Recensione
“Nowhere Special” e l’ingiustizia della vita
“Nowhere Special” con protagonista James Norton e diretto da Uberto Pasolini, è un film fortemente drammatico, dove il dramma è chiaro fin dall’inizio e non abbandona mai la storia. La ricerca della famiglia perfetta per un figlio che rimarrà solo fin troppo presto si lega alla professione del protagonista che, attraverso i vetri, osserva le case e, in qualche modo, le vite degli altri. Proprio come quando, insieme al piccolo Michael, visita le famiglie che dovranno prendersi cura di quel bambino ancora inconsapevole. Bastano pochi minuti per conoscere lo stravagante mondo delle famiglie affidatarie, pronte a dare amore, ma qui rappresentate estremamente singolari, come a suggerire quanto spesso i genitori siano portati a crescere i figli a loro immagine e somiglianza, senza preoccuparsi dei loro bisogni e desideri.
Come spiegare a un bambino la morte? E cosa lasciare al proprio figlio per tutti quegli anni in cui non si potrà essere presenti? Queste sono solo alcune delle domande che il film, attraverso un ottimo James Norton, pone come quesiti fondamentali in una scelta dove non c’è spazio per il dolore. John vuole per Michael un padre e una madre, le possibilità che lui da piccolo non ha mai avuto, amore, affetto e serenità. Ma come trovare tutto questo? “Nowhere Special” non giudica eccessivamente nessuna famiglia, ma mostra quanto sia difficile, se non impossibile, trovare quella giusta, perfetta, quelle che, da un primo sguardo, sono le persone ai quali affidare il proprio bambino. La malattia, la sofferenza, la perdita e tutto ciò che concerne la situazione del protagonista, diventano margine e cornice di un film che sceglie un focus diverso.
La definizione di Speciale
Pervaso da malinconia e disperazione di un tempo che sta scadendo, il film è tanto tragico quando denso d’amore. Il titolo italiano “Una storia d’amore” è simbolico quanto lo è quello originale “Nowhere Special”, che si può tradurre come “Nessun luogo è speciale”. Con una regia e una fotografia delicate e attente, che tracciano con mano sicura uno scenario che fa da sfondo a un mondo grigio sotto ogni punto di vista, interiore ed esteriore, “Nowhere Special” commuove su più fronti. Da un rapporto unico destinato a interrompersi bruscamente senza mai svanire a un male incurabile che, per scelta o necessità, si è deciso di non combattere. E per quanto sia difficile non cedere alla disillusione, John e Michael sono l’uno l’amore e la salvezza dell’altro.
Un dramma intrinseco di sentimentalismo affrontato con una modalità diversa, insolita, originale. “Nowhere Special”, con naturalezza e precisione, racconta la verità e la forza del rapporto padre-figlio che diventa l’intero film. Una pellicola sospesa nel tempo e nello spazio, dove ogni famiglia sembra appartenere a un non luogo estraneo al mondo di John e Michael, due personaggi veri e reali. Un film poetico che rappresenta una realtà cruda che, lentamente, passo dopo passo, insieme, i due protagonisti cercano di accettare, mentre una consapevolezza aspetta solo di fare il proprio corso.
Giorgia Terranova
Trama
- Regia: Uberto Pasolini
- Cast: James Norton, Daniel Lamont, Eileen O’Higgins, Valerie O’Connor, Stella McCusker
- Genere: drammatico
- Durata: 96 minuti
- Produzione: Gran Bretagna, 2020
- Distribuzione: Lucky Red
- Data d’uscita: 8 dicembre 2021
“Nowhere Special”, diretto da Uberto Pasolini, con protagonista James Norton e presentato alla 77ª Mostra del Cinema di Venezia, è un film drammatico sulla ricerca di una perfezione che non esiste, per contrastare l’assurdità della vita.
Nowhere Special: la trama
John, padre trentaquattrenne, è un uomo gentile e di buon cuore. Di poche parole, silenzioso e sempre disponibile, vive con il figlio in un appartamento nella città di Belfast. Di professione lavavetri, John, il resto del tempo lo dedica al piccolo Michael, lasciandolo saltuariamente da qualcuno quando il lavoro gli impedisce di andarlo a prendere a scuola o poter stare con lui. Michael è un bambino tranquillo, legato al padre, che si chiede spesso dove sia sua madre e perché, a differenza dei suoi compagni di classe, lui non ce l’abbia. John però è alla ricerca della nuova famiglia perfetta per Michael: a causa di un male incurabile non gli resta molto tempo da vivere e Michael senza di lui rimarrebbe da solo, non vuole che venga affidato a una famiglia che non conosce e vuole partecipare alla scelta insieme a un’assistente sociale. Padre e figlio visitano così molte famiglie, attraverso una città che per Michael, un giorno, sarà piena di ricordi.