Eco Del Cinema

Fuoristrada – Recensione

L’esordiente Elisa Amoruso porta sul grande schermo un documentario commovente in cui ad essere protagonista assoluto è l’amore, quello con la ‘A’ maiuscola

(OFF Road) Regia: Elisa Amoruso – Cast: Giuseppe Della Pelle, Marianna Dadiloveanu, Daniele Acciobanidei – Genere: Documentario, colore, 70 minuti – Produzione: Italia, 2013.

fuoristrada_poster

La filosofa e scrittrice francese Simon Weil diceva: “Nessuno ha amore più grande di colui che sa rispettare la libertà dell’altro”; questo è sicuramente vero per Marianna, donna rumena che ha lasciato libero Pino, il suo uomo, di portare fino in fondo il suo percorso di trasformazione in Beatrice.

Sono proprio Pino/Beatrice, Marianna e la loro famiglia ad essere protagonisti del coraggioso documentario diretto dalla giovane Elisa Amoruso. Nonostante dal punto di vista registico non presenti particolari elementi di novità, “Fuoristrada”, proprio grazie alla semplicità delle forme scelte, arriva allo spettatore con grande forza.

Alternando le interviste ai protagonisti e ai loro famigliari, ad immagini sgranate di un passato lontano in cui Beatrice era Pino, la regista offre al suo pubblico il ritratto di una vita convenzionale fatta di lavoro, momenti di gioia e di dolore, battibecchi e risate in cui chi guarda non potrà fare a meno di riconoscere anche parti della propria vita.

Ad emergere con tutto il suo carisma come protagonista assoluta è proprio Beatrice, che con la sua allure degna della protagonista dei migliori film di Fellini, racconta con immensa verve e con grande senso dell’umorismo la sua storia e il suo difficile percorso di ricerca ed affermazione in una società fintamente progressista, ma ancora profondamente bigotta, che appare ancora oggi spaventata dalla diversità in tutte le sue forme.

Grazie alla magia e al fascino dei suoi protagonisti e della loro storia di grande amore, un amore sincero capace di superare molti ostacoli, Elisa Amoruso porta sullo schermo un documentario con cui si ride e ci si commuove, potente e forte nei suoi temi di profonda attualità, ma anche delicato nelle sue forme.

“Fuoristrada” si fa dunque veicolo di potenti messaggi positivi, dimostrando come, non solo la bellezza, ma anche la diversità esistono solo negli occhi e nella mente di chi guarda. Si spera dunque che questo documentario possa essere visto dal maggior numero di persone perché è innegabile il bisogno di una nuova lezione sul vero significato della parola tolleranza ed è proprio questo che il documentario della giovane regista romana offre senza mai scadere nella retorica più pedante.

 Mirta Barisi

Articoli correlati

Condividi