La Festa del Cinema di Roma ha raggiunto il suo clou con l’ultima giornata, aprendo le porte all’Auditorium Parco della Musica, affollato di appassionati del grande schermo. Tra gli eventi di spicco, spicca l’incontro con la regista e attrice Noémie Merlant, protagonista del film ‘The Balconettes‘, già acclamato al Festival di Cannes. A fare da cornice a questa intervista, Merlant è accompagnata dalle talentuose Souhelia Yacoub e Sanda Codreanu, anch’esse protagoniste di un’opera cinematografica che esplora temi di resistenza e bellezza femminile.
‘The Balconettes’: Un film di resistenza femminile
Noémie Merlant descrive il suo lavoro come un’opera che affronta le sfide delle donne in un contesto sociale complesso. ‘The Balconettes‘ si propone come un film che, pur affrontando tematiche drammatiche, riesce a trovare un equilibrio nel suo linguaggio, mescolando violenza e umorismo. Merlant dichiara, “l’umorismo è l’ultimo gesto di libertà”. Un’affermazione che riflette il desiderio di rendere più accessibili argomenti dolorosi e di porre l’accento sulla forza e sulla resilienza delle donne. La regista sottolinea come, nel suo film, ci sia una mancanza di rappresentazione per le difficoltà quotidiane che le donne affrontano, specialmente in termini di violenza di genere.
Secondo Merlant, l’umorismo diventa un mezzo attraverso il quale le esperienze più traumatiche possono essere condivise e comprese. “Non voglio mostrare una violenza gratuita. La comicità porta con sé una sorta di bellezza e permette di guardare in faccia la verità, anche quando questa è dura”, afferma.
I protagonisti e la loro ricerca della bellezza
Se il film si cimenta nel rappresentare una varietà di esperienze femminili, è anche imperativo notare i tre personaggi principali: un’attrice, una scrittrice e una cam-girl. Le protagoniste si confrontano con un vicino di casa carismatico ma violento, interpretato da Lucas Bravo. Questo contrasto è centrale nel film, poiché mette in luce le sfide sia interiori che esteriori che le donne si trovano ad affrontare.
Sanda Codreanu spiega la sua visione della bellezza: “La bellezza è una luce, un invito a esplorare non solo il mondo esterno ma anche quello interiore.” Ognuna delle figure femminili è presentata non solo per il loro aspetto fisico, ma anche per la loro complessità e unicità. Souhelia Yacoub amplia quest’affermazione, evidenziando che “tutte le donne hanno la loro bellezza”, e che questo concetto trascende ciò che è comunemente percepito.
Un film ricco di influenze artistiche
L’atmosfera di ‘The Balconettes‘ è descritta da Merlant e dal cast come intrisa di vibrazioni jazz. “Nel jazz, ogni nota può sembrare imperfetta, ma allo stesso tempo risuona perfettamente”, commenta Souhelia Yacoub. Questa sensazione di spontaneità e di improvvisazione permea la pellicola, rendendo ogni scena unica e coinvolgente. La regista vuole che il film suggerisca la stessa libertà espressiva che caratterizza il jazz, creando una sorta di cacofonia che riflette l’imprevedibilità della vita.
Merlant continua a elaborare l’idea di ‘accoglienza’ presente nel film, descrivendo ‘The Balconettes‘ come un’opera “rotonda, voluttuosa, e sexy”. Questi elementi ci permettono di esplorare le varie dimensioni del desiderio e della bellezza. La coreografia dei colori e dei suoni non solo arricchisce l’esperienza visiva, ma serve anche a evocare emozioni profonde, quasi come se il pubblico fosse invitato a partecipare a questo viaggio artistico e umano.
La rappresentazione degli uomini nel film
Un tema intrigante sollevato durante l’intervista è il ruolo degli uomini nel film. Merlant tocca un punto cruciale domandandosi dove siano gli uomini buoni in ‘The Balconettes‘. L’intenzione della regista è evidente: concentrarsi sulle esperienze e le relazioni tra donne in un contesto di “sorellanza”. La mancanza di figure maschili positive serve a sottolineare le dinamiche di potere e il desiderio di un dialogo più aperto e costruttivo nel contesto sociale attuale.
