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Recensione “The last kingdom: sette re devono morire”: il film Netflix tratto dalla serie TV

Su Netflix è approdato il nuovo kolossal medievale che prova a chiudere le fila della saga televisiva, è “The last kingdom: sette re devono morire“, scopriamo di più, attraverso la recensione, di questo prodotto storico avventuroso.

Un prodotto ad uso e consumo dell’algoritmo che forse vale la pena vedere, forse no.

Recensione “The last kingdom: sette re devono morire”: il film Netflix tratto dalla serie TV
Una scena da The last kingdom: sette re devono morire

Indice

The last kingdom: sette re devono morire – tutte le informazioni

Trama

Sul finire del IX secolo, dopo la morte di re Edoardo, invasori ed eredi rivali si danno battaglia per la corona. Uhtred da Bebbanburg e i suoi compagni si trovano a lottare per formare un’Inghilterra unita.

Tutto inizia con Uhtred e i suoi uomini che, riusciti finalmente a prendere Bebbanburg, vivono un momento di entusiasmo e serenità: hanno un posto che possono considerare proprio. Finan è felice di dov’è, di stare invecchiando con i suoi amici e di avere una moglie. Per un certo periodo, nessuna guerra e nessuno stress tormenta i loro animi fino a quando inevitabilmente le cose cambiano.

Crediti

  • Titolo originale: The last kingdom: seven kings must die
  • Regia: Edward Bazalgette
  • Cast: Alexander Dreymons, Timothy Innes, Ingrid Garcia Jonsson, Rod Hallett, Elaine Cassidy, Harry Gilby, Mark Rowley, James Northcote
  • Genere: Dramma – storico – avventuroso
  • Durata: 110 min.
  • Produzione: Gran Bretagna, 2023
  • Distribuzione: Netflix

Recensione

Il prodotto costola della serie TV, “The last kingdom” arriva su Netflix in un prodotto “cinematografico”, dal titolo “The last Kingdom: sette re devono morire”. Ecco la recensione del film approdato sulla piattaforma il 14 aprile. 

Sostanzialmente, il film si presenta come un prodotto che si lega indissolubilmente a quanto abbiamo visto nelle 5 stagioni della serie TV. E difficilmente poteva essere diversamente per un qualcosa confezionata ad uso e consumo di un algoritmo come quello della piattaforma.

Con questo capitolo unico, della durata di 110 minuti, si porta a compimento l’impresa iniziata da re Alfred di unire i popoli della Britannia sotto un unico re e un unico credo: il cristianesimo. L’uomo predisposto a questo ardito compito è proprio Athelstan, quel figlio che è stato rinnegato per anni da re Edward e ora legittimo erede al trono, nonché protettore di Uthred stesso. Tuttavia, Athelstan rivela in pochi minuti di essere cambiato ed uccide a tradimento il fratello, invade la Northumbria e manda Uthred in esilio. Fa tutte queste “simpatiche” cose per amore di Ingilmundr, vichingo cresciuto come un sassone, e cerca di espiare la colpa di una relazione omosessuale con una grande opera di conversione: l’unione dell’intera Britannia sotto il credo cristiano.

Sul piano della messa in scena, con questo The last kingdom ci troviamo ne più e ne meno sul livello di un discreto prodotto di stampo “televisivo”, sia nell’impalcatura delle sue trame che nella confezione estetica di fotografia, scene, costumi ed una regia che non offre particolari guizzi.

Sul piano narrativo, il prodotto scorre mestamente gradevole, ma inevitabilmente riconducibile a chi ha già vissuto e apprezzato la saga televisiva.

Giudizio conclusivo

Possiamo, dunque, dire che chi ha seguito e apprezzato le cinque stagioni di The last kingdom troverà un probabile senso di compiutezza, forse ma riducendo tutto ad un polpettone di “cappa e spada”, più che un vero e proprio prodotto epico o approfondito sul lato psicologico dei suoi personaggi ed eventi.

Difficile, pertanto riuscire a consigliarlo a coloro che non hanno mai visto una puntata del serial televisivo, datosi che la struttura narrativa, il suo rapido susseguirsi e la miriade di personaggi, non riescono a sorreggersi come “corpus unico£, rischiando di tagliare fuori dal suo sviluppo lo spettatore estraneo alle origini del prodotto.

Nel complesso, citroviamo dunque dinnanzi ad un discreto – ma un po’ frettoloso – intrattenimento conclusivo se avete amato la saga, ma un polpettone storico drammatico evitabile se non si ha già un’affinità con la sua matrice seriale e, quindi con i suoi personaggi.

Trailer

Di seguito vediamo il trailer del film Netflix “The last kingdom: sette re devono morire”, uscito sulla piattaforma il 14 aprile.

Il trailer sottotitolato di The last kingdom: sette re devono morire

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David M. Scortese

David M. Scortese

Appassionato di cinema fin dall'adolescenza, studia recitazione teatrale e cinematografica, è attivo in teatro e in opere audiovisive, cortometraggi e prodotti per il web.

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