Il film TV con Nancy Brilli e Massimo Ghini, dal titolo Amici per la pelle, che racconta la storia vera di Filippo Lagana, quest’ultimo anche protagonista e soggettista.
La storia di Filippo Laganà, nel film Rai Amici per la pelle
E’ andato in onda su Rai 1 il film TV “Amici per la pelle”, che racconta la storia di Filippo Laganà, un giovane la cui storia ha commosso il mondo.
Nel cast della fiction anche Nancy Brilli e Massimo Ghini. Di seguito la trama del film TV.
Filippo (interpretato dallo stesso Filippo Laganà) è un ventenne pieno di vita e di progetti per il futuro. La sua vita cambia quando, nel corso di una vacanza negli Stati Uniti, viene colto da forti dolori addominali. Che lo obbligano a rientrare subito in Italia. Viene ricoverato d’urgenza e il responso dei medici non lascia dubbi: è necessario un trapianto di fegato.
La storia vera di Filippo Laganà
Ma quale è la storia vera dietro al film Amici per la pelle?
Figlio dell’attore comico e caratterista Rodolfo Laganà, il giovane Filippo pochi anni fa, mentre era in vacanza a New York con la madre e la fidanzata, si è sentito colto da un malore addominale ed è rientrato subito in Italia. Dove gli hanno diagnosticato la sindrome di Wilson.
La sindrome di Wilson è una malattia genetica caratterizzata da un accumulo eccessivo, quindi tossico, di rame nell’organismo, in particolare nel fegato e nel cervello. Anche altri organi possono essere coinvolti, per esempio occhi, reni, ossa, ecc. e l’accumulo in genere è più elevato se la manifestazione è precoce.
Note di regia del film Amici per la pelle
«La storia è tratta dalle reali vicissitudini di Filippo Laganà che, nel giro di pochi giorni, ha visto la propria vita appesa a un filo. Prendendo spunto da quanto accaduto a Filippo, si è cercato di trattare con delicatezza e leggerezza un tema importante come quello del trapianto, unendolo ad altri valori fondamentali, quali il vincolo familiare, la passione per la vita e la voglia di progettare un nuovo futuro. Il percorso del protagonista è un altalenarsi di emozioni, per confluire in un messaggio fortemente positivo con lo sguardo rivolto al futuro e forte gratitudine verso colei/colui che gli ha concesso la nuova vita».