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Jason Blum svela i suoi quattro film preferiti: le scelte del guru dell’horror

Jason Blum, fondatore della celebre Blumhouse Productions, ha recentemente condiviso su Letterboxd i suoi film preferiti del momento, rivelando una selezione che riflette sia il suo ruolo di produttore che la sua passione per il cinema. Le sue scelte non solo offrono uno sguardo privilegiato sui gusti di uno dei più influenti produttori del settore, ma mettono anche in evidenza alcuni lavori che hanno lasciato il segno nel panorama cinematografico.

The apprentice: il controverso biopic su Donald Trump

Il primo film citato da Jason Blum è The Apprentice, recentemente uscito nelle sale, con Sebastian Stan nel ruolo di un giovane Donald Trump. Questa pellicola ha suscitato reazioni contrastanti, specialmente da parte dello stesso Trump, che ha espresso la propria disapprovazione nei confronti del film. La scelta di Blum di includere The Apprentice nel suo elenco è indicativa del suo interesse per il cinema contemporaneo e per opere che affrontano temi attuali.

Jason Blum svela i suoi quattro film preferiti: le scelte del guru dell’horror

Il film, diretto con uno stile audace, esplora le origini di Trump in un periodo cruciale della sua vita. Questo è un aspetto che rende il lavoro particolarmente rilevante, nonostante l’attenzione che ha suscitato nel dibattito pubblico. I temi di ambizione e potere, così come le complesse dinamiche familiari, rendono The Apprentice un’opera intrigante, ma controversa, capace di stuzzicare il pensiero critico dello spettatore.

Il petroliere: un grande classico di Paul Thomas Anderson

La seconda scelta di Blum è Il Petroliere, un film cult diretto da Paul Thomas Anderson. Questo lungometraggio, uscito nel 2007, è un’opera che esplora la corruzione, l’avidità e la sete di potere attraversando la figura del petroliero Daniel Plainview, interpretato magistralmente da Daniel Day-Lewis. Blum sottolinea come Il Petroliere rimanga costantemente nella sua lista dei preferiti, non solo per la sua straordinaria narrazione, ma anche per l’influenza che ha avuto su molte produzioni della Blumhouse.

Anderson riesce a fondere in modo magistrale la critica sociale con un racconto personale, caratterizzando un’epoca e una nazione attraverso l’ossessione per il petrolio. Questo film ha ispirato non solo il lavoro di Blum, ma una generazione intera di cineasti, grazie alla sua capacità di coniugare arte e intrattenimento in maniera impeccabile.

Il mago di Oz: il ricordo di una tradizione familiare

Un’altra delle scelte di Blum è il classico senza tempo Il Mago di Oz, diretto da Victor Fleming nel 1939. Questo film ha segnato la storia del cinema con la sua fantastica narrazione e le immortali canzoni. Blum rivela che il film occupa un posto speciale nel suo cuore perché, da piccolo, lo guardava ogni anno con sua madre. Questa tradizione familiare ha sicuramente contribuito a far crescere il suo amore per il cinema, creando un legame emotivo che rende Il Mago di Oz non solo un film per bambini, ma un capolavoro intramontabile di immaginazione e speranza.

Il film offre un mix affascinante di avventura e lezione di vita, portando il pubblico in un viaggio attraverso la Terra di Oz, dove l’amicizia, il coraggio e il desiderio di appartenenza emergono come temi centrali. La potenza di queste tematiche e la sua esegesi visiva hanno reso Il Mago di Oz un’icona culturale che continua a influenzare il pubblico e a ispirare nuovi cineasti.

Joker: Folie à Deux: una scelta audace e controversa

L’ultima raccomandazione di Blum, Joker: Folie à Deux, si distacca nettamente dalle altre per la sua natura controversa. Blum ha dichiarato che sa che questa scelta potrebbe scatenare reazioni contrastanti, ma non ha potuto fare a meno di esprimere il suo apprezzamento per il coraggio mostrato dalla pellicola. In questo sequel, Lady Gaga e Joaquin Phoenix si uniscono per portare avanti una nuova interpretazione di un mondo già esplorato nel film precedente.

La nostra redazione ha precedentemente analizzato il film e ha espresso più riserve sulla sua costruzione narrativa. Tuttavia, il levare di Blum nei confronti di Joker: Folie à Deux evidenzia l’apprezzamento per ciò che il film tenta di rappresentare: una riflessione sulla salute mentale e sulle dinamiche sociali in un contesto moderno. La complessità del personaggio di Joker e la potenzialità narrativa di Lady Gaga come Harley Quinn rendono questa scelta intrigante e degna di attenzione.

Le scelte di Jason Blum offrono un interessante spaccato sui gusti di un protagonista del cinema contemporaneo, riflettendo una combinazione di classici del passato e innovazioni del presente.

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