Harry Potter è senza dubbio una delle saghe più amate di sempre. Nonostante siano passati ormai alcuni anni dall’ultimo film messo in scena, ci sono ancora alcuni dettagli e curiosità che molti fan non conoscono. Una di queste curiosità riguarda l’inserimento di una scena post-credits all’interno del secondo film, Harry Potter e la camera dei segreti.
L’inserimento di scene post-credits all’interno di un film è una delle tecniche più utilizzate nel mondo Marvel negli ultimi anni. Nonostante ciò, non si tratta di una vera e propria invenzione da parte del MCU. Troviamo una di queste scene nel già citato secondo capitolo della saga ispirata ai libri di J.K. Rowling. Il motivo del mancato utilizzo di questa tecnica in altri capitoli è semplice, film di questo genere contenevano lunghe sequenze di titoli di coda. I produttori probabilmente avranno ritenuto che sarebbero stati troppo lunghi per essere sopportati dal pubblico.
La scena di cui stiamo parlando riguarda lo sfortunato Insegnante di Difesa contro le Arti Oscure, Gilderoy Lockhart. La scena suscita nel pubblico una sorta di rivalsa nei confronti del professore che all’interno del film non si è distinto per onestà. Si tratta di un’immagine molto semplice e breve che ci fa comprendere il suo destino, dopo i fatti del secondo capitolo. Questa breve scena rende giustizia a tutte quelle parti dei vari romanzi che purtroppo non hanno visto luce nei film. In Harry Potter e l’Ordine della Fenice infatti, Harry visita il reparto dove è tenuto Lockhart, trovandolo arrogante come sempre. Questa scena raccontata nel libro, ad esempio, non ha mai ricevuto un adattamento.
In un momento chiave del secondo film, Lockhart si rivolge a Harry Potter e Ron, tentando di usare un incantesimo di cancellazione della memoria. I due maghetti infatti, erano a conoscenza di tutte le sue bugie, essendo lui un falso conoscitore di magia interessato solo a fama e soldi. L’incantesimo però gli si ritorce contro e Lockhart si ritrova presto con un’amnesia totale. La sequenza post-credits mostra l’ultimo bestseller del professore intitolato “Chi sono io?” in un negozio di Diagon Alley. Una vera e propria chicca quindi, per tutti gli amanti della saga.