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Saoirse Ronan e il licenziamento di Ryan Gosling: dettagli inediti sul set di Amabili resti

La carriera di Saoirse Ronan continua a stupire, non solo per i suoi ruoli iconici al cinema, ma anche per le sue dichiarazioni in merito ai backstage delle produzioni in cui ha partecipato. In un recente intervento sul podcast Happy Sad Confused, l’attrice ha parlato del licenziamento di Ryan Gosling dal film “Amabili resti”, chiarendo alcuni aspetti che all’epoca suscitarono grande curiosità. Nel 2009, Ryan Gosling, inizialmente scelto per interpretare il padre della protagonista, venne sostituito da Mark Wahlberg. Gli eventi si sono rivelati complessi e con inaspettate sfumature via via svelate da Ronan.

Il contesto del licenziamento

Nel 2009, la produzione dell’adattamento cinematografico del romanzo “The Lovely Bones” di Alice Sebold, diretto da Peter Jackson, era in corso. Saoirse Ronan, all’epoca solo quattordicenne, ottenne il ruolo principale di Susie Salmon. Ryan Gosling si sarebbe dovuto unire a lei nel ruolo del padre. Tuttavia, durante il primo giorno delle riprese, Peter Jackson decise di licenziare Gosling, necessitando di un attore che si allineasse meglio alla visione che aveva per il film. Questo evento ha generato un’attenzione mediatica considerevole, alimentando pettegolezzi e speculazioni sulla vera ragione di tale decisione.

Saoirse Ronan e il licenziamento di Ryan Gosling: dettagli inediti sul set di Amabili resti

Nell’intervista, Ronan ha esplicitamente indicato che, sebbene il licenziamento di Gosling sia stato un momento difficile, era chiaro che le ragioni fossero giustificabili. L’attrice ha spiegato che non si trattava di una questione personale, evidenziando come, in determinati contesti lavorativi, si possa non avere una sintonia perfetta. “A volte non sei sulla stessa lunghezza d’onda,” ha affermato. La situazione del set, violando le aspettative di Gosling su come avrebbe dovuto apparire il personaggio, ha portato a una rottura nel progetto originale.

I retroscena di Ryan Gosling

Il pensiero condiviso da Ronan trova supporto nelle dichiarazioni di Ryan Gosling, il quale, in un’intervista del 2010 con l’Hollywood Reporter, ha raccontato come visioni opposte delle sue caratteristiche fisiche abbiano contribuito alla sua uscita dal film. Gosling, esplicando il malinteso, ha affermato di avere in mente un personaggio molto più robusto, tanto da ritenere di dover pesare circa 100 chili per interpretarlo al meglio. Tuttavia, arrivato sul set con 60 chili in più, il suo aspetto non ha corrisposto a quanto Jackson aveva immaginato.

Le divergenze tra i due, che in quel periodo non avevano comunicato molto durante la fase di pre-produzione, hanno portato a un evento che Gosling ha successivamente descritto come disastroso, portandolo a essere “grasso e disoccupato.” La questione del peso ha quindi assunto un’importanza notevole nella discussione sul suo licenziamento, dimostrando come l’industria cinematografica possa essere intransigente riguardo a certi aspetti, incluso l’aspetto fisico degli attori.

L’eredità di Amabili resti

Nonostante il controverso passaggio nel casting, Amabili resti ha continuato a essere prodotto e rilasciato, riscuotendo un buon successo sia di critica che di pubblico. Saoirse Ronan ha saputo conquistare l’attenzione e il cuore degli spettatori con la sua performance intensa. Anche se il cambio di cast ha suscitato scalpore, il film ha svolto un ruolo fondamentale nella carriera dell’attrice, facendola conoscere a un pubblico ancora più vasto.

Il percorso di Ryan Gosling, invece, ha preso una direzione differente. Nonostante la battuta d’arresto, ha continuato a costruire una carriera solida e stimata, diventando uno degli attori più richiesti di Hollywood. Questo episodio dimostra non solo l’importanza della collaborazione nel cinema, ma anche come, a volte, i percorsi professionali prendano direzioni inaspettate e come tali transizioni possano influenzare le carriere future di ciascun artista coinvolto.

La storia di Amabili resti, quindi, non è solo una cronaca di assunzioni e licenziamenti, ma un esempio di come le decisioni artistiche possano avere un impatto duraturo su vite e carriere.

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