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I flop della DC: i film che hanno deluso al botteghino

L’universo cinematografico della DC ha attraversato diverse fasi, alternando brillanti successi a malaugurati insuccessi. Negli ultimi anni, alcuni titoli della DC non hanno ottenuto il consenso di critica e pubblico, portando a riflessioni sulle scelte creative dell’azienda. Questo articolo esplora alcuni dei principali flop della DC, evidenziando le ragioni del loro insuccesso al botteghino e le aspettative che non sono state rispettate.

Lanterna verde: un avvio problematico

Lanterna Verde” è sicuramente uno dei titoli più discussi quando si parla di flop nell’universo DC. Il film, uscito nel 2011 e interpretato da Ryan Reynolds, ha visto un budget di circa 200 milioni di dollari, ma ha incassato solo 220 milioni a livello globale. Questo ha comportato una perdita stimata di circa 180 milioni di dollari. La pellicola ha ricevuto recensioni critiche negative, che hanno contribuito a compromettere ogni tentativo di sviluppare un sequel o un franchise duraturo. Tra le critiche più comuni vi è l’uso eccessivo della CGI, che ha distolto l’attenzione dalla trama principale, considerata debole e poco coinvolgente. In retrospettiva, “Lanterna Verde” è stato visto come uno dei più grandi rimpianti della DC, giustificando l’interesse per una revisione del personaggio nei futuri progetti.

I flop della DC: i film che hanno deluso al botteghino

Wonder Woman 1984: un sequel deludente

Wonder Woman 1984“, il secondo capitolo delle avventure dell’iconica eroina interpretata da Gal Gadot, è uscito nel 2020 con grandi aspettative. Nonostante il successo ottenuto dal primo film, il sequel ha deluso sia il pubblico che la critica, incassando solo 169 milioni di dollari a fronte di un budget di circa 200 milioni. Sebbene la pandemia di COVID-19 abbia influenzato i ricavi, le recensioni sono state tiepidine, con molti spettatori che hanno segnalato una trama incoerente e confusa. Patty Jenkins, regista del film, aveva promesso un’avventura epica, ma il risultato finale non ha soddisfatto i criteri di successo attesi. Il film rimane un caso emblematico di potenziale non sfruttato nell’universo DC, nonostante il desiderio di alcuni fan per un possibile “Wonder Woman 3“.

The Suicide Squad: un cast stellare ma una performance deludente

Pur avendo un cast di stelle, tra cui Margot Robbie e Idris Elba, “The Suicide Squad” di James Gunn ha faticato a brillare al botteghino. Incassando 167 milioni di dollari contro un budget di 185 milioni, la pellicola ha subito una perdita significativa di circa 203 milioni. La pellicola ha ricevuto un buon riscontro da parte della critica, con un 58% di gradimento su Rotten Tomatoes, ma il suo successo commerciale non è stato all’altezza delle aspettative. Molti esperti attribuiscono questo insuccesso alle restrizioni imposte dalla pandemia, che hanno reso difficile l’afflusso di pubblico nelle sale. Nonostante ciò, il film è stato applaudito per la sua innovativa narrazione e per l’interpretazione dei vari personaggi, lasciando una certa chiarezza sull’approccio di Gunn ai film sui supereroi.

The Flash: un disastro sotto diversi aspetti

The Flash“, che si prefiggeva di essere una pietra miliare nell’universo DC grazie al tema del Multiverso e all’apparizione di Michael Keaton nel ruolo di Batman, ha purtroppo fallito miseramente. Con un budget di circa 200 milioni di dollari, ha incassato solo 268 milioni, comportando una perdita di 166 milioni di dollari. Le controversie legate a Ezra Miller hanno sicuramente influito sull’immagine del film e sulle sue performance al botteghino, creando un clima di incertezza sia tra i fan che tra gli investitori. Inoltre, la trama, giudicata confusa e piena di nodi irrisolti, ha contribuito a dividere il pubblico. Questo film, presentato come una grande occasione per rilanciare il franchise, è risultato invece uno dei flop più clamorosi della DC.

Shazam! Fury of the Gods: un sequel maledetto

Shazam! Fury of the Gods” ha tentato di proseguire il successo dell’originale, ma ha ottenuto risultati ben lontani dalle aspettative. Con un budget di 125 milioni di dollari, ha incassato solo 133 milioni a livello mondiale. Il film ha reso difficile replicare l’entusiasmo del primo capitolo, nonostante il carisma dell’attore protagonista Zachary Levi. La mancanza di coinvolgimento e la scarsa diffusione promozionale hanno ridotto l’interesse del pubblico nei confronti del sequel, rendendo difficile per il personaggio rimanere rilevante nell’era del nuovo DCU di James Gunn.

Flop storici: Supergirl e Superman Returns

Non mancano esempi di flop storici nel passato della DC. “Supergirl“, uscito nel 1984, ha cercato di capitalizzare sul successo dei film di Superman con Christopher Reeve, ma non ha raggiunto neanche le aspettative minime, incassando solo 14 milioni a fronte di un budget di 35 milioni. Criticata per una trama debole e per gli effetti speciali di bassa qualità, la pellicola è rapidamente caduta nel dimenticatoio.

Superman Returns” del 2006, diretto da Bryan Singer e con Brandon Routh nel ruolo dell’Uomo d’Acciaio, ha mirato a richiamare la nostalgia, ma non è riuscito a fare il botto. Con un budget di 232 milioni e incassi di 391 milioni, il film ha deluso le aspettative, risultando un flop in termini di incassi. Ciò ha anche segnato la fine delle ambizioni di Routh di interpretare nuovamente Superman.

Blue Beetle: un altro tentativo non riuscito

Infine, “Blue Beetle” ha rappresentato una nuova speranza per i supereroi DC, con Jaime Reyes, interpretato da Xolo Maridueña. Nonostante il film abbia ricevuto un buon riscontro critico, con il 77% di gradimento, e un 91% dal pubblico, ha incassato solo 129 milioni di dollari contro un budget di 120 milioni. La rappresentazione culturale e i temi trattati nel film non sono bastati a farlo emergere in un mercato affollato di cinecomic, chiudendo il cerchio su un altro tentativo di rilancio della DC che purtroppo non ha decollato.

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