Nel corso di un recente episodio del podcast “How to Fail With Elizabeth Day”, l’attore Rupert Everett ha riflettuto sull’impatto del film “Sai che c’è di nuovo?” sulla sua carriera e sulla sua amicizia con Madonna. La commedia romantica del 2000, diretta da John Schlesinger, ha segnato un momento di grande attesa che si è trasformato in una delusione per molti, inclusi i suoi protagonisti. Mentre Everett esamina le criticità e le sfide di quel periodo, emergono dettagli interessanti sulla sua esperienza a Hollywood e sul giudizio riservato a Madonna.
Il flop di “Sai che c’è di nuovo?”: un’analisi del contesto
“Sai che c’è di nuovo?” ha affrontato una particolare sfida: unire la comicità a tematiche delicate. Il film segue Abby, interpretata da Madonna, che vive un’avventura di una notte con Robert, il personaggio di Everett. La trama si complica quando Abby si innamora di Ben, interpretato da Benjamin Bratt, mentre i due cercano di allevare il bambino nato dalla loro breve relazione. Nonostante il film non abbia riscosso il successo sperato al botteghino, Everett sottolinea che le vendite in home video, in gran parte grazie alla popolarità di Madonna, hanno contribuito a salvarne il destino commerciale. Tuttavia, l’attore ha evidenziato come il film non sia riuscito a colpire il pubblico nel modo previsto, e questo ha portato a una serie di contraccolpi che hanno colpito entrambi gli attori.
Everett ha indirettamente messo in evidenza le sfide che affrontano le opere con tematiche diverse, soprattutto quando il pubblico è aggiornato su parametri di aspettativa molto elevati. Il film, pur essendo tra i primi a trattare situazioni di co-genitorialità oltre i confini dell’orientamento sessuale, non ha ricevuto l’accoglienza calorosa sperata e ha lasciato un segno indelebile nella carriera di Everett.
Le conseguenze sui rapporti personali e professionali
La delusione di “Sai che c’è di nuovo?” non ha colpito solo la sua carriera, ma ha anche influito profondamente sulla relazione tra Rupert Everett e Madonna. L’attore ha rivelato che la pressione e le aspettative intorno al progetto erano immense e, alla fine, il fallimento ha avuto ripercussioni sul legame che avevano costruito. Per Everett, gli insuccessi a Hollywood diventano un fardello da portare e spesso influenzano le amicizie in modi complessi. “Amicizie e fallimenti a Hollywood sono cose molto difficili da portarsi sulle spalle,” ha affermato, ponendo l’accento sulla delicatezza di tale situazione che può mettere a dura prova anche i rapporti più solidi.
In un settore dove i successi e i fallimenti possono definire il percorso professionale di un individuo, è chiaro che l’esperienza di Everett e Madonna ha evidenziato le fragilità dei legami di lavoro. La loro collaborazione ha attraversato acque turbolente, e il flop del film ha creato un precedente che, a detta dell’attore, ha segnato un cambio nella sua carriera, con un impatto duraturo.
Un’amicizia messa alla prova e la resilienza di Madonna
Nonostante le difficoltà legate al fallimento del film, Everett ha elogiato Madonna per la sua performance, riconoscendo le pressioni che ha dovuto affrontare nel contesto di un ambiente di lavoro che spesso non è clemente nei confronti degli artisti. “Penso che fosse molto difficile per lei partecipare ai film perché tutti hanno un tale preconcetto,” ha affermato, evidenziando la lotta della pop icon per invalidare le aspettative negative sul suo talento recitativo.
Everett ha messo in evidenza l’abilità di Madonna nel gestire il giudizio del pubblico e della critica nonostante le pressioni costanti. Le sue parole sottolineano non solo il rispetto che nutre per l’attrice, ma anche la difficoltà di essere costantemente sottoposti al giudizio della società. Questo aspetto della sua carriera riflette le sfide che molti artisti di fama mondiale devono affrontare quando cercano di espandere il loro repertorio oltre i confini della loro notorietà.
La relazione tra Everett e Madonna resta un esempio di come anche le amicizie più solide possano essere messe a dura prova dalle dinamiche di Hollywood, sottolineando le aspettative professionali e le esperienze personali che interagiscono in modi complessi e a volte imprevedibili. Le parole di Everett offrono un’opportunità di riflessione su un aspetto misconosciuto della vita degli artisti e sull’importanza della resilienza in un ambiente così esigente.