Luca Lucini, il famosissimo regista di Tre Metri sopra il cielo, torna al cinema con una commedia romantica di nuova generazione: io e mio fratello. Il film, disponibile dal 21 Aprile su Amazon Prime Video, ha un cast che mescola insieme nuove promesse del cinema e grandi nomi come Nino Frassica, Lunetta Savino, Teresa Mannino, Denise Tantucci, Greta Ferro e Cristiano Caccamo.
Come affermato dal regista, la pellicola ha come protagonista la generazione Y, ossia tutto il pubblico di Tre Metri sopra il Cielo divenuto ormai adulto. Una generazione che incontra difficoltà e che, troppo spesso, sente il peso delle aspettative su di sé. Una commedia che affronta il tema dell’amore in tutte le sue sfaccettature, parlandoci di libertà e coraggio in modo leggero e coinvolgente.
Indice
Io e mio fratello – tutte le informazioni
Trama
Sofia ha 28 anni, cambia fidanzata una volta a settimana e, dopo essersene andata dal suo paesino di origine in Calabria, vive con il suo migliore amico Alessandro, a Milano. Non riuscendo a trovare una strada, dopo aver cambiato almeno cinque università, lavora come cameriera. Determinata a non tornare in Calabria visto che i rapporti con sua mamma e suo fratello, dopo la morte del padre, non sono dei migliori cambierà idea a causa di un evento importante. Michela, la sua amica del cuore con cui ha avuto anche una relazione, si sta per sposare proprio con suo fratello e la ragazza non vuole che accada. Così Sofia torna in Altomonte, ritrovando vecchie amicizie e rapporti difficili che da tempo si era lasciata alle spalle, riscoprendo la sua terra con occhi diversi.
Crediti
- Data di uscita: 21 Aprile 2023
- Regia: Luca Lucini
- Durata: 107 minuti
- Genere: commedia romantica
- Sceneggiatori: Marta Storti, Ilaria Storti, Luca Lucini
- Distribuzione: Amazon Prime Video
- Produzione: Pepito Produzioni, 302 Original Content e Vision Distribution
- Attori: Cristiano Caccamo, Denise Tantucci, Greta Ferro, Teresa Mannino, Lunetta Savino, Nino Frassica
Recensione
Io e mio Fratello si presenta come una commedia quanto mai attuale. Sofia, la nostra protagonista, è quella che può essere definita una ”Pecora nera” della famiglia. Non ha un lavoro stabile, cambia continuamente fidanzata e vive in un minuscolo monolocale con il suo migliore amico Alessandro. Suo fratello Mauro, invece, è il classico figlio perfetto che ha preso in mano l’azienda di famiglia e ha un rapporto stabile con Michela, con cui si sta per sposare. Due fratelli, completamente diversi e divisi da una rottura che risale a dopo la morte del padre, quando entrambi si sono chiusi nel proprio dolore. Proprio questo è il fulcro principale su cui ruota tutto il film.
Quel che Lucini ci presenta non è una classica commedia incentrata sui rapporti amorosi, ma un film che decide di affrontare il tema dell’amore in tutte le sue sfaccettature: quello tra una mamma e una figlia, tra fratello e sorella e quello per una terra a cui si è legati dalle origini. L’aspetto importante del film non è tanto il triangolo amoroso Michela-Sofia-Mauro o il fatto che si affronti il tema della bisessualità, quanto la metamorfosi del rapport tra Sofia, suo fratello Mauro e sua mamma.
Come lo stesso regista ha affermato, la scelta di mettere una coppia omosessuale e una donna bisessuale nel film non voleva essere un elemento su cui attirare l’attenzione ma una scelta fatta in modo spontaneo che riflette la società a noi odierna. Una società giovane e nuova, dove anche gli anziani danno per scontato che una coppia gay possa sposarsi in chiesa e ne sono felici, e dove l’amore non è determinato dal matrimonio.
Tutti i personaggi, all’interno della pellicola, sono alla ricerca di una propria libertà: sentirsi liberi di amare chi si vuole, sentirsi liberi di andare via da casa, sentirsi liberi dai vincoli e dalle aspettative altrui. Ognuno di questi personaggi è alla ricerca di una strada che possa farli esprimere ed essere veri. Più di tutti però, ad incarnare questo tema, è la zia Tecla, interpretata dalla bravissima e brillante Teresa Mannino. Una donna libera, gioiosa e piena di vitalità che non ha paura dei giudizi altrui e punta dritto ai suoi desideri. Un personaggio che l’attrice, e comica, è riuscita a rendere in modo perfetto ed equilibrato.
Non possiamo poi non parlare della Calabria, che nel film ha un ruolo fondamentale. Lucini ci racconta un luogo che sta andando verso nuove possibilità e che è pronta ad accogliere le nuove generazioni. Un ruolo che permette a questa bellissima regione di ”riscattarsi” dalla classica idea che ne viene data nei film in cui è scenario di oppressione e criminalità organizzata. Certo, non che il regista voglia negarlo, ma ci tiene in particolare a mostrarla sotto una nuova luce che possa renderle giustizia come luogo che nasconde molti aspetti positivi e che, soprattutto, potrebbe offrire molte possibilità per le nuove generazioni.
Giudizio e Conclusioni
Il film, nel complesso, si presenta come un ottimo prodotto per il suo genere. La storia risulta leggera e si fa seguire volentieri. Ottime le performance sia dei giovani attori quali Caccamo, Greta e Denise, perfetti nei loro ruoli, e sicuramente degna di nota l’interpretazione di Teresa Mannino e Lunetta Savino: non si potevano scegliere attrici più azzeccate per i loro personaggi. La fotografia rispetta i canoni estetici dei classici film da piattaforma e l’aspetto estetico, in generale, risulta godibile. Se siete amanti del genere – o se siete stati fan di Tre Metri sopra il cielo – vi consigliamo assolutamente di vederla.
Trailer
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