Biografia
Nel Paradiso di quegli attori che diventano una leggenda non manca il suo nome. Sean Connery è a tutti gli effetti quello che possiamo considerare un mito. Il James Bond più famoso, affascinante e conturbante tra tutti gli 007, ha dato prova di poter affrontare anche ruoli diversi dal celebre agente, costruendo una carriera immacolata, come la sua vita, raramente sopra le righe, mantenendola in linea con il suo sobrio appeal scozzese.
Sean Connery: nome in codice 007
(Edimburgo, 25 agosto 1930 – – Nassau, 31 ottobre 2020)
La biografia di un uomo come Sean Connery è qualcosa di veramente entusiasmante da scoprire. Non solo perché si tratta del mitico James Bond per antonomasia, o per il suo fascino universalmente decretato, ma anche perché è la storia di una persona dalle umili e travagliate origini che ha trovato da sé, scoprendo il suo talento e la sua fisicità, la via del successo.
Tutto ciò è avvenuto nel tempo, attraverso una prima giovinezza incerta, quella della rinuncia agli studi secondari, dei mille lavoretti improvvisati e temporanei e dell’arruolamento nella Marina Militare Britannica, da cui fu congedato per ulcera gastrica.
Sean Connery: Mister Scozia e primi timidi approcci al mondo dello spettacolo
All’età di vent’anni, forse consapevole di una statuaria corporeità, partecipa al concorso di Mister Universo rappresentando la sua amata Scozia. Questo momento è sicuramente il suo “modesto” inizio, nel senso che il terzo posto aggiudicatosi al concorso gli apre la strada verso il mondo dello spettacolo. Dopo piccoli ruoli in televisione e a teatro, viene scelto da Herbert Wilcox per “Le armi del Re” (1954) diretto dallo stesso Wilcox. Dopo appena tre anni, nel ’57, lo ritroviamo nel cast de “Il bandito dell’Epiro” di Terence Young, mentre nel ’59 nel film Disney “Darby O’Gill e il Re dei folletti” e ne “Il terrore corre sul fiume”, di John Guillermin.
Il più amato, il più affascinante: Sean Connery diventa James Bond
Ma Sean ancora non sa cosa lo aspetta ad appena un paio d’anni di distanza dalle sue prime esperienze cinematografiche. Perché in effetti saranno i ’60 i suoi “anni d’oro”, in cui viene veramente lanciato nel mondo del cinema e soprattutto scelto da Albert R. Broccoli per interpretare James Bond, nome in codice 007, il mitico agente segreto protagonista dei romanzi di Ian Fleming.
Connery è stato James Bond per ben sei edizioni, passando per svariate regie, da quella di Terence Young a Guy Hamilton e Lewis Gilbert. Questo per testimoniare quanto fosse perfetto nell’indossare i panni dell’acuta, elegante e seducente spia 007, con licenza di uccidere. Tale ruolo decide sicuramente della sua meritatissima fama, anche perché a concorrere con lui alle selezioni figuravano nomi del calibro di Cary Grant e Roger Moore (quest’ultimo sarà James Bond solo in seguito).
Due gli incontri importanti, con l’attrice Diane Cilento e con Alfred Hitchcock
Gli anni ’60 sono importanti per la vita dell’avvenente Sean anche perché si sposa con l’attrice Diane Cilento, da cui avrà il suo unico figlio, l’attore Jason Connery e perché incontra il grande maestro Alfred Hitchcock per cui lavorerà nel giallo “Marnie” (1864).
Nel ’69 farà la sua unica esperienza da regista per il documentario “The Boiler and the Bonnet” che decreterà la scelta per la sola professione attoriale. Reciterà ne “I cospiratori” di Martin Ritt (1969), in “Zardoz” di John Boorman e nella famosa pellicola d’avventura “L’uomo che volle farsi re”(1975) di John Huston. Citando eventi e incontri importanti non si può fare a meno di ricordare il regista Sidney Lumet che lo renderà protagonista di film ormai storici come “Rapina record a New York” (1972) e “Assassinio sull’Orient Express”, del 1974.
Il secondo matrimonio e l’inarrestabile carriera di un attore alla soglia della consacrazione universale
Nel 1973 si risposa, con la pittrice Micheline Roquebrune sua attuale compagna attuale.
