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Premi Nobel: Han Kang, la prima scrittrice asiatica a vincere il Nobel per la letteratura dal 2016

Il Premio Nobel per la Letteratura 2024 è stato assegnato a Han Kang, autrice sudcoreana di 53 anni, celebrata per la sua profonda e intensa prosa poetica. Kang affronterà temi complessi come i traumi storici e la fragilità della vita umana. Questa vittoria rappresenta un momento significativo nella storia del Nobel, dato che fino ad ora la maggioranza dei riconoscimenti in ambito scientifico era andata a uomini. Già vincitrice del Man Booker International Prize nel 2016 con il romanzo “La vegetariana”, Han Kang continua a emergere come una figura centrale nella letteratura contemporanea.

Han Kang: un profilo dell’autrice

Nata da una famiglia di artisti, Han Kang è la figlia del noto romanziere Han Seung-won e attualmente insegna scrittura creativa presso il Seoul Institute of the Arts. La sua carriera è iniziata nel 1993 con la pubblicazione di poesie, per poi evolversi in romanzi e opere di narrativa. La sua scrittura si distingue per un forte impegno verso temi sociopolitici e una riflessione profonda sulle condizioni umane. La televisione svedese ha comunicato che il segretario permanente dell’Accademia svedese, Mats Malm, ha contattato Han al telefono per comunicarle la notizia della vittoria. La scrittrice ha commentato di aver avuto una serata normale, appena conclusa una cena con suo figlio, prima di imbarcarsi nei preparativi per la cerimonia di premiazione che si svolgerà a dicembre.

Premi Nobel: Han Kang, la prima scrittrice asiatica a vincere il Nobel per la letteratura dal 2016

La motivazione del premio: l’opera di Han Kang

Il presidente del Comitato per il Nobel, Anders Olsson, ha messo in evidenza come l’opera di Han Kang esplori i traumi storici e i sistemi di regole invisibili della società. Nella sua scrittura, Kang dimostra una consapevolezza unica delle connessioni tra corpo e anima e tra vivi e morti. Il suo stile, ossia una combinazione di poesia e narrazione sperimentale, le consente di innovare la prosa contemporanea. Questo riconoscimento non solo celebra il talento di Kang, ma sottolinea anche l’urgenza di affrontare temi sociali attraverso la letteratura, rendendo il suo lavoro non solo un contributo culturale, ma anche un’opera di denuncia e riflessione.

Le opere principali di Han Kang tradotte in italiano

Uno dei romanzi più acclamati di Han Kang è “La vegetariana”, pubblicato a Seul nel 2007 e diventato un best seller solo nel 2015. Il libro si articola in tre parti, raccontando la storia di Yeong-hye, una donna che decide di rifiutare le normali convenzioni alimentari. Questo atto di ribellione porta a conseguenze devastanti, ponendo la protagonista in un conflitto sia con la società che con la sua famiglia. La narrazione affronta temi di identità, autonomie corporee e le paure culturali legate al cibo. “L’ora di greco” è un altro importante lavoro di Kang, che esplora il rapporto tra una giovane donna muta e il suo insegnante di greco antico, creando una narrazione profonda sul tema della perdita e dell’intimità. Infine, “Convalescenza” offre una prospettiva doppia sulla vita e la morte, trattando il dolore attraverso la trasformazione di una donna in una pianta, trovando così pace nel conflitto interiore.

La carriera di Han Kang: un cammino di innovazione

Han Kang ha iniziato la sua carriera letteraria con la pubblicazione di poesie nel 1993 e ha proseguito con racconti e romanzi che la hanno portata a diventare una delle scrittrici più influenti del panorama contemporaneo. Tra le sue opere è importante menzionare “Your Cold Hands”, del 2002, in cui esplora il tema della scultura e della creazione artistica, rivelando tensioni tra visibilità e invisibilità. Al centro della sua narrativa è spesso presente la ricerca di verità e identità, così come l’analisi delle esperienze traumatiche che segnano la vita umana. Nel suo romanzo “Human Acts”, Han Kang racconta gli eventi tragici del massacro di Gwangju del 1980, evocando le storie delle vittime in una narrazione commovente e soggettiva che mette a tema la memoria e l’empatia verso il dolore degli altri.

L’assegnazione del Premio Nobel per la Letteratura a Han Kang segna non solo un traguardo personale significativo, ma anche un’opportunità di riflessione sul ruolo della letteratura come mezzo per affrontare tematiche universali e storiche, ulteriormente accentuando l’importanza di una scrittura diversificata e inclusiva nel panorama culturale globale.

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