Recensione
Venom – La furia di Carnage: il ritorno del simbionte
“Il dolore emotivo arriva in profondità e dura più a lungo”.
Andy Serkis, sposando la formula del primo capitolo di Venom e mantenendo uno stile anni 90 come nella pellicola precedente, con “Venom – La furia di Carnage” porta sul grande schermo uno degli avversari più temibili di Spider-Man, Carnage.
La figura di Carnage qui però perde la sua violenza efferata e si disperde nelle sue origini e nell’amore per il suo angelo caduto. Ci viene mostrato il dramma dietro alle gesta di Cletus Kasady: la sofferenza di un bambino mai amato dalla sua famiglia, maltrattato e chiuso in un orfanotrofio. Qui, una volta trovata una gemma in grado di amarlo veramente, ne viene separato per sempre. L’incapacità totale di provare compassione e generare empatia, per la sua forma di incomunicabilità con il mondo, lo hanno portato a divenire un orrendo serial killer, interpretato da Woody Harrelson.
La storia riparte proprio dalla scena mid-credits del primo Venom, che mostrava Eddy Brock al volante della sua moto diretto al penitenziario dove era rinchiuso Cletus Kasady, per intervistarlo. Tutto si innescherà da questo incontro e da un espediente narrativo un po’ grossolano e frettoloso, del resto un po’ come l’intera sceneggiatura, che corre insieme all’intera pellicola… “Il cinecomic più breve di sempre” come annunciato da Sony.
Regola: vietato mangiare le persone
Brock è sempre lo stesso detective sconclusionato e scapestrato, che nel tempo ha instaurato con il simbionte un rapporto amore-odio: un legame rimarcato in ogni battuta ed azione del film. Una sapiente esasperazione che va a sigillare il confine della dark comedy: una pellicola ben più dissacrante ed ironica del primo Venom, con battute, in particolar modo la scena finale, che fanno morire dalle risate, inaspettate e sagaci.
Durante la visione si assiste a un susseguirsi di avvenimenti in rapida successione, intervallati da spassose gag, necessari per innescare l’incontro cardine del film: tra Venom e la furia rossa Carnage, con dinamiche forse fin troppo annunciate nel corso delle scene, seppur con una buona capacità di intrattenimento.
Il binomio Venom-Brock funziona sempre meglio, anche se la scarsa capacità nel prendersi sul serio allontana ancor di più Venom dalla versione originale dei fumetti, pur regalando godibili momenti di spensieratezza.
Una pellicola che, anche grazie alla sua velocità, riesce a tenere piacevolmente incollati alla poltrona, con picchi di comicità dominanti rispetto al fronte sanguinario, ed a tal proposito la sequenza della genesi di Carnage rappresenta l’unico vero momento horror della pellicola, le cui uniche punte di diamante sono una furia rossa visivamente splendida e la versione macchiettistica di Woody Harrelson.
L’unica cosa che possiamo sperare, in vista di un assai probabile terzo capitolo (evocato soprattutto da una famosa sequenza post credits, senza dubbio la cosa più sorprendente del film)che il simbionte nero riesca finalmente a smarcarsi dalla riduttiva etichetta di simpatico protettore letale e “avvelenare” il multiverso.
Chiaretta Migliani Cavina
Trama
- Titolo originale: Venom: Let There Be Carnage
- Regia: Andy Serkis
- Cast: Tom Hardy, Woody Harrelson, Michelle Williams, Naomie Harris, Stephen Graham, Reid Scott, Sean Delaney, William W. Barbour, Peggy Lu, Laurence Spellman, Alfredo Tavares, Michelle Greenidge, Jessie Vinning, Otis Winston, Jack Bandeira, Amrou Al-Kadhi, Brian Copeland, Stewart Alexander, Christopher Godwin, Sam Robinson, Sonny Ashbourne Serkis, Reece Shearsmith, Simon Connolly, Akie Kotabe, Rosie Marcel
- Genere: Azione, colore
- Durata: 97 minuti
- Produzione: USA, 2021
- Distribuzione: Warner Bros Italia
- Data di uscita: 14 ottobre 2021
“Venom – La furia di Carnage” è la seconda pellicola del Sony’s Spider-Man Universe ed è il sequel di “Venom”, del 2018, dedicato all’antieroe Marvel.
Venom – La furia di Carnage: una rivalità iconica
“Venom – La furia di Carnage”, diretto da Andy, Serkis, porta sullo schermo una delle rivalità più iconiche del mondo dei comics, quella tra il Venom di Tom Hardy e il Carnage di Woody Harrelson.
Dopo avere trovato un corpo ospite nel giornalista investigativo Eddie Brock, il simbionte alieno dovrà affrontare un nuovo nemico, Carnage, Interpretato da Woody Harrelson appunto, alter ego del serial killer Cletus Kasady.
Questa storia si riallaccia alla scena post credits del primo film, quando Eddie Brock in sella alla sua moto raggiungeva il carcere di San Quentin per intervistare il famoso serial killer.
Durante l’intervista Kasady, condannato all’iniezione letale, preannuncia che presto riuscirà ad evadere dalla prigione e compiere nuovamente una colossale carneficina. Il pluriomicida, infatti, riuscirà ad evadere dal carcere ospitando un simbionte alieno, il rosso Carnage, che seminerà panico e terrore in città.
Il ritorno del protettore letale
Venom rimane uno dei personaggi Marvel più enigmatici e complessi.
Le riprese del film si sono tenute prima a Londra e poi a San Francisco. Il direttore della fotografia è Robert Richardson, premio Oscar per “JFK”, “The Aviator” e “Hugo Cabret”. La sceneggiatura è stata scritta da Kelly Marcel con il contributo dello stesso Tom Hardy.
Nel cast di “Venom – La furia di Carnage” troviamo oltre Tom Hardy nei panni di Eddie Brock e Woody Harrelson in quelli di Cletus Kasaday / Carnage, anche Scott Haze che sarà Roland Treece, Reid Scott invece Dan Lewis, Jenny Slate è Dora Skirth ed infine Melora Walters sarà un personaggio di nome Maria.
Anche in questo lungometraggio a far scalpore è una sconvolgente scena post credits, che trasporta lo spettatore e non solo in un universo inaspettato, quello di “Spider-Man” di Peter Parker.
La pellicola viene distribuita da Sony Pictures Italia e Warner Bros.