Con un cast stellare e che vede nuovamente Ben Affleck e Matt Damon collaborare insieme “Air – La storia del grande salto”, diretto da Ben Affleck è un film corale che racconta la storia della linea sportiva Nike, sull’orlo del tracollo prima della sua collaborazione con la star nascente Michael Jordan.
Indice
“Air – La storia del grande salto” – Tutte le informazioni
Trama
Sonny Vaccaro, manager della Nike annoiato ma con ancora la passione per lo sport, crede che l’unico modo per risollevare le sorti della nascente divisione dedicata alla pallacanestro della multinazionale che gestisce, sia quella di ingaggiare Michael Jordan, campione in ascesa. Un’impresa considerata impossibile, assurda e folle, ma che Sonny, infrangendo ogni regola, decide di tentare, seguendo l’istinto e non gli schemi che per anni hanno condizionato lui e l’intera Nike. Il lancio del marchio Air Jordan che diventerà famoso in tutto il mondo porterà la Nike ad essere la grande azienda che oggi conosciamo; un brand nato da un accordo rivoluzionario e fino ad allora impensabile.
Crediti
- Regia: Ben Affleck
- Cast: Matt Damon, Ben Affleck, Jason Bateman, Viola Davis, Chris Tucker, Chris Messina, Matthew Maher, Marlon Wayans, Julius Tennon
- Genere: biografico
- Durata: 112 min
- Produzione: Stati Uniti, 2022
- Distribuzione: Warner Bros. Pictures
- Data d’uscita: 6 aprile 2023
La recensione
Un ottimo prodotto perfettamente interpretato
Un film sportivo con un cast d’eccezione e che funziona perfettamente dal punto di vista della struttura, della caratterizzazione dei personaggi e dello sviluppo del racconto. “Air – La storia del grande salto” non è di certo un film con grandi colpi di scena o momenti inaspettati, nonostante un ritmo dinamico e movimentato. Trattandosi oltretutto di una storia conosciuta, Michael Jordan è uno dei più grandi cestisti di tutti i tempi, icona dello sport e vero e proprio personaggio pubblico. Nonostante sia prevedibile come si svolgeranno i vari eventi, “Air – La storia del grande salto” regala dei momenti quasi inediti e l’intero percorso della multinazionale Nike, alle prese con problemi di budget, credibilità e concorrenza, per risollevare le proprie sorti. “Air – La storia del grande salto” è un film che punta quasi tutto sulla recitazione di grandi attori: da Matt Damon a Viola Davis, da Jason Bateman fino a Chris Messina. La pellicola diretta da Ben Affleck, anche lui membro del cast, fa degli interpreti che si destreggiano in ottime performance il maggior punto di forza.
La trama di per sé è coinvolgente e come ogni film biografico e sportivo che si rispetti segue le regole a livello narrativo, presentando invece personaggi pronti ad infrangerle per amore di uno sport. “Air – La storia del grande salto” racconta l’impresa della Nike di ingaggiare Michael Jordan, ma è in realtà l’inizio della nascita di una stella, gli albori della linea di scarpe Air Jordan e, in qualche modo, una nuova epoca d’oro per la Nike. Osare, andare controcorrente, tentare il tutto per tutto, “Air – La storia del grande salto” è l’esaltazione del sogno americano, che negli anni ’80 era ancora profondamente sentito. Ben Affleck realizza un film brillante e vivace che si segue con facilità, intervallato da momenti ironici di pura comicità. I personaggi vengono costruiti all’interno della Nike, poco si vede della loro vita privata o del loro background, perché ciò che interessa non è la matrice psicologica, latente ma comunque percepibile, ma le loro azioni, idee e il richiamo di un qualcosa di nuovo, moderno e originale che dovrebbe portare Michael Jordan a collaborare con la Nike.
“Air – La storia del grande salto” e l’importanza di infrangere le regole
“Air – La storia del grande salto” si fa anche portavoce di monologhi sulla figura di Michael Jordan, all’inizio della sua carriera, sull’amore per il basket, su quanto, in particolare negli Stati Uniti, sia uno sport su cui si è investito per anni, su cui si è scommesso il tutto e per tutto e che ha dato vita a mode, linee di scarpe, abbigliamento, entrando nell’immaginario collettivo di migliaia di generazioni. “Air – La storia del grande salto” è chiaro come un documentario e indaga tutto ciò che ha portato ed è stato dietro a un contratto leggendario, per la Nike, per Michael Jordan e per la storia del basket in generale. La tecnica del film fa rivivere gli anni ’80 e tutti quegli eventi, spot pubblicitari, brani musicali, film e invenzioni che l’hanno caratterizzata. La sceneggiatura, effervescente colorata in alcuni momenti, epica e mitica in altri, è ineccepibile e rende “Air – La storia del grande salto” uno dei migliori film diretti da Ben Affleck.
Una regia lineare, espressiva e pulita, rapida nelle azioni e che si concentra in particolare su quei dialoghi, monologhi o scambi di battute, che cambiano il corso della storia e della vita dei personaggi, e una fotografia dai colori nitidi, caldi e luminosi, si uniscono a un’interpretazione impeccabile, simpatica e che riesce, con semplicità, a convincere fino in fondo. I momenti drammatici, presenti ma volutamente lasciati a margine, esprimono sentimenti che concernono un lavoro impegnativo, un vita e una carriera che possono cambiare da un momento all’altro, difficoltà economiche che portano a non osare e il rischio di dover abbandonare un settore e un mondo nel quale si credeva. Tematiche umane e universali: momenti e situazioni volti a celebrare chi non si ferma davanti a nulla, chi scommette il proprio futuro e quello degli altri su una singola possibilità, su chi tenta, crede e azzarda, anche, e soprattuto, se significa infrangere le regole, nell’esaltazione dell’importanza di pensare fuori dagli schemi.
“Air – La storia del grande salto”: Giudizio e valutazione
Il film diretto da Ben Affleck, a differenza di un’altra grande opera del regista e attore, “Argo”, fa del dinamismo e dello stile spumeggiante della pellicola l’ambiente dove muovere personaggi, realizzando un prodotto divertente, coinvolgente, tra un ritmo incalzante e momenti di respiro, e ottimamente interpretato. “Air – La storia del grande salto” ricalca alla perfezione la frenesia, il terrore, l’amore e lo stress che si percepisce in un’azienda come poteva essere quella della Nike, e lo fa regalando un dettagliato ritratto degli anni ’80. Una regia netta e sicura e una fotografia dai tratti cromatici che esplodono in tinte calde, vivide e brillanti fanno di “Air – La storia del grande salto” un film da vedere.