Nella recente puntata speciale di «Password» su Rtl 102.5, Amadeus ha condiviso le sue riflessioni in merito alla sua transizione dalla Rai a un nuovo canale, il Nove, affrontando a viso aperto le sfide di questa nuova esperienza. Il noto conduttore, che ha segnato il panorama televisivo italiano con successi come il Festival di Sanremo, ha parlato della sua decisione, delle difficoltà incontrate e delle aspettative per il futuro. Queste dichiarazioni gettano luce su un professionista che, nonostante i traguardi già raggiunti, è pronto a rimettersi in gioco, affrontando il mercato televisivo con pragmatismo e determinazione.
La difficile scelta di lasciare la Rai
Amadeus ha rivelato di aver riflettuto a lungo prima di lasciare la Rai, dove ha ricoperto ruoli di prestigio e ha conquistato il pubblico italiano. “Prima di lasciare la Rai ci ho messo un paio di mesi, riflettendoci giorno e notte,” ha dichiarato il conduttore. Questa decisione non è stata semplice, considerando la sua lunga carriera nella storica emittente e il legame emotivo creato con il suo pubblico. Con il contratto che scadeva il 31 agosto, Amadeus ha dovuto prendere atto della scadenza e scegliere il suo futuro.
La proposta di Discovery è giunta in un momento cruciale, subito dopo il Festival di Sanremo, ma il passaggio al Nove ha implicato un cambio di direzione, non solo professionale, ma anche personale. “Non posso pensare a progetti nuovi se il mio contratto è in scadenza,” ha spiegato, sottolineando il peso di una decisione che avrebbe comportato una profonda ristrutturazione della sua carriera.
La sua esperienza a Sanremo lo ha sempre guidato, ma Amadeus è consapevole che adesso intraprende un cammino diverso, in un canale che si trova a competere per l’attenzione degli spettatori. La sua pragmatica riflessione mette in evidenza le sfide da affrontare per conquistare un pubblico affezionato a reti più consolidate.
La pazienza necessaria per guadagnare ascolti
Amadeus ha affrontato senza timore il tema degli ascolti del suo nuovo programma, «Chissà chi è», attualmente in onda sul Nove e che ha registrato un share del 3%. “Non sono un pifferaio magico, non funziona così,” ha affermato, riconoscendo che il Nove è un canale ambizioso che ha come obiettivo quello di diventare un player di riferimento nel panorama televisivo italiano.
Per il conduttore, il successo non è immediato e richiede pazienza sia da parte sua che del pubblico. “Il pubblico ha delle abitudini di sintonizzarsi su alcuni canali,” ha spiegato, evidenziando la difficoltà di cambiare le abitudini consolidate degli spettatori. Amadeus crede fermamente che una transizione necessita di tempo, e che ogni punto guadagnato in share può essere paragonato a significativi avanzamenti nei risultati di altre reti.
La sua onestà emerge anche quando espone le sue esperienze passate. “Se mi sposto sul Nove con un programma conosciuto, ci vuole pazienza,” ha detto, testimoniando come non basti un programma di successo per attrarre il pubblico. L’evoluzione degli ascolti è un processo a lungo termine, che richiede dedizione e strategia.
L’emozione e le sfide di Sanremo
Quando si parla del Festival di Sanremo, Amadeus non nasconde la sua emotività. “Sanremo mi mancherà, è chiaro. Mi mancherà, mi manca ascoltare le canzoni,” ha confessato, evidenziando il legame personale con un evento che ha contribuito a definire la sua carriera. La direzione artistica di Sanremo, che ha diretto per cinque edizioni consecutive, è stata una delle vette della sua carriera, e il suo abbandono rappresenta una sfida significativa.
Nonostante le critiche e le polemiche vissute durante la sua permanenza alla Rai, Amadeus mostra una resilienza notevole. “Sono stato abituato a cinque anni di Sanremo, dove ho accumulato una serie di polemiche, molte delle quali pretestuose,” ha aggiunto, dimostrando come l’esperienza passata l’abbia preparato per affrontare le nuove avventure nel mondo della televisione. Tuttavia, riconosce che le critiche, seppur ingiuste, possono essere difficili da ignorare. “Sarei bugiardo se dicessi che non ci soffro per niente,” ha concluso, mettendo in evidenza la vulnerabilità umana di fronte al giudizio pubblico.
Le parole di Amadeus sono un chiaro invito a seguire con attenzione il suo percorso professionale, che si preannuncia ricco di sfide e opportunità. Con la sua determinazione e il suo pragmatismo, è certo che continuerà a scrivere pagine importanti nella storia della televisione italiana.