’edizione numero 64 del Festival di Cannes.

Il regista si è spento il 13 Aprile 2018 dopo una breve malattia, all’eta di 86 anni.

Claudia Resta