Il maestro del brivido Stephen King ha espresso il suo pensiero sulla pellicola più chiacchierata del momento: “Dune” di Denis Villeneuve, uscita lo scorso week end negli USA e primo in classifica al botteghino americano.
Stephen King su “Dune”: giudizio positivo
Il grande maestro della letteratura horror contemporanea, Stephen King, ha parlato pubblicamente di “Dune” di Denis Villeneuve, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo scritto da Frank Herbert, già trasposto in passato dal grande David Lynch.
Stephen King è rimasto molto colpito dal modo in cui la storia è stata trattata per lo schermo, sottolineando il fatto che il film è un po’ troppo lungo, soprattutto considerando che la pellicola porta al cinema solo una parte dell’intero libro di Herbert. Osservazione piuttosto divertente se pensiamo alla prolissità di Stephen King.
Per l’autore horror, Villeneuve è stato molto abile a ricreare l’ambientazione e l’atmosfera della storia di Herbert, compito assai arduo dovendo il regista competere con un predecessore come David Lynch.
Queste le parole di King:
“L’ho guardato con mia moglie questo pomeriggio. Davvero lungo ma davvero buono. Difficile da credere che possiamo fare tutti questi incredibili effetti speciali e ancora non raggiungere la pace nel mondo”
I watched it with my wife this afternoon. Really long but really good. Hard to believe we can do all these amazing special effects and still not achieve world peace. https://t.co/langJ7mkai
— Stephen King (@StephenKing) October 25, 2021
Kyle MacLachlan, il Dale Cooper nella serie “I segreti di Twin Peaks” di Lynch, che per lui aveva già interpretato Paul Atreides, si è mostrato molto entusiasta della reazione del pubblico al lavoro di Villeneuve.
Queste le sue parole:
“Non vedo l’ora di vederlo. Penso che Denis sia un regista così meraviglioso. Ha messo insieme un cast davvero fantastico. Ho amato i libri da quando li ho letti per la prima volta, penso che avessi 15 anni, quindi nel 1972-73. E rimango un fan, in particolare del primo libro, penso che sia uno dei miei preferiti, se non il mio libro preferito in assoluto. Lo leggerei ogni anno. Quindi ci arrivo da una prospettiva diversa da quella di David, ovviamente, e penso che il libro sia così ricco e le relazioni così interessante e ci sono tanti modi per interpretarlo. Non vedo l’ora di vedere cosa farà”.
Roberta Rosella
26/10/2021