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La nascita della radio in Italia: “Nato il 6 ottobre” celebra cento anni di storia

Il 6 ottobre 2024 segna un anniversario significativo nella storia della comunicazione in Italia, ricordando il giorno in cui la radio fece il suo debutto nel Paese. In questo momento di celebrazione, il docufilm “Nato il 6 ottobre”, in onda su Raiuno martedì 8 ottobre alle 21:30, offre una ricostruzione affascinante di quell’epoca, parallela alla storia di un bambino nato lo stesso giorno. Questo articolo esplora i dettagli sulla trama, il cast e le particolarità del progetto, che non solo evidenzia la nascita della radio, ma anche il suo impatto duraturo sulla cultura italiana.

Il cast di “Nato il 6 ottobre”

Il docufilm “Nato il 6 ottobre” vanta un cast di attori di talento, che contribuiscono a dare vita a una narrazione emozionante e toccante. Riccardo Cristofari interpreta Giacomo Curtoni, il protagonista infantile che, attraverso la sua voce narrante, ci guida in questo viaggio nel tempo. Dharma Mangia Woods è la madre di Giacomo, un personaggio che incarna le speranze e le sfide di un’epoca in rapida evoluzione.

La nascita della radio in Italia: “Nato il 6 ottobre” celebra cento anni di storia

Altri membri del cast includono Francesco Pannofino nel ruolo di Mario Vivarelli, e attori come Ludovica Rubino, Marianna Tornatore, Antonio Ghisleri, Emanuela Rossi, Elisabetta De Vito, Rita Capecchi, Edoardo Di Lernia e Paolo Bonacelli che completano un ensemble ricco di stili e personalità. Ognuno di loro apporta profondità ai propri ruoli, rendendo “Nato il 6 ottobre” non solo un documentario storico ma anche un’opera artistica che celebra il potere delle storie condivise.

La trama di “Nato il 6 ottobre”

La trama del docufilm si apre con un evento fondamentale: il 6 ottobre 1924, alle ore 21:00, l’Italia sente per la prima volta la voce della radio. L’annuncio ufficiale, letto da Ines Viviani Donarelli, segna il primo passo di un lungo viaggio nel mondo della comunicazione. Subito dopo, il pubblico ascolta le melodie del Quartetto Opera n.7 di Haydn, che penetrano nei salotti degli italiani, segnando un momento senza precedenti nella storia del Paese.

Il docufilm immagina che, nello stesso istante, in un quartiere popolare di Roma, un bambino, Giacomo Curtoni, venga alla luce. Questo ragazzino, che cresce in un contesto difficile, sviluppa un attaccamento profondo nei confronti della radio. Senza un padre presente, Giacomo si rifugia nelle storie e nella musica che provengono da quella “scatola magica”, considerandola un compagno di vita e un integrante della sua famiglia.

Il docufilm esplora anche il momento storico della prima finale di calcio Italia-Cecoslovacchia nel 1934, un avvenimento che segna una pietra miliare nella storia sportiva italiana. Giacomo, emozionato per la vittoria, scrive una lettera di gratitudine all’emittente Eiar per il ruolo che la radio ha avuto nella sua vita. Questo gesto innocente diventa un simbolo del legame tra una generazione e mezzo secolo di storia italiana, trasportando gli spettatori attraverso vari eventi cruciali che hanno segnato il Paese.

Dettagli sulla produzione di “Nato il 6 ottobre”

“Nato il 6 ottobre” è diretto da Pupi Avati, un regista noto per il suo talento nel catturare emozioni e storie autentiche. La sceneggiatura è frutto della collaborazione tra Giuseppe Avati, Tommaso Avati, Umberto Broccoli ed Enrico Salvatori, che insieme hanno creato un testo in grado di racchiudere l’essenza di un secolo di vita radiofonica in Italia. La produzione è firmata da Antonio Avati per Duea Film, in collaborazione con Rai Documentari, unendo risorse creative e narrative per dare vita a questo affascinante racconto.

Le riprese si sono svolte nel luglio 2024 a Roma, in una varietà di location che includono Cinecittà, Via Due Macelli, il Museo Atac e l’Ospedale Forlanini. Questi luoghi non solo conferiscono autenticità alle scene, ma riflettono anche l’atmosfera storica dell’epoca, permettendo agli spettatori di immergersi completamente in un’epoca lontana, ma sempre presente nella memoria collettiva.

Disponibilità su RaiPlay

Per coloro che non possono seguire la trasmissione in diretta, “Nato il 6 ottobre” è già disponibile in anteprima su RaiPlay, accessibile tramite l’app per smart TV, tablet e smartphone. Questa duplice possibilità di fruizione rende il documentario accessibile a un vasto pubblico, contribuendo a rendere omaggio al primo secolo della radio. L’opera non solo celebra la nascita di un mezzo di comunicazione rivoluzionario, ma invita anche gli spettatori a riflettere sull’importanza della radio nella formazione della cultura contemporanea italiana.

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