“Beautiful Minds” delicata commedia diretta da Berbard Campan e Alexandre Jollien, che della pellicola sono anche interpreti principali, uscirà nelle sale italiane il 10 febbraio, distribuito da Notorious Pictures.
Beautiful Minds: una storia delicata ed emozionante
“Beautiful Minds” vede dietro la macchina da presa Berbard Campan e Alexandre Jollien. Quest’ultimo è un grande pensatore e maestro spirituale, unico nella storia della filosofia ad essere nato con una paralisi cerebrale. La sua vita ha preso una svolta decisiva quando è entrato in contatto con la filosofia grazie alla quale ha imparato ad affrontare il suo destino. In questo modo la sua disabilità si è trasformata in fonte di forza ed energia.
Il film parte da un “banale” incidente. Louis, un impresario di pompe funebri sulla cinquantina, investe un triciclo che finisce in un fosso. Su questo triciclo per disabili c’è Igor, affetto da paralisi cerebrale e appassionato di filosofia.
Il disabile passa le sue giornate a consegnare a domicilio verdure biologiche, avendo come unici compagni di vita
Socrate, Spinoza e Nietzsche. Igor ignora tutto o quasi della sensualità, dell’amicizia, del sesso e degli incontri reali.
L’incontro tra i due uomini darà vita a un’avventura ricca di sorprese. Insieme intraprenderanno un viaggio per portare il corpo di una donna alla sua ultima dimora, praticheranno esercizi spirituali, vivranno la perdita inaspettata della verginità e impareranno a superare i pregiudizi.
In poche parole queste due anime impareranno a conquistare una nuova libertà.
Ecco il trailer
Alexander Jollien: cenni biografici
Alexandre Jollien nasce in Svizzera nel 1975 con un grave handicap cerebrale-motorio causato da un difficile parto. Per 17 anni vive in un centro specializzato per handicappati, non riuscendo a camminare, leggere e parlare correttamente. La scoperta della filosofia segna una svolta nella sua vita. Conseguito il diploma in un istituto commerciale, studia filosofia e greco all’Università di Friburgo e a Dublino. Con “Cara Filosofia” racconta il suo percorso intellettuale, attraverso delle lettere indirizzata a quei filosofi che l’hanno aiutato a superare l’angoscia dell’handicap e a costruire se stesso.
Roberta Rosella
25/01/2022