Recensione
Titane: il particolare horror che ha incantato Cannes
“Titane” è un film volutamente disturbante, curato nei minimi dettagli da Julia Ducournau, che di questo film è sceneggiatrice, regista e produttrice. Tre anni di lavoro certosino hanno regalato all’artista la Palma d’Oro a Cannes 2021. La regista spazia su più linguaggi per realizzare quello che, nelle sue intenzioni, vuol essere un film fortemente politico, che affronta in maniera cruenta il problema dell’integrazione e dell’accettazione delle diversità. Adoperando un linguaggio che fonde horror e sci-fi ci catapulta nella vita di Alexia, una ballerina dalla vita violenta, che sin dalla prima infanzia mostrava i segni di un forte disagio. Capace di gesti orribili, la ragazza irrompe nella vita di Vincent, un uomo affranto, che non riesce a superare il dolore per la sparizione del figlio ancora bambino, avvenuta una decina di anni prima.
Un film che inquieta e conquista
Il film tiene incollato alla poltrona lo spettatore in sala, senza concedere un attimo di pausa, la narrazione è un susseguirsi di avvenimenti che turbano, alcune scene sono difficili da digerire, e persino da vedere. Seppur la regista non indugi mai gratuitamente sulla violenza, la crudezza di alcune situazioni è destabilizzante (in Francia, paese di produzione della pellicola, il film è vietato ai minori di sedici anni). “Titane” è un film forte, che sublima la diversità, proponendo un legame donna-macchina, che vede la protagonista rimanere in cinta dopo un rapporto sessuale con una vettura. Questa scelta spiazzante stravolge gli stereotipi di genere, proponendo una storia anomala di libertà, amore e sessualità.
Ma ciò che più colpisce non sono la violenza, i nudi, i corpi deformati, quanto il mutare degli animi. Vincent ed Alexia sono, ciascuno a suo modo, due anime perse, per alcuni versi dannate, prigioniere di se stesse. Vincent è intrappolato nel proprio dolore, Alexia in quello che infligge agli altri. Il primo salva vite, la seconda uccide. Due anime senza speranza che, aggrappandosi l’una all’altra, sopravvivono, due mondi lontani che si incrociano, per opportunismo, ma alfine trovano un punto d’incontro. Violenza, dolore, rabbia, diversità, orrori, tutto al fine trova ristoro nella magnificenza della vita che vien donata al mondo!
Lindon e Rousselle una coppia cinematografica dalla grande intesa
Vincent Lindon è strepitoso nei panni di questo Comandante dei Vigili del Fuoco, la sua interpretazione è commovente, il dolore per la perdita del figlio è palpabile in ogni sguardo. La sua dedizione, e quella di tutto il suo team, affinché ogni muscolo sia guizzante, si contrappone all’esilità di Alexia; più che mai esplicita la posizione radicale del gruppo di pompieri riguardo l’identità di genere durante il ballo di Alexia/Adrien sul camion. L’immagine conclusiva del film, sul volto dell’attore francese, è talmente intensa che vale da sola il prezzo del biglietto.
Agathe Rousselle, attrice, modella e fotografa trentatreenne, al suo primo lungometraggio, ha stoffa da vendere, sempre in parte nel ruolo di Alexia/Adrien, offre al pubblico un’interpretazione intensa, il suo è uno sguardo penetrante. In un film dove ogni dialogo è studiato accuratamente gli occhi dei due principali protagonisti la fanno comunque da padroni, un valore aggiunto imprenscindibile per la riuscita globale del film.
“Titane” non è una storia per tutti i palati, a volte lasciare gli occhi sullo schermo è difficile, ma se lo si vede è sicuramente un film che rimane dentro, perché lascia dietro di se un pesante fardello su cui riflettere. Le contaminazioni horror sono solo un mezzo attraverso il quale definire i personaggi e le loro vicende.
Maria Grazia Bosu
Trama
- Regia: Julia Ducournau
- Cast: Vincent Lindon, Agathe Rousselle, Dominique Frot, Myriem Akheddiou, Théo Hellermann, Lamine Cissokho, Mehdi Rahim-Silvioli
- Genere: Drammatico, colore
- Durata: 108 minuti
- Produzione: Francia, Belgio, 2021
- Distribuzione: I Wonder Pictures
- Data di uscita: 1 ottobre 2021
Realizzato dopo “Raw – Una cruda verità” (Premio Fipresci a Cannes nel 2011), “Titane” di Julia Docournau ha vinto la Palma d’Oro a Cannes 2021. Il film ha per protagonisti un attore di culto come Vincent Lindon e la bravissima Agathe Rousselle.
Titane: trama
“Titane” racconta la storia di Vincent (cui presta il volto Vincent Lindon), un pompiere che vive da 10 anni nella disperazione, a causa della scomparsa dell’amato figlio. Quando un ragazzo con il volto ferito afferma di essere Adrien Legrand, il figlio scomparso di Vincent, per l’uomo è la fine di quell’incubo che gli ha dilaniato l’anima e ha distrutto il suo matrimonio. Poco importa se le autorità di polizia consigliano un test del DNA, l’uomo porta il ragazzo a casa, sente che è suo figlio, la scienza non può dimostrare ciò che lui sente nel profondo del suo cuore.
Le forze dell’ordine indagano su una serie inquietante di inspiegabili delitti che insanguinano la zona. Il volto della sospettata numero uno, Alexia (Agathe Rousselle), una modella che si esibisce in balletti durante i motor show, sta su tutti i tg, ma per Vincent è un mondo lontano, ora è concentrato sulla nuova vita che lo attende assieme al figlio ritrovato.
Il film fonde horror, fantascienza e crime, e presenta scene molto forti. Alla proiezione a Cannes il pubblico ha omaggiato il film con una standing ovation.
Trailer