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La Danimarca: un eccellente modello di felicità e benessere sociale in Europa

Risultando costantemente tra i Paesi più felici al mondo, secondo il World Happiness Report voluto dall’Onu nel 2011, la Danimarca si configura come un esempio di come un sistema sociale ben strutturato possa contribuire al benessere dei suoi cittadini. Nonostante le condizioni climatiche avverse e una cultura riservata, i danesi mostrano un alto grado di soddisfazione individuale e collettiva, che affonda le sue radici in una serie di valori e politiche pubbliche messe in atto nel corso degli anni.

La filosofia hygge e il benessere condiviso

Negli ultimi anni, il concetto di “hygge” ha guadagnato notorietà come uno dei fattori chiave che porta al successo e alla felicità in Danimarca. Questo termine danese si riferisce all’abilità di creare atmosfere accoglienti e semplici, permettendo di godere dei piccoli piaceri quotidiani insieme a familiari e amici. Tuttavia, l’hygge non rappresenta l’unico aspetto della felicità danese: le radici della loro serenità affondano in valori molto più profondi.

La Danimarca: un eccellente modello di felicità e benessere sociale in Europa

Il rispetto reciproco, il senso di responsabilità condivisa, la fiducia nelle istituzioni e un forte senso di sicurezza sociale sono tutti elementi fondamentali che caratterizzano la vita quotidiana in Danimarca. Questo Paese offre nidi e servizi per l’infanzia a tutti i bambini, un sistema scolastico di alta qualità, assistenza sanitaria universale e indennità di disoccupazione, a garanzia di protezione per coloro che si trovano in difficoltà. Tali elementi contribuiscono a una redistribuzione equa delle risorse, dove il pagamento delle tasse è visto non come un onere ma come un’opportunità per gli individui di beneficiare di servizi di alta qualità.

Di fatto, il 75% delle discrepanze nella felicità tra i Paesi è attribuibile alle politiche pubbliche. Queste garantiscono un ambiente sociale in cui i cittadini possono prosperare, portando a un’invidiabile qualità della vita che è particolarmente visibile anche nel mondo del lavoro.

La soddisfazione professionale dei danesi

Mentre molte parti del mondo affrontano problematiche legate a stress lavorativo, burnout e un’epidemia di dimissioni attraverso fenomeni chiamati “dimissioni silenziose”, i cittadini danesi si rivelano in gran parte soddisfatti della loro vita professionale. Secondo Meik Wiking, presidente dell’Istituto di ricerca sulla felicità di Copenhagen, questa felicità può essere attribuita alle condizioni di lavoro e al sistema organizzativo che prevale nel Paese.

Wiking sottolinea che non si tratta di offrire semplicemente vantaggi superficiali come corsi di yoga o snack gratuiti in azienda, ma di ridefinire il significato del lavoro per ciascun individuo. Il modello lavorativo danese è caratterizzato da una struttura orizzontale, in cui le gerarchie sono minimizzate e le relazioni interpersonali sono improntate al rispetto reciproco. L’orientamento alla cooperazione, piuttosto che alla competizione, è un principio che viene instillato fin dai primi anni di istruzione.

Un esempio calzante di questo approccio è il gioco della sedia, dove nessun bambino rimane in piedi: tutti devono collaborare per sedersi assieme. Questo dimostra fin da piccoli l’importanza della comunità e del supporto reciproco.

Equilibrio tra vita lavorativa e familiare

Un altro aspetto rilevante del modello danese è la forte enfasi sul bilanciamento tra vita lavorativa e personale. La misura del successo non è data solo dalle prestazioni professionali, ma anche dalla qualità delle relazioni familiari e dalla capacità di gestire il tempo. Ogni famiglia ha diritto a dodici mesi di congedo parentale, da suddividere tra entrambi i genitori, il che fa sì che i padri siano attivamente coinvolti fin dall’inizio e le madri non siano oppresse dai carichi familiari.

Questa attenzione alla vita familiare e alla soddisfazione personale incide significativamente sulla felicità generale dei cittadini. Le politiche che promuovono il benessere in ambito lavorativo, come i “giovedì muti” suggeriti da Wiking, offrono spazi per la riflessione e la concentrazione, consentendo ai lavoratori di dedicarsi alle proprie priorità senza interruzioni. Questa pratica promuove un ripristino della passione per il lavoro e la creatività, contribuendo così a una vita lavorativa più soddisfacente e appagante.

Di fronte a questo modello, emerge chiara l’importanza delle politiche pubbliche, dei valori culturali e delle pratiche quotidiane nel definire il livello di felicità e benessere in un Paese come la Danimarca, rendendola un esempio da seguire per altri Paesi del mondo.

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