Nel mondo incantato di Barbieland, la regina è donna e gli uomini sono poco più di comparse decorative, sorridenti e palestrati, che vivono una vita spensierata in spiaggia. Tuttavia, il nuovo film di Greta Gerwig, Barbie, porta una ventata di cambiamento a questo universo rosa e fiabesco. In un’ottusa evoluzione, Ken emerge come il protagonista di un tentativo di rovesciare le regole, creando una commedia che sfida i preconcetti di genere.
Ken e la sua Metamorfosi
Il film si apre con l’incantevole Barbie, interpretata da Margot Robbie, che si avventura nel mondo reale insieme a Ken, interpretato da Ryan Gosling. Ken, precedentemente visto come un semplice accessorio per Barbie, si scontra con la realtà moderna e si ritrova immerso in una biblioteca, affascinato dai libri sul patriarcato. La sua incapacità di comprendere appieno il contenuto di questi libri lo porta a intraprendere una strada verso il maschilismo e il mansplaining, cercando di ribaltare i rapporti di potere a Barbieland.
La sua avventura nella biblioteca segna l’inizio di una comica rivoluzione guidata da Ken, con l’obiettivo di prendere il controllo di Barbieland. Il mondo delle bambole subisce un’inversione di potere, con Ken e i suoi compagni Ken che prendono il comando, trasformando il paradiso rosa in un regno di mansplaining e mascolinità tossica. Questo nuovo ordine spiazza Barbie al suo ritorno, trovando la sua casa invasa da Ken e la sua “repubblica indipendente” di pupazzi.
La Commedia di Sfondo e l’Inclusività di Barbie
Sebbene la satira nel film sia relativamente blanda, il suo messaggio sottostante è potente: mettere in discussione i ruoli di genere e sfidare gli stereotipi. Il regno rosa di Barbie, che rappresenta l’ideale di bellezza irrealistico e stereotipato, è destinato a un cambiamento progressivo. Il film è un culmine di anni di sforzi da parte di Mattel per rendere Barbie un simbolo di inclusività, riflettendo i cambiamenti sociali e culturali del mondo moderno.
La scelta di Ryan Gosling di interpretare il ruolo di Ken, nonostante le potenziali critiche, è un segno di impegno verso la sfida di rovesciare gli stereotipi di genere. La sua trasformazione da idolo romantico a protagonista di un’audace commedia sottolinea l’importanza di ridefinire i confini del proprio ruolo attoriale.