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Le avventure tragicomiche di due giovani tossicodipendenti nel cuore di Roma: il film “L’albero” in concorso alla Festa

Nella frenesia culturale romana, il film “L’albero”, opera prima di Sara Petraglia, sta catturando l’attenzione del pubblico per la sua narrazione vibrante e provocatoria che affronta temi complessi con umorismo e empatia. Ambientato tra le strade storiche di Roma e una gita a Napoli, il lungometraggio racconta la vita di due giovani donne che si confrontano con la tossicodipendenza, una condizione che appare particolare eppure così vicina alla realtà di molti. La pellicola si distingue per il suo mix di tragico e comico, proponendo uno sguardo originale e fresco sugli eccessi e le fragilità della Generazione Z.

Bianca e Angelica: due protagoniste in cerca di libertà

Bianca, interpretata da Tecla Insolia, è figlia di un facoltoso genitore e vive la sua esistenza nel quartiere di Largo Torre Argentina, un microcosmo di opportunità e vizi. Mentre chiacchiera e discute sogni e aspirazioni con l’amica Angelica, gli effetti della sua vita agiata si scontrano con una gioventù piena di eccessi. Angelica, interpretata da Carlotta Gamba, emerge come l’altra faccia di questa medaglia: una giovane donna proveniente dal più scarno contesto, dal profondo di Morlupo, che a sua volta affronta la vita con una sorta di rassegnazione e irriverente gioia.

Le avventure tragicomiche di due giovani tossicodipendenti nel cuore di Roma: il film “L’albero” in concorso alla Festa

Le due ragazze trovano rifugio in un appartamento nel quartiere Pigneto, il cui spirito bohémien fa da perfetto sfondo ai loro dialoghi pieni di riferimenti letterari e scelte di vita poco ortodosse. Bianca si immagina un futuro da romanziera, ispirata da poeti come Giacomo Leopardi, mentre la sua amica italo-romanista vive il momento, consapevole ma ignara dei pericoli che li circondano. Questa dinamicità tra le due protagoniste illustra in modo incisivo le speranze e le paure di una generazione alle prese con le proprie demonietti interiori.

Il film riesce a rispecchiare la realtà di tanti giovani, dove l’uso di sostanze come cocaina, pasticche e metanfetamine rappresenta una possibile fuga dalla quotidianità. Così, tra un sogno e l’altro, Bianca e Angelica si muovono in un labirinto di emozioni e scelte discutibili, portando lo spettatore a una riflessione sul significato della libertà e dell’amicizia all’interno di un contesto sociale spesso ritenuto ostracizzante.

“Longlegs”: un horror che unisce il fantastico e l’inquietante

In un altro angolo del festival, il film “Longlegs”, diretto dal talentuoso Osgood Perkins, si inserisce perfettamente nel panorama cinematografico, offrendo al pubblico una esperienza horror dal sapore agrodolce. Nicolas Cage, che interpreta un fabbricante di bambole con una spiccata inclinazione satanista, regala una performance ricca di tensione e ambiguità, portando il personaggio a esplorare le dimensioni più oscure dell’animo umano.

L’intreccio si sviluppa attorno a un piano ventennale di omicidi all’interno di una famiglia, sottolineando l’evidente discesa nella follia del protagonista. L’ambientazione glam rock, ispirata a figure iconiche come Marc Bolan dei T-Rex, funge da sfondo perfetto per le azioni cruente a cui Cage dà vita, rivelando un’interpretazione carica di rischio e audacia. Questo contrasto tra la musica vivace degli anni ’70 e le azioni macabre del personaggio crea un’esperienza cinematografica avvincente e disturbante.

A dare ulteriore spessore alla narrazione è la figura di un’agente dell’FBI, che riconosce il suo passato nel fabbricante di bambole, dando vita a un conflitto tra il bene e il male che si muove lungo le linee sottili della memoria e del perdono. L’eccellente regia di Perkins, unita alla presenza scenica di Cage, promette di tenere il pubblico col fiato sospeso, riuscendo a manipolare il confine tra realtà e illusione.

Ciascun film presentato in concorso alla Festa rappresenta un capitolo della narrativa contemporanea, alimentando una conversazione sui temi sociali e psicologici che affliggono la società odierna.

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