Recensione
Voyage of Time – Il cammino della vita: un’esplosione di meraviglia estetica
“Voyage of Time – Il cammino della vita” è il monumentale lavoro di Terrence Malick, uno dei più originali cineasti contemporanei presentato al 73° Festival di Venezia. L’autore ha lavorato a questo progetto da circa venti anni e per farlo ha studiato nei più svariati campi, dall’astronomia alla filosofia, collaborando con membri della Nasa.
I semi di questo particolarissimo documentario in realtà erano già presenti nel film del 2011 “The Tree of Life” con Jessica Chastain e Brad Pitt, che non a caso è tra i produttori della pellicola. Il fil rouge è lo gnosticismo: “Orientamento di pensiero volto alla valutazione esclusivistica di una forma di conoscenza spiritualistica e misticheggiante, d’intonazione sostanzialmente religiosa ed escatologica; il tentativo di alcuni filosofi e scrittori cristiani dei primi secoli della Chiesa di tradurre in termini neoplatonici il significato più intimo e originale del Cristianesimo.”.
Questo concetto è tradotto in straordinarie immagini del cosmo e della natura, usate solo in piccola parte in “The Tree of Life”. Se lì c’erano un plot e una storia, in questo caso abbiamo a che fare con quello che il regista ha definito “documentario” con la voce narrante di Cate Blanchett. É lei a guidare lo spettacolo in un viaggio di quattordici milioni di anni, dalla nascita del cosmo al suo collasso, per ripartire dopo.
La vita, ci sembra dire Malick, è un continuo fluire, creare e distruggersi tra gli elementi dell’aria, acqua, terra e fuoco. Sono loro le chiavi di volta dell’epopea umana e di tutti gli esseri viventi, dai più grandi ai più piccoli. Non è semplice raccontare “Voyage of Time – Il cammino della vita” perché si tratta di un vero e proprio viaggio nella magia delle immagini create da un autore che è notoriamente maniacale nell’elaborarle. Gli esseri umani appaiono nel film a tratti e fanno parte di vari luoghi e culture del pianeta. Ci sono le grandi feste indiane come il kumbh mela con la madre Ganga, ma anche la giungla di Calais che va a fuoco. Cate Blanchett diventa la voce di un’essenza suprema che potrebbe essere apparentemente Gaia la terra. In realtà, trattasi di “eone” ovvero un’emanazione del Dio primo, secondo i sistemi gnostici.
Un film non per tutti e da vedere assolutamente sul grande schermo
L’occhio di Malick diventa quello della macchina da presa in un’opera alquanto complessa e da vedere più di una volta per poterla comprendere. Si tratta di una straordinaria esperienza visiva e non solo. Sono tre le grandi tracce: la natura, l’essere umano e gli animali e infine la musica. La colonna sonora, firmata da Lauren Mikus va da Bach e Mahler a Arvo Part e diventa elemento fondamentale della narrazione.
La fotografia è firmata da Paul Atkins, già collaboratore del regista. Notevole il montaggio fatto da Keith Fraase e Rehman Ali, che integra perfettamente gli effetti speciali creati dagli artisti VFX guidati da Don Glass. Certo, non è un lavoro per lo spettatore medio, ma questo è noto: Malick è di quei registi che ha fatto del suo stile un vero manifesto e ha uno zoccolo duro di appassionati.
Un film imperdibile da vedere rigorosamente in sala, anche se su Mubi esiste una versione ridotta con voce narrante di Brad Pitt.
Ivana Faranda
Trama
- Regia: Terrence Malick
- Cast: Cate Blanchett, Brad Pitt
- Genere: Documentario
- Durata: 90 minuti
- Produzione: USA, Germania, 2016
- Distribuzione: Double Line
- Data di uscita: 3 marzo 2022
“Voyage of Time”, documentario diretto dal regista Terrence Malick, con la voce narrante di Cate Blanchett e prodotto da Brad Pitt. Presentato alla 73ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, il film, è distribuito da Double Line. Disponibile dal 3 marzo 2022 nelle sale italiane.
Voyage of Time: la trama
Il documentario mostra l’esplorazione del passato planetario e al contempo la ricerca di una futura collocazione nell’universo per l’umanità. Un inno alla natura e alla vita che si propone di forgiare una nuova, ipnotica storia della stessa vita della Terra, cogliendo la magia espressiva del cosmo non facilmente osservabile, ma del quale siamo partecipi in ogni istante della nostra esistenza. Racconta nel profondo, 14 miliardi di anni tra passato, presente e futuro, ricostruendo la cronologia scientifica della Terra, dalla nascita delle stelle alla comparsa dell’uomo sul pianeta. Un nuovo formato sperimentale, al confine tra effetti speciali tradizionali ed effetti digitali all’avanguardia. Sperimenta in modo diretto ciò che la scienza comprende del nostro mondo, della nostra storia, della nostra esistenza e, a volte, simula la cruda realtà. Il mondo invisibile intorno a noi diventa improvvisamente immaginabile, conoscibile, da tutti.