OZ è una serie televisiva statunitense realizzata tra il 1997 e il 2003. Non è stata solo la serie più realistica sull’ambiente carcerario ma è stata anche la prima serie lunga del canale HBO, consacrandolo per quello che è oggi. Nata dalla magica penna di Tom Fontana, OZ è una serie cupa, violenta, cruda e pessimista, condita di dark humor e occasionalmente qualche sentimento, che racconta il carcere in una maniera che a oggi è ancora quasi del tutto inedita. Altre serie hanno provato a parlare di carcere, ma nessuno l’ha fatto con tale realismo, riuscendo a raccontare la società americana attraverso il filtro limitato e rinchiuso dei carcerati.
OZ, la trama
OZ racconta i tentativi di McManus di mantenere il controllo sui detenuti di Oswald, prigione di massima sicurezza, sul commercio di droga e sulla violenza. In particolare l’attenzione è rivolta, al quinto braccio, ovvero nella sezione speciale chiamata Il Paradiso, dove si dà voce alle testimonianze di detenuti ed ex detenuti. I prigionieri sono reclusi non in cella ma in stanze con muri di plexiglass, per essere sempre visibili ai secondini. Il protagonista e narratore della storia è Augustus Hill, un detenuto sulla sedia a rotelle. Le storie trattate sono le più varie come quella di Miguel Alvarez, pugnalato al petto mentre stava per varcare le porte di Oz o Tobias Beecher, un avvocato debole ed ingenuo, accusato di aver ucciso una giovane ragazza mentre guidava sotto gli effetti dell’alcool.
La famosa vendetta
Beecher, dopo essere stato abusato da Schillinger per tutta la prima stagione, decide di vendicarsi. Dopo aver assunto il PCP fornito da O’Reily, Beecher cerca Schillinger. Vedendolo rompe il vetro della cella in cui si trovava, facendo cadere un frammento nell’occhio dell’ariano. Successivamente Beecher viene portato in isolamento dopo essersi quasi buttato di sotto verso la morte. Qui di seguito la famosa scena di OZ.