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I grandi Festival: Cannes, Locarno e Venezia a Roma e nel Lazio

Per tutti coloro che non sono riusciti a vedere i film più importanti (e non) del Festival di Cannes, Locarno e Venezia perché molti non ancora usciti in sala arriva la rassegna I Grandi Festival (Cannes, Locarno e Venezia) a Roma e nel Lazio, iniziativa realizzata come di consueto dall’Associazione Nazionale Esercenti Cinematografici (ANEC) del Lazio.

Un viaggio tra i grandi festival dal 23 settembre al 2 ottobre

Dal 23 settembre al 2 ottobre saranno disponibili alla visione circa sessanta opere, il meglio del concorso e del fuori concorso dei tre festival più importanti della settima arte più recenti. Si tratta di un evento proposto in ben 12 sale nella capitale e 4 nella regione, animato non solo dalle proiezioni ma anche da incontri dei registi con il pubblico. Tra questi, Giulia Amato, Valentina Bertani, Mario Canale, Corrado Ceron, Daniele Ciprì, Greta De Lazzari, Antonello Matarrazzo, Salvatore Mereu, Emanuela Piovano, Vincenzo Pirrotta, Jacopo Quadri, Roberta Torre e Paolo Virzì, Rossano Vittori.

I grandi Festival: Cannes, Locarno e Venezia a Roma e nel Lazio

Un programma ricchissimo da non perdere delle opere vincitrici

Tra i film premiati iniziamo con “Holy Spider” di Ali Abbasi, la cui protagonista è una donna che riesce a scoprire e catturare un pericoloso serial killer. Per questo ruolo, Zahra Ami Ebrahimi ha vinto la Palma d’oro come attrice al 75° festival di Cannes.

Due i titoli dal 75° festival di Locarno: il vincitore del Pardo d’Oro “Regra 34” di Julia Murat, una storia sul sesso estremo e “Gigi la legge” un film in bilico tra realtà e finzione del regista friulano Alessandro Comodin, ispirato alla figura dello zio vigile.

Venezia protagonista

I grandi festival

Tàr

La parte del leone la fa il 79° festival di Venezia, il più longevo di tutti. Sarà possibile vedere il rigorosissimo “Tar” di Todd Field, Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, “Gli orsi non esistono” di Jafar Panahi, Premio Speciale della Giuria, film clandestino il cui regista è stato arrestato a luglio in Iran, e il documentario “All the Beauty and the Bloodshed”, ritratto dell’artista e attivista Nan Goldin, diretto da Laura Poitras e premiato con il Leone d’Oro.

Una menzione a parte lo merita un piccolo film, opera prima della documentarista francese Alice Diop “Saint Omer” insignito del Leone d’Argento. La pellicola è una sorta di una messa in scena quasi teatrale e priva di ogni orpello di un processo tenutosi a una giovane donna di colore accusata di aver ucciso la figlia piccolissima. Durante il festival, nell’ambito degli eventi speciali, a questo film, che ha colpito tutti, sarà consegnato il ”Premio Inclusione Edipo Re” dalle mani di Silvia Jop direttrice del Premio.

Sempre per la sezione ufficiale, anche se non premiati, in agenda anche l’ultimo lavoro di Darren Aronofsky “The Whale”, direttamente da un testo teatrale e il film argentino di Santiago Mitre “Argentina 85”, che iniziò a squarciare il velo sugli orrori della dittatura di Videla. E infine, “Monica” di Andrea Pallaoro una storia delicata sulla difficoltà di guarire dai traumi familiari.

I grandi Festival: un viaggio nelle sezioni collaterali e più interessanti del Festival di Venezia

Ai Grandi Festival a Roma e nel Lazio sono in programma anche i film (minori per modo di dire) del di Venezia 79, da “La sindacalista” con Isabelle Huppert a “Nuclear” il controverso documentario di Oliver Stone e “Padre Pio” di Abel Ferrara.

Infine, per chiudere in bellezza, segnaliamo la sezione speciale a cura dei 70 anni dell’ANAC, l’Associazione Nazionale Autori Cinematografici, con quattro opere che hanno segnato la storia dell’associazione schierata in prima linea sulle politiche sul cinema, per l’impegno civile e anche per la cultura del nostro Paese. Tutte le info sono sul sito: www.aneclazio.com.

Ivana Faranda

22/09/2022

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