Eco Del Cinema

A Declaration of Love (2021)

Trama

  • Regia: Marco Speroni
  • Genere: Documentario, colore
  • Produzione: Italia, 2021
  • Durata: 61 minuti
  • Distribuzione: OpenDDB
  • Data di uscita: 20 aprile 2022

A Declaration of Love posterMarco Speroni porta sul grande schermo “A Declaration of Love”, un documentario sulla pena capitale e le ultime tracce di speranza necessarie per riportare a vita un ex condannato nel braccio della morte, in cui ne ha passati 19 su 22 anni di prigione, prima condannato, poi liberato perchè ritenuto innocente.

A Declaration of Love: sopravvivere a una lacerante ingiustizia è possibile?

“A Declaration of Love” è un ritratto spietato e privo di retorica morale dedicato alla vita di McCarty, condannato a morte nel 1985 per un omicidio mai commesso. Nel 2007, dopo 22 anni di prigionia, di cui 19 trascorsi nel braccio della morte del Penitenziario di Stato dell’Oklahoma, Curtis viene riconosciuto innocente, in seguito alle nuove analisi del DNA che avevano svelato la condotta illecita dell’allora perito della polizia Joyce Gilchrist, indagata dall’FBI per falsa testimonianza in diversi processi, e al riconoscimento di intimidazione persecutoria del giudice Robert H. Macy, con all’attivo più condanne a morte di qualsiasi altro pubblico ministero del Paese.

A Declaration of Love (2021)

McCarty a quel punto viene rilasciato, senza ricevere nessuna forma di risarcimento per la vita sottrattagli, confinata in un bunker sotterrane senza finestre o il benchè minimo contatto, da quella stessa giustizia che avrebbe dovuto solamente tutelarlo.

Abusato fisicamente e psicologicamente, in carcere, Curtis assiste impotente al proprio deperimento fisico e mentale, che lo porterà ad un crollo psicotico, sviluppando un grave disturbo da stress post-traumatico.

Un approccio intimo ed unico nel suo genere

Curtis non è più nulla dell’uomo di prima, è rimasto un fragile scheletro mosso solo dalla rabbia e dalla vendetta, unici sentimenti a non farlo cedere nel desiderio di abbandonare una vita che non sente più appartenergli.

Homeless e tossicodipendente, Curtis nel 2018 viene nuovamente condannato a 10 anni di carcere per detenzione di droga per uso personale. Dopo 2 anni viene rilasciato in libertà vigilata, momento in cui si perdono le sue tracce.

Non è un racconto cronologico quello di Speroni, ma una parabola emotiva che porta alla luce quelle persone cannibalizzate da una società ostile e da un sistema giudiziario iniquo, dimenticati ed emarginati e condannati ad una vita di solitudine.

La pellicola è tra i finalisti ai Nastri d’Argento 2022, Cinema del Reale.

Trailer

Articoli correlati

Condividi