Il film “Guardia del corpo” del 1992, con protagonisti Kevin Costner e Whitney Houston, è diventato un’icona culturale grazie alla sua trama avvincente e alla colonna sonora indimenticabile, in particolare con il brano “I Will Always Love You”. Recentemente, il famoso attore Kevin Costner ha rivelato un affascinante retroscena riguardo a un possibile sequel del film, una notizia che ha catturato l’attenzione dei fan e ha riacceso l’interesse per un progetto che avrebbe coinvolto nientemeno che la Principessa Diana.
L’idea del sequel e il primo incontro con Diana
Durante un episodio del popolare podcast di Howard Stern, Kevin Costner ha condiviso i dettagli di una conversazione avuta con la Principessa Diana. Secondo il racconto dell’attore, l’idea di realizzare “Guardia del corpo 2” era nella sua mente e avrebbe potuto avere come protagonista proprio Diana. Costner ha descritto il primo approccio: “Avevo iniziato a parlarne con la Principessa Diana, dicendole che avrei fatto Guardia del corpo 2 costruendo la storia proprio attorno a lei.” La reazione di Diana è stata positiva; sembrava interessata e aperta a esplorare un nuovo lato della sua vita attraverso un film.
Costner ha poi rivelato che Diana avrebbe dovuto affrontare una trasformazione personale profonda: “La sua vita sarebbe cambiata completamente perché si sarebbe aperta a livello emotivo nel film.” La possibilità di uscire dal suo ruolo di semplice figura pubblica l’avrebbe portata a esplorare lati inediti della sua personalità, esponendola a una nuova dimensione di vulnerabilità e autenticità. La conversazione ha rivelato anche l’umanità di Diana, sempre descritta dolce e disponibile, pronta a mettersi in gioco in un contesto artistico.
L’idea di una scena romantica
Costner ha raccontato di un secondo incontro con la Principessa, durante il quale il dialogo è diventato più specifico riguardo a scene particolari nel film. Quando Costner ha menzionato la possibilità di includere una scena romantica, Diana ha chiesto delucidazioni: “Lei mi ha chiesto se ci sarebbe stata una scena con un bacio che l’avrebbe coinvolta. Io allora le ho chiesto: vorresti ce ne fosse una? E lei mi ha risposto di sì.” Questo scambio ha dimostrato quanto Diana fosse disposta a partecipare attivamente alla creazione del suo personaggio e alla narrazione del film.
Costner ha promesso a Diana di costruire il film in modo simile a come era stato fatto con Whitney Houston nel primo capitolo. Ha chiarito che il suo obiettivo era rendere il tutto “facile” per lei, così che non si sentisse eccessivamente sotto pressione, sottolineando la sua convinzione nel talento di Diana: “Sarebbe stata bravissima.” Questi dettagli non solo offrono uno sguardo su come Costner pianificava il sequel, ma mettono anche in luce la professionalità della Principessa, che aspettava con entusiasmo di cimentarsi in un campo diverso da quello delle sue consuete apparizioni pubbliche.
La tragica conclusione di un sogno
Purtroppo, il sogno di realizzare “Guardia del corpo 2” svanì tragicamente con la prematura scomparsa della Principessa Diana. L’incidente avvenuto nel 1997 ha messo fine a qualsiasi progetto collegato al film, lasciando un vuoto non solo nel cuore dei suoi fan ma anche in quello di Costner, che vedeva in lei una figura centrale del sequel. La notizia della morte di Diana ha segnato una perdita non solo per il mondo della monarchia britannica, ma anche per la cultura popolare, rendendo il progetto per un sequel mai realizzato un argomento di grande rimpianto.
Sebbene i sogni di Costner e Diana non si siano mai realizzati, l’idea di una nuova avventura legata a “Guardia del corpo” continua a solleticare l’immaginazione del pubblico. Chi avrebbe voluto vedere un film che fosse non solo una storia d’amore avventurosa, ma anche un’intensa esplorazione dell’anima di una donna così carismatica e complessa? La richiesta di commenti da parte dell’attore invita i fan a riflettere su questo potenziale progetto che ha il sapore di un’opportunità perduta e di un’affascinante storia mai raccontata.
Rimpianto per le carriere non realizzate
In un contesto ampio, il desiderio di Costner di dirigere anche “Schindler’s List” amplifica il suo profondo interesse per progetti significativi e d’impatto. Queste aspirazioni dimostrano ancora una volta come Costner veda nel cinema un mezzo potente per influenzare e commuovere il pubblico. Il rifiuto di progetti ambiziosi come la possibile collaborazione con Diana e il film sulla Shoah rappresentano un rimpianto collettivo per il pubblico cinematografico. La storia di un attore che desidera dare vita a nuove storie, mettendo in primo piano personaggi iconici, continua a fare eco nel panorama culturale, creando un legame indissolubile tra passato e presente.