Mery per sempre è un film del 1989 diretto dal regista italiano Marco Risi. La pellicola è ambientata in un carcere minorile di Palermo. Il titolo prende spunto dalla storia di Mery Libassi, una prostituta transessuale che viene arrestata per aver ferito un suo cliente. L’opera ha vinto l’Efebo d’oro nel 1989 come miglior regia e il Ciak d’oro nel 1990 come miglior film. Il film ha avuto un sequel: Ragazzi fuori, del 1990, diretto ancora una volta da Marco Risi.
Mery per sempre, la trama
In attesa di una sistemazione definitiva presso un liceo siciliano, il professor Marco Terzi, trasferito dal Nord, accetta l’incarico di insegnare nel carcere minorile “Malaspina” di Palermo. Spesso osteggiato dalla direzione e inviso alle guardie, Terzi tenta di impartire le sue lezioni ad un gruppo di ragazzi turbolenti, tra i quali spiccano Pietro, analfabeta e scippatore; Natale, il più violento del gruppo con il coltello sempre alla mano; Mery, un travestito diciassettenne rifiutato dalla sua famiglia che si trova al “Malaspina” per aver gravemente ferito un cliente occasionale; Claudio, poco più che adolescente, insidiato dal compagno Carmelo e poi bollato da tutti come spione; Antonio che, essendo diventato padre, andrà in permesso con il professore a dare un’occhiata al rampollo in un ospedale parlermitano. La vita quotidiana, le difficili lezioni, le punizioni inflitte dalle guardie ai più recalcitranti, l’atmosfera di disperazione e di amarezza che sembra gravare su tutto e tutti, inchioderanno anche il coraggioso docente.
La famosa scena del film
Questa scena in Mery per sempre è di una poesia e di una drammaticità disarmante. Un monologo che giunge direttamente al cuore e con il quale non ti puoi non emozionare. Parole da brividi.
“io non sono carne ne pesce..io sono mery,mery per sempre”
Qui di seguito la famosa scena del film.