Jonathan Tetelman, giovane tenore cileno di 36 anni, sta per compiere un’importante tappa della sua carriera, debuttando nel ruolo di Cavaradossi nell’amata opera Tosca al Parco della Musica di Roma. La performance, che avrà luogo lunedì 21 ottobre, segna anche l’inizio della stagione di Santa Cecilia sotto la direzione di Daniel Harding. Con una traiettoria artistica variegata e una personalità poliedrica, Tetelman si prepara a incantare il pubblico romano con la sua voce e la sua presenza scenica.
Un viaggio musicale inizialmente eclettico
Nato in Cile ma cresciuto negli Stati Uniti, Jonathan Tetelman ha intrapreso un percorso musicale che lo ha visto passare dal coro di Princeton ai palcoscenici più prestigiosi del mondo. La sua avventura nel mondo della musica è iniziata precocemente, quando da adolescente ha scoperto la chitarra e la passione per il rock. Tuttavia, è stato incontrando le opere di Giacomo Puccini che ha compreso la vera essenza della sua voce e del suo talento, riscoprendo così la sua inclinazione per il canto lirico.
Dopo un periodo di divertimento come DJ nei club di New York, Tetelman ha deciso di dedicarsi completamente alla musica classica, cimentandosi in studi più approfonditi e specializzandosi in ruoli da tenore. Questo viaggio non è stato solo professionale, ma ha anche contribuito a definire la sua identità artistica. La sua esperienza nei club e la vita da DJ hanno forgiato il suo carattere, ma ora, con una famiglia in crescita, ha scelto di abbracciare appieno la sua vocazione musicale, lasciando indietro le serate nei locali.
La magia di Tosca e l’incontro con Daniel Harding
Il debutto di Jonathan Tetelman nell’iconica opera Tosca è carico di emozioni. Grande appassionato dell’opera, coi suoi intrecci di amore, dolore e suspense, il tenore considera Tosca un “thriller geniale”. La sua emozione è ulteriormente amplificata dal fatto che l’evento rappresenta anche una prima volta per lui con il direttore musicale Daniel Harding, una figura che ha ascoltato da lontano e ora avrà l’opportunità di incontrare e collaborare.
Tetelman ha già avuto esperienze a Roma, che ha descritto come un’esperienza indimenticabile, in particolare durante la realizzazione di La bohème sotto la direzione di Mario Martone. L’atmosfera della capitale italiana, ricca di storia e cultura, infonde nuova vitalità ai suoi progetti artistici e alla sua interpretazione di Cavaradossi. L’emozione di esibirsi in una città così simbolica per l’opera si unisce al ricordo di tutte le opere passate che ha visto rappresentate nei teatri di tutto il mondo.
La sfida del debutto e il repertorio crescente
Con la performance di lunedì a Roma, Jonathan Tetelman non solo affronta una nuova sfida, ma inaugura anche una stagione piena di impegni artistici. La sua preparazione per il debutto è intensa, specialmente considerando che è appena tornato da un’esibizione a Los Angeles nel ruolo di Pinkerton in Madama Butterfly. La transizione da un’opera all’altra è impegnativa, ma riflette la versatilità e l’impegno del tenore nella sua arte.
Inoltre, il repertorio di Tetelman si sta espandendo notevolmente. Prossimi ruoli da interpretare includono Don José in Carmen a San Francisco e Turiddu in Cavalleria Rusticana a Vienna, oltre al debutto di Luigi in Tabarro e il ruolo di Roberto in Le Villi a Las Palmas. Ogni nuova interpretazione è una nuova opportunità per esplorare emozioni complesse e rispondere alle sfide artistiche che il canto lirico presenta.
Un debutto indimenticabile al Parco della Musica
Il prossimo concerto al Parco della Musica rappresenta un momento significativo non solo per Tetelman, ma anche per il pubblico romano e gli appassionati d’opera in generale. Con spettacoli programmati per il 21 ottobre e ulteriori date il 24 e il 26 ottobre, il tenore è pronto a vestire un “magnifico frac” e a portare la sua interpretazione di Cavaradossi in una delle opere più amate di Puccini.
Il debutto sarà un’esperienza collettiva e di grande emozione, poiché Tetelman e gli altri artisti in scena uniscono i loro talenti in un’opera che risuona nei cuori di molti. L’enfasi sull’importanza dell’emozione e della connessione artistica rende questo evento un momento da non perdere e un passo significativo nella carriera di Jonathan Tetelman.