Durante gli anni ’70 lavora per Richard Lester nella pellicola “Robin e Marian” (1976) dove affianca la bellissima Audrey Hepburn e per lo scrittore di fantascienza Michael Crichton in “1855 – La grande rapina al treno”(1978). Indimenticabile anche la sua presenza in “Highlander, l’ultimo immortale” (1986) nel ruolo del maestro di Connor MacLeod, interpretato da uno splendido Christopher Lambert. Il 1986 è una data memorabile anche per aver vestito i panni del poliedrico personaggio Guglielmo da Baskerville de “Il nome della rosa”, tratto dal famoso romanzo di Umberto Eco, trasposto per il cinema da Jean-Jaques Annaud, che lo vedrà vincitore del premio inglese BAFTA.
Il primo Oscar nei panni di Jim Malone ne “Gli Intoccabili”
Solo un anno dopo Connery riceve il suo primo Oscar, come Miglior Attore Non Protagonista, nei panni del poliziotto Jim Malone contro la mafia di Al Capone, per l’indimenticabile “Gli Intoccabili” di Brian De Palma. Nell’89 è il Professor Henry Jones in “Indiana Jones e l’ultima crociata” di Steven Spielberg, al fianco di Harrison Ford. Gli anni ’90 sono all’insegna dell’avventura e dello spionaggio in pellicole come: “Caccia a ottobre rosso” (1990) e “Mato Grosso” (1992), entrambi di John Mc Tiernan e “Sol Levante” (1993), di Philip Kaufman.
Il ritiro dalle scene nel 2006
Nel 2006 Sean Connery annuncia il suo ufficiale ritiro dal cinema a causa di diversi problemi che gravano sulla sua salute. Salutiamo l’eleganza e la vitalità di chi tra pochissimi, e per primo, ha potuto dire “Bond, James Bond”, lasciando dentro uno sguardo il mistero e la bellezza dell’avventura.
Possiamo tuttavia godere ancora delle note della sua voce nel corto d’animazione “Sir Billi the Vet” (2006), in cui Sean doppia il protagonista, un eccentrico veterinario che lavora in un remoto villaggio della Scozia.
Nel 2010 il regista Sascha Hartmann ha deciso di riadattare questo corto in una pellicola d’animazione dove troviamo ancora la voce di Sean Connery ad accompagnare le esilaranti avventure dell’ottuagenario Sir Billi.
Il grande interprete si spegne il 31 ottobre del 2020 nella sua casa di Nassau, alle Bahamas. A dare notizia della sua dipartita sono stati la famiglia e la Eon Productions, casa produttrice della saga di 007.
Eleonora Zilli
Filmografia
Sean Connery Filmografia – Cinema
- Le armi del re, regia di Herbert Wilcox (1955)
- Club di gangsters, regia di Montgomery Tully (1957)
- I piloti dell’inferno, regia di Cy Endfield (1957)
- Il bandito dell’Epiro, regia di Terence Young (1957)
- La grande porta grigia, regia di Gerald Thomas (1957)
- Estasi d’amore – Operazione Love, regia di Lewis Allen (1958)
- Titanic latitudine 41 Nord, regia di Roy Ward Baker (1958)
- Darby O’Gill e il re dei folletti, regia di Robert Stevenson (1958)
- Il terrore corre sul fiume, regia di John Guillermin (1959)
- A 077, dalla Francia senza amore, regia di Cyril Frankel (1961)
- Scotland Yard sezioni omicidi, regia di John Lemont (1961)
- Il giorno più lungo, regia di Ken Annakin (1962)
- Agente 007 – Licenza di uccidere, regia di Terence Young (1962)
- A 007, dalla Russia con amore, regia di Terence Young (1963)
- Marnie, regia di Alfred Hitchcock (1964)
- La donna di paglia, regia di Basil Dearden (1964)
- Agente 007 – Missione Goldfinger, regia di Guy Hamilton (1964)
- La collina del disonore, regia di Sidney Lumet (1965)
- Agente 007 – Thunderball: Operazione tuono, regia di Terence Young (1965)
- Una splendida canaglia, regia di Irvin Kershner (1966)
- Un mondo nuovo, regia di Vittorio De Sica (1966)
- Agente 007 – Si vive solo due volte, regia di Lewis Gilbert (1967)
- Shalako, regia di Edward Dmytryk (1968)
- I cospiratori, regia di Martin Ritt (1970)
- La tenda rossa, regia di Mikheil Kalatozishvili (1971)
- Rapina record a New York, regia di Sidney Lumet (1971)
- Agente 007 – Una cascata di diamanti, regia di Guy Hamilton (1971)
- Riflessi in uno specchio scuro, regia di Sidney Lumet (1972)
- Zardoz, regia di John Boorman (1973)
- Assassinio sull’Orient Express, regia di Sidney Lumet (1974)
- Ransom, stato di emergenza per un rapimento, regia di Casper Wrede (1975)
- Il vento e il leone, regia di John Milius (1975)
- L’uomo che volle farsi re, regia di John Huston (1975)
- Robin e Marian, regia di Richard Lester (1976)
- Il prossimo uomo, regia di Richard C. Sarafian (1976)
- Quell’ultimo ponte, regia di Richard Attenborough (1977)
- 1855 – La prima grande rapina al treno, regia di Michael Crichton (1979)
- Meteor, regia di Ronald Neame (1979)
- Cuba, regia di Richard Lester (1979)
- Atmosfera zero, regia di Peter Hyams (1981)
- I banditi del tempo, regia di Terry Gilliam (1981)
- Cinque giorni un’estate, regia di Fred Zinnemann (1982)
- Obiettivo mortale, regia di Richard Brooks (1982)
- Mai dire mai, regia di Irvin Kershner (1983)
- G’olé!, regia di Tom Clegg, (Voce) (1984)
- Sword of the Valiant: The Legend of Sir Gawain and the Green Knight, regia di Stephen Weeks (1984)
- Highlander – L’ultimo immortale, regia di Russell Mulcahy (1986)
- Il nome della rosa, regia di Jean-Jacques Annaud (1986)
- The Untouchables – Gli intoccabili, regia di Brian De Palma (1987)
- Il presidio – Scena di un crimine, regia di Peter Hyams (1988)
- Indiana Jones e l’ultima crociata, regia di Steven Spielberg (1989)
- Sono affari di famiglia, regia di Sidney Lumet (1989)
- Caccia a Ottobre Rosso, regia di John McTiernan (1990)
- La casa Russia, regia di Fred Schepisi (1990)
- Highlander II – Il ritorno, regia di Russell Mulcahy (1990)
- Robin Hood – Principe dei ladri, regia di Kevin Reynolds (1991)
- Mato Grosso, regia di John McTiernan (1992)
- The Princess and the Cobbler, regia di Richard Williams (Voce) (1993)
- Sol levante, regia di Philip Kaufman (1993)
- Alla ricerca dello stregone, regia di Bruce Beresford (1994)
- La giusta causa, regia di Arne Glimcher (1995)
- Il primo cavaliere, regia di Jerry Zucker (1995)
- Dragonheart , regia di Rob Cohen (Voce) (1996)
- The Rock, regia di Michael Bay (1996)
- The Avengers – Agenti speciali, regia di Jeremiah S. Chechik (1998)
- Scherzi del cuore, regia di Willard Carrol (1998)
- Entrapment, regia di Jon Amiel (1999)
- Scoprendo Forrester, regia di Gus Van Sant (2000)
- La leggenda degli uomini straordinari, regia di Stephen Norrington (2003)
- Sir Billi the Vet, regia di Sascha Hartmann (Cortometraggio) (Voce) (2006)
- Sir Billi, regia di Sascha Hartmann (Voce) (2012)
Sean Connery Filmografia – Televisione
- Dixon of Dock Green (Serie TV 1 episodio) (1956)
- Sailor of Fortune (Serie TV 1 episodio) (1956)
- Blood Money, regia di Ralph Nelson (1957)
- Anna Christie (1957)
- Women in Love, regia di Julian Amyes e Joan Kemp-Welch (Film TV) (1958)
- Armchair Theatre (Serie TV 1 episodio) (1958)
- Disneyland (Serie TV 1 episodio) (1959)
- An Age of Kings (Serie TV 6 episodi) (1960)
- Riders to the Sea, regia di George R. Foa (1960)
- Without the Grail, regia di Giles Cooper (1960)
- Adventure Story (Serie TV 5 episodi) (1961)
- Macbeth, regia di Paul Almond (1961)
- Anna Karenina, regia di Rudolph Cartier (1961)
- Male of the Species, regia di Charles Jarrott (1969)
- Freedom: A History of Us (Serie TV 1 episodio) (2003)
Sean Connery Filmografia – Regista
- The Bowler and the Bunnet (Documentario) (1967)