Biografia
Regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e montatore: è impossibile parlare di Joel Coen senza fare riferimento all’indissolubile sodalizio, sancito anche dalla condivisione dello ‘stesso’ sangue, con Ethan Coen, suo fratello e collaboratore stretto. Dalle visionarie menti dei due, sono usciti fuori dei veri capolavori, frutto di un’interazione simbiotica che gli ha conferito il soprannome di ‘regista a due teste’.
Joel Coen, il ‘grande Coen’
(Minneapolis, 29 novembre 1954)
Joel Coen, nato a Minneapolis, in Minnesota, il 29 novembre 1954, insieme al fratello minore Ethan, è un regista fra i più premiati della generazione di autori che ha esordito negli anni Ottanta.
Fin da ragazzini, i due fratelli nutrono un avido interesse nei confronti del cinema: secondo la leggenda, ricevono in regalo una cinepresa in superotto e passano il tempo a “rifare” i film, soprattutto di serie B, che vedono passare in televisione negli anni Sessanta.
Gli esordi dei “Fratelli Coen”
Più tardi Joel studia produzione cinematografica alla prestigiosa New York University, mentre Ethan frequenta filosofia a Princeton. Grazie ai contatti di Joel con l’ambiente cinematografico e alla sua amicizia con Sam Raimi, i due riescono ad accumulare abbastanza esperienza da mettersi alla prova in un film d’esordio nel 1984. Si tratta del noir “Blood Simple”, scritto e diretto a quattro mani, anche se nominalmente è Joel a firmare la regia ed Ethan la sceneggiatura. Si inaugura già con quest’opera prima una collaborazione nella quale i ruoli sono e restano indistinguibili, tanto che di solito ci si riferisce ai due semplicemente come ai “Fratelli Coen”.
Il loro primo lavoro è una decostruzione del genere noir classico con molto umorismo e con l’uso di movimenti di macchina spesso vertiginosi, un’altra loro cifra tipica. “Blood Simple” riceve un premio al Sundance Film Festival e viene molto apprezzato dalla critica.
La conferma delle visionarie intuizioni di Joel Coen arriva con “Barton Fink”
Nel 1987 i due fratelli firmano con la Fox e girano “Arizona Junior”, un elettrizzante e grottesco road movie con Nicolas Cage che risente delle influenze visive di Kubrick, ma anche del cinema di serie B e dei cartoons. La pellicola è anche un buon successo al botteghino, lanciando stabilmente il duo ai vertici della produzione hollywoodiana.
Dopo l’interessante rielaborazione del gangster-movie in “Crocevia della morte” (1990), i fratelli Coen partoriscono il visionario “Barton Fink” (1991), un’opera che mescola suggestioni kafkiane con il linguaggio visuale della slapstick, ma che allude più o meno scopertamente a “Shining” (1980) di Kubrick. Il protagonista è un John Turturro che si impone definitivamente alla ribalta internazionale nel ruolo di un nevrotico intellettuale che si reca ad Hollywood a scrivere sceneggiature per film di serie B. La pellicola è accolta con entusiasmo al Festival di Cannes, dove frutta ai registi una Palma d’Oro, un premio alla regia (nominalmente attribuito a Joel) e un premio a Turturro come Miglior Attore.
Il grande successo con “Fargo”
All’inizio degli anni Novanta Ethan e Joel si profilano come i più promettenti nuovi autori di Hollywood. Dopo il mezzo passo falso di “Mister Hula Hoop” (1994), decostruzione degli stilemi della screwball comedy hollywoodiana interpretata da Tim Robbins e Paul Newman, i due fratelli recuperano l’attenzione di pubblico e critica con “Fargo” (1996), storia pulp interpretata da Frances McDormand, l’incantevole moglie di Joel Coen e ambientata fra le nevi gelide del nativo Minnesota. Su “Fargo” piovono le nomination che portano ai due fratelli un Oscar per la sceneggiatura, oltre che fruttare alla McDormand un Oscar come Miglior Attrice. Il successo si ripete a Cannes, dove il film riceve una Palma d’Oro per la regia.
