Recensione
Top Gun – Maverick ci fa volare anche più in alto di 34 anni fa
Ed eccoci qui, si prendo posto e subito alla mente balza un pensiero: tra l’emozione di stare per assistere all’anteprima di una delle pellicola più attese dell’anno e la responsabilità di dover sostituire qualcuno d’insostituibile…
Le luci si spengono, silenzio in sala, le aspettative sono basse, “è impossibile eguagliare il “Top”, ma le note solenni di “Take My Breath Away” riportano alla realtà: “gli anni 80 sono tornati”, ma così non è stato. Per fortuna!
Il film si apre come ci si aspetta sulle piste di decollo di una portaerei, e subito brividi lungo la schiena: ecco il rewind. Maverick è stato richiamato per addestrare i migliori Top Gun per una missione super pericolosa, tanto che si dà per scontato che qualcuno non tornerà indietro. La missione è quasi suicida: si tratta di volare dentro una valle strettissima per distruggere una base dove viene prodotto uranio arricchito (in quale Paese non viene mai specificato) a una quota così bassa che neppure una farfalla, quindi sganciare le bombe sull’obiettivo e, se possibile, uscirne vivi.
Il film procede autonomo e ci fa letteralmente “volare”
Trentasei anni di attesa per un sequel che non solo ha “eguagliato” l’originale, ma che potrebbe averlo addirittura superato. “Top Gun: Maverick” resterà nella storia del cinema per questo motivo e, molto probabilmente, per tanti altri.
Intanto perché “Top Gun”, il film del 1986, ha “messo paletti” per il genere action. Non c’è action movie dei decenni successivi che non abbia dovuto fare i conti con questo cult, anche perché fu uno dei maggiori successi commerciali di quegli anni.
“Top Gun: Maverick” usa tutti i cliché dello storytelling del genere senza scadere nel deja-vu, o peggio ancora, diventare una smielato viaggio nei ricordi con citazioni “strappalacrime”. Ogni elemento rievocativo è inserito con grande maestria e rispetto della trama, che segue la sua strada senza scomodare gratuitamente il precedente lavoro. Il film procede autonomo e ci fa letteralmente “volare”. Ti rendi conto che l’eterno ribelle non è una novità, che l’esaltazione dello spirito di squadra non è obsoleto, che il ritorno riottoso e osteggiato dell’eroe l’abbiamo già visto e rivisto. Eppure funziona!
Come già in “Top Gun”, alle scene d’azione fanno da contraltare quelle delle bevute al bar (meno cameratesche di un tempo: le donne adesso sono “Top Gun” anche loro, mica solo ragazze da rimorchiare come antidoto allo stress!) e quelle sentimentali.
Jennifer Connelly è Penny, madre single, che gestisce un bar dove i piloti si ritrovano la sera. E non ci pensa proprio a cascare immediatamente ai piedi di Tom Cruise. Non possono mancare i conflitti extra lavorativi. Ad assolvere il compito è la relazione tra Cruise e Miles Teller, che interpreta Bradley “Rooster” Bradshaw, il figlio di Nick “Goose” (morto nel film precedente) che detesta Maverick perché sa che ha cercato di impedirgli di entrare a far parte dei “Top Gun” (non conosce, però, la vera ragione).
Salva l’epica della storia e dell’eroe e degli addominali che Cruise sfoggia a quasi 60 anni. Siccome sono pur sempre passati 36 anni, c’è spazio anche per un po’ di nostalgia e di fragilità. Stupisce come “l’eroe” ritrovi puntualmente negli affetti più cari una carica e una fonte inesauribile di sicurezza, non è solo forte e spericolato, oggi è più riflessivo e accorto quando si tratta di rischiare per gli altri. Il rapporto con Iceman (Val Kilmer) è commuovente, negli anni i due eterni rivali si sono uniti in un’unica squadra che risponde alla lealtà e al reciproco sostegno. Maverick si sente padre, il padre che non è stato, e quello che non ha potuto avere il figlio del fraterno Goose.
Il nostro è pur sempre invecchiato, ha vissuto lutti e attraversato rinunce e sconfitte personali. Il protagonista, seppur in forma, non è più giovanotto, in parte, forse, per strizzare l’occhio al pubblico che è invecchiato con lui e ha pure molti più acciacchi.
Uno spettacolo per gli occhi che restituisce valore all’esperienza in sala
Ma per tornare a quello che dicevamo all’inizio, c’è anche un altro motivo per cui “Top Gun: Maverick” potrebbe rimanere nella storia del cinema: il modo in cui sono girate le scene. Cruise, noto per fare lo stunt dei suoi film, non ha voluto nessuna computer graphic per simulare i voli. Potrebbe essere l’ultima volta che viene concesso a qualcuno un “lusso” del genere. Un po’ come a Quentin Tarantino è stata data la libertà di ricostruire la Los Angeles dei suoi ricordi in studio come si faceva una volta per “C’era una volta a… Hollywood”.
C’è chi sostiene che “Top Gun: Maverick” riporterà finalmente il pubblico in sala dopo oltre due anni di pandemia perché non è il genere di film che ti va di vedere dentro lo schermo della Tv. E chi dice, invece, che il tempo è scaduto, che questa è l’epoca dei supereroi e di film del genere non se ne sente più il bisogno.
All’anteprima americana, Cruise è arrivato in elicottero (non pilotava lui, anche se ha subito messo in chiaro che lo sa fare). Siamo tutto molto curiosi di vedere che cosa farà al festival di Cannes dove “Top Gun: Maverick” avrà la sua proiezione Fuori Concorso e Cruise verrà accolto con tutti gli onori e con una retrospettiva dei suoi film.
Dedicato alla nostra Chiaretta.
Mina Franza
Trama
- Regia: Joseph Kosinski
- Cast: Tom Cruise, Jennifer Connelly, Jon Hamm, Val Kilmer, Monica Barbaro, Miles Teller, Glen Powell, Ed Harris, Lewis Pullman, Jay Ellis
- Genere: Azione, colore
- Durata: n/d
- Produzione: USA, 2022
- Distribuzione: Eagle Pictures
- Data di uscita: 25 maggio 2022
“Top Gun – Maverick” è il sequel del film del 1986 e vede nuovamente Tom Cruise nei panni di Pete “Maverick” Mitchell. Nel cast figurano anche Miles Teller, Val Kilmer, Jennifer Connelly, Glen Powell, Jon Hamm ed Ed Harris. Val Kilmer riprende il ruolo di Tom “Iceman” Kazinsky del precedente film. Dietro la macchina da presa figura Joseph Kosinski (“Tron: Legacy”, 2010, “Oblivion”, 2013, “Fire Squad – Incubo di fuoco”, 2017), che si sostituisce a Tony Scott, regista di Top Gun”, scomparso nel 2012.
Top Gun – Maverick: la trama
Sono passati 34 anni e l’ufficiale della Us Navy Pete “Maverick” Mitchell è diventato capitano di vascello e nuovo istruttore di volo della scuola di piloti “Top Gun”. L’uomo avrà a che fare con Bradley, figlio dello scomparso compagno di volo Goose, di cui diventerà mentore e guida affinché possa diventare un aviatore come il padre.
La lunga produzione del film
Si pensò a un sequel di “Top Gun” fin da subito, tanto che, dopo la distribuzione, ne venne scritta la sceneggiatura. Tuttavia il progetto non si concretizzò poichè il Dipartimento della Difesa non voleva telecamere che riprendessero gli strumenti della nuova tecnologia militare.
Nel 2014 arriva la notizia che nel sequel, Maverick avrà a che fare con i droni, mentre l’anno dopo Val Kilmer conferma la sua presenza nel film nei panni di Tom “Iceman” Kazinsky.
Nel 2017, Tom Cruise annuncia l’inizio delle riprese per l’estate del 2018, anticipando il titolo “Top Gun – Maverick”.
Le riprese sono di fatto iniziate il 31 maggio 2018 e sono terminate a metà marzo del 2019.
Trailer