Il film “Lo Strangolatore di Boston”, interpretato da Keira Knightley e prodotto dalla Disney, ha suscitato un forte interesse nel pubblico grazie alla sua trama avvincente e alla performance impeccabile dell’attrice protagonista. Ma quello che ha attirato l’attenzione dei critici è la visione femminista che il film offre.
La storia segue la vera vicenda dell’efferato assassino che terrorizzò la città di Boston negli anni ’60 uccidendo brutalmente undici donne. La vicenda viene raccontata attraverso gli occhi di una giovane donna, interpretata da Keira Knightley, che lotta contro i pregiudizi di genere della società e della polizia per catturare il killer.
Il film affronta temi importanti come il sessismo, la misoginia e la violenza contro le donne. La protagonista è costretta a combattere contro la mentalità patriarcale che vuole le donne come vittime passive e incapaci di difendersi. Ma lei dimostra di essere forte e coraggiosa, impegnandosi nella caccia all’assassino e mostrando che le donne possono essere agenti attivi del proprio destino.
Il personaggio di Knightley è una figura femminista in piena regola, una donna che rifiuta di essere vittima e che combatte per i propri diritti e per la giustizia. Il film mette in luce l’importanza della solidarietà tra le donne, mostrando come la protagonista riesca a trovare il sostegno e la comprensione delle altre vittime e delle loro famiglie.
Ma il film non si limita a mostrare le donne come vittime o come eroine. Mostra anche la complessità delle relazioni tra uomini e donne, evidenziando come il patriarcato non solo opprime le donne, ma anche gli uomini che cercano di opporsi ad esso.
Il personaggio dell’assassino è un esempio di questo, un uomo che ha subito abusi e violenze da bambino e che cerca di riaffermare il proprio potere uccidendo donne.
Considerazioni
“Lo Strangolatore di Boston” offre una visione femminista di una storia vera, mostrando le donne come agenti attivi della propria vita e della propria libertà. Il film affronta temi importanti come il sessismo, la misoginia e la violenza contro le donne, ma senza cadere nella retorica o nell’edonismo.
La performance di Keira Knightley è eccezionale, rendendo giustizia alla forza e alla determinazione della protagonista. Un film che tutti dovrebbero vedere per capire l’importanza della lotta femminista nella nostra società.