I successivi “Il grande Lebowski” (1998) e “Fratello dove sei” (2000) assurgono allo stato di cult movie. “Il grande Lebowski”, epica pop con un fantastico Jeff Bridges che interpreta un ex-hippy rintronato ma simpatico, vince l’Orso d’Oro a Berlino, mentre “Fratello dove sei”, una rivisitazione in chiave country del mito di Ulisse, con un sardonico George Clooney, vince un Golden Globe.
Quello di Joel Coen “Non è un paese per vecchi”
I Coen continuano il loro personalissimo percorso fra la decostruzione di genere e l’umorismo con i successivi “L’uomo che non c’era” (2001) e “Prima ti sposo poi ti rovino” (2003) e “The Ladykillers” (2004) che sono, a torto o a ragione, snobbati dalla critica. Si prendono però la loro rivincita, dopo una pausa salutare, con “Non è un paese per vecchi” (2007). Sorta di western crepuscolare che smitizza la frontiera e le figure dei duri avventurieri, avvolto in un senso di malinconia, il film è tratto da un best seller di Cormac McCarthy. Oltre al grande successo di pubblico, il film registra otto nomination agli Oscar, fruttando infine al duo registico l’Oscar per la Regia, quello per Miglior Film, per Miglior Sceneggiatura e a Javier Bardem l’Oscar come Miglior Attore non Protagonista.
Nel 2008 Joel e suo fratello Ethan realizzano “Burn After Reading – A prova di spia” (2008), parodia delle spy-stories con Brad Pitt e George Clooney, mentre dell’anno successivo è la tragi-commedia “A Serious Man” in cui i due registi si sono affidati ad un cast di attori pressocché sconosciuti.
“Ave, Cesare!” e progetti futuri
Nel 2011 esce “Il Grinta”, il remake del film western del 1978, con Jeff Bridges e Matt Damon.
Due anni dopo, nel 2013, è la volta di “Inside Llewyn Davis” commedia che partecipa al Festival di Cannes vincendo il Grand Prix della Giuria. Nel 2016 esce il nuovo lavoro della coppia di fratelli, “Ave, Cesare!”, nel cast del quale figurano Josh Brolin, George Clooney, Channing Tatum, Tilda Swinton e Ralph Fiennes. Il film racconta la storia di Eddie Mannix, che nella Hollywood degli anni cinquanta cerca di scoprire cosa è accaduto a un attore scomparso nel bel mezzo delle riprese.
Dopo il discreto successo del film, i fratelli Coen si gettano a capofitto nella loro prima creazione televisiva, la serie antologica “The Ballad of Buster Scruggs“, prodotta da Netflix e in uscita per il 2018. La serie dovrebbe avere delle ambientazioni western e avere nel cast nomi di un certo peso, come James Franco e Tim Blake Nelson.
Fabio Benincasa
Filmografia
Joel Coen Filmografia – Regista
- Blood Simple – Sangue facile (1984) – co-regia con Etha Coen
- Arizona Junior (1987) – co-regia con Ethan Coen
- Crocevia della morte (1990) – co-regia con Ethan Coen
- Barton Fink – È successo a Hollywood (1991) – co-regia con Ethan Coen
- Mister Hula Hoop (1994) – co-regia con Ethan Coen
- Fargo (1996) – co-regia con Ethan Coen
- Il grande Lebowski (1998) – co-regia con Ethan Coen
- Fratello, dove sei? (2000) – co-regia con Ethan Coen
- L’uomo che non c’era (2001) – co-regia con Ethan Coen
- Prima ti sposo, poi ti rovino (2003) – co-regia con Ethan Coen
- Ladykillers (2004) – co-regia con Ethan Coen
- Non è un paese per vecchi (2007) – co-regia con Ethan Coen
- Burn After Reading – A prova di spia (2008) – co-regia con Ethan Coen
- A Serious Man (2009) – co-regia con Ethan Coen
- Il Grinta (2010) – co-regia con Ethan Coen
- A proposito di Davis (2013) – co-regia con Ethan Coen
- Ave, Cesare! (2016) – co-regia con Ethan Coen