Scritta da Daniella Delle Foglie e Tommaso Renzoni e diretta da Eros Puglielli, noto autore del piccolo e grande schermo, “Gigolò per caso” è una commedia sofisticata con un cast di alcuni dei più amati e popolari volti del panorama italiano, tra cui Pietro, Sermonti, Christian De Sica, Virginia Raffaele e Ambra Angiolini. In una Roma magica e piena di piccoli segreti, la realtà del protagonista viene stravolta e ribaltata, e lui stesso si ritrova così a fare i conti con un passato e un presente senza più certezze.
Indice
“Gigolò per caso” – Tutte le informazioni
Trama
Alfonso è un uomo medio in crisi con la moglie e succube di una terapeuta che vede ogni suo problema legato al rapporto conflittuale con il padre. Effettivamente Alfonso e suo padre non sono molto legati, o meglio, Alfonso ha una serie di traumi e drammi legati all’eccentrica figura del genitore. Quando il padre si ammala gli rivela un segreto che cambia completamente la vita di Alfonso e cioè quale fosse la sua vera occupazione prima di ritirarsi, quella del gigolò. Cercando invano di accettare l’ex mestiere del padre, a seguito di difficoltà economiche e minacce da parte della malavita locale, Alfonso si ritrova costretto a seguire le orme del padre scoprendo una versione di sé completamente inaspettata, tra sicurezza, sensualità e audacia, caratteristiche che non si sarebbe mai immaginato di poter acquisire.
Crediti
- Regia: Eros Puglielli
- Cast: Pietro Sermonti, Christian De Sica, Asia Argento, Ambra Angiolini, Frank Matano, Antonio Bannò, Claudio Gregori, Stefania Sandrelli, Sandra Milo, Francesco Bruni, Giorgia Arena, Virginia Raffaele, Isabella Ferrari, Marco Messeri, Gloria Guida
- Genere: commedia
- Stagioni: 1
- Episodi: 6
- Durata: 40 min
- Produzione: Italia, 2023
- Distribuzione: Amazon Prime Video
- Data d’uscita: 21 dicembre 2023
Recensione
La Roma di “Gigolò per caso”
“Gigolò per caso”, con una trama sui generis, una cornice surreale e un cast ricco di grandi star, segna la prima collaborazione tra Christian De Sica e Pietro Sermonti, e già vederli insieme tra botta e risposta e continue divergenze, padre e figlio, è un regalo inaspettato. Lo show si avvale inoltre di una delle ambientazioni più spettacolari di Roma. Le location si trovano nello splendido quartiere Coppedè, un vero e proprio angolo di paradiso situato all’interno del quartiere Trieste, invisibile e apparentemente inaccessibile se non attraverso un iconico arco con un lampadario in ferro battuto. “Gigolò per caso” si muove così tra quelle palazzine tanto riconoscibili per chi le ha viste, quanto straordinarie per chi non ha mai avuto il piacere di passeggiare per quelle vie. Intorno a piazza Mincio, tra lo storico Villino delle Fate e il particolarissimo Palazzo del Ragno, non è la prima volta che viene allestito un set, da Dario Argento a Richard Donner, da Carlo Vanzina a Francesco Barilli, fino a Ridley Scott con il più recente “House of Gucci”.
Il protagonista della serie pedala così con la sua bici alla “scoperta” di una Roma magica e suggestiva, che per lui è sempre stata casa. C’è quindi un percepibile, anche se a volte esile, contrasto tra questa bolla quasi fatata in cui vivono i protagonisti dello show e invece il caos intricato che si agita dentro di loro. L’Alfonso di Pietro Sermonti è un personaggio insicuro, che cerca di rimanere in piedi, costretto a perdere l’equilibrio più volte: una prova dopo l’altra, un segreto dopo l’altro; continue difficoltà che si susseguono nei primi episodi della serie e che nel corso dell’intero show aggiungono colore e spessore ai personaggi. Alle prese con un mondo nuovo e sconosciuto, tanto al piccolo schermo italiano quanto alle figure della storia, lo show Prime Video racconta una scoperta di sé, attraverso il rapporto con un padre fuori dagli schemi e il sesso come servizio a pagamento. I travestimenti di Alfonso, divertenti, esilaranti e geniali, diventano un continuo cambio di look e aspetto, elemento partecipativo e che si attende con trepidazione in ogni puntata. Pietro Sermonti non fa che aumentare la riuscita di questa trovata, dove dapprima apparirà carico d’imbarazzo e col tempo sempre più a suo agio in questa doppia identità.
“Gigolò per caso” e una nuova internazionalità
Il protagonista è anche un uomo controllato e, in qualche modo, che si presta al volere delle donne. “Gigolò per caso” è una serie al maschile, ma femminista, dove le donne sanno di non essere di nessuno e appartengono a loro stesse. La serie ha quindi una matrice tanto aderente al territorio, tra Roma e figure, femminili e maschili, che giocano sull’immedesimazione e su quei volti noti amati del piccolo e grande schermo, quanto una struttura di stampo internazionale, dove ogni evento è credibile, ben raccontato e, soprattutto, dettagliatamente girato. Con oggetti, battute, luoghi e personaggi che ritornano, ognuno pronto a raccontare la propria storia, il proprio passato e le proprie connessioni interpersonali con il personaggio protagonista. Nonostante “Gigolò per caso” abbia quindi tutte le carte in tavola per essere una commedia sofisticata come poche se ne vedono nel panorama italiano, a tratti, eccede in una volgarità romana che non suscita più la risata sperata, soprattutto nelle prime puntate, abbandonandosi invece al tono più leggero e umoristico nella seconda parte dello show.
Giudizio conclusivo
Forte di un’ambientazione affascinante, incantevole e ammaliante e di un cast che tra guest star e attori protagonisti, è un insieme di talenti diversi, “Gigolò per caso”, con una regia e una fotografia che presentano Roma, ma si avvalgono di movimenti di macchina raffinati, è una comedy ricercata, a suo modo con un gusto di eleganza, in opposizione a ciò che racconta e di propone voler presentare e far conoscere a un pubblico ampio e variegato. Tra una buona sceneggiatura e una sempre impeccabile interpretazione, lo show Prime Video calibra con attenzione l’inizio di un percorso che avrà tanto degli ostacoli quanto una serie di consapevolezze di sé, che faranno crescere, cambiare e maturare. Attraverso una tematica considerata in molti casi ancora un tabù, il sesso è qui un argomento che non utilizza una vera percezione visiva, ma che si vede e si sente attraverso tutti gli altri elementi che nel cinema sono capaci di rendere temi sussurrati, avvertibili, distinguibili e mai eccessivi. Una scelta ambiziosa, innovativa e che risulta davvero vincente.