Babygirl, un film sull’adolescenza molto realistico e ben confezionato
Regia: Macdara Vallely – Cast: Yainis Ynoa, Rosa Arredondo, Jake Siriano, James Andrew O’Connor, Gleendilys Inoa, Joshua Rivera, Dante Clark, Flaco Navaja, Stephanie Andújar – Genere: drammatico, colore, 77 minuti – Produzione: Stati Uniti, Irlanda, 2012.
Presentato con successo al Tribeca Film Festival e approdato al Festival del film di Roma 2012, in competizione nella sezione ‘Alice nella città’, “Babygirl” ci porta nel Bronx dove vive Lena, la protagonista sedicenne di origine portoricana insieme alla mamma, Lucy, una bella donna dall’innamoramento facile, e un fratellino neonato.
Quando l’ultimo fidanzato della madre, Victor, le mette gli occhi addosso, la ragazza cerca di risolvere la situazione con le proprie forze, ma non sarà impresa facile.
E’ sempre complicato trattare in maniera seria il tema dell’adolescenza, senza cadere in banalità o estremismi, e l’irlandese Macdara Vallely (newyorkese d’adozione) non solo riesce nell’impresa, ma va oltre, realizzando una pellicola fruibile da un pubblico variegato, di ogni età, molto realistica e ben confezionata.
La figura di Lena è molto ben strutturata, è una ragazza che studia e lavora, di sani principi, che deve badare ad una mamma-bambina che la ama immensamente ma l’ha fatta crescere in fretta, e soprattutto ha determinato in lei una grande sfiducia nel genere maschile, date le esperienze negative che Lucy ha collezionato.
Tutto questo le impedisce di relazionarsi in maniera naturale e spontanea anche con i suoi coetanei, generando una sorta di strappo tra il suo quotidiano, carico di responsabilità, e le vite degli altri adolescenti, all’apparenza più sereni.
Tutto questo groviglio affettivo è portato sullo schermo da Vallely con sapienza narrativa, e con un bel cast, in cui spiccano Yainis Ynoa, una giovanissima attrice dalle notevoli capacità, che impersona Lena, e la bella Rosa Arredondo, nei panni della madre Lucy.
Daniele Battistoni