Tre uomini e una gamba è un film del 1997 diretto da Aldo, Giovanni e Giacomo e Massimo Venier. Il film si rivelò un successo oltre ogni aspettativa, lanciando la carriera di Aldo, Giovanni e Giacomo sul grande schermo e di Venier dietro alla macchina da presa nonché assurgendo a film di culto del cinema comico italiano, radicandosi nell’immaginario collettivo del Paese per gli anni a venire. Nella pellicola sono presenti vari sketch del loro repertorio, come la scena di Ajeje Brazorf sul tram o quella del conte Dracula.
Tre uomini e una gamba, la trama
Aldo e Giovanni, sposati con due sorelle, figlie del titolare di un negozio di ferramenta, “Il paradiso della brugola”, decidono di accompagnare in Puglia il loro fratello Giacomo, intellettuale del gruppo, che si deve sposare con la terza sorella. A far loro compagnia nel viaggio c’è un oggetto artistico, una gamba di legno, destinata al terribile suocero e che acquisterà valore solo in caso di morte dello scultore.
La famosa scena del film
I nostri eroi hanno perso la gamba che qualsiasi falegname con 30 mila lire avrebbe fatto meglio. Dunque, si danno da fare per ritrovarla e Chiara nota che è finita tra le mani di un gruppo di muratori marocchini in spiaggia. Dato che loro non vogliono mollare il famoso “Garpez”, ci penserà Giacomo a trattare: si farà perciò una partita di beach soccer in cui oggetto della contesa diventa proprio la gamba. Questa partita, citazione al film “Marrakech express”, sembra che si sia giocata davvero: il gol di Aldo che sbuca da sotto la sabbia, la rovesciata di Giovanni, il rigore parato da Chiara, accompagnati dalle note di Che coss’è l’amor di Vinicio Capossela, hanno infatti reso questa partita leggendaria. “Meraviglioso, bello, bello… ma intanto come abbiamo fatto a perdere 10 a 3?”. Qui di seguito la famosa scena del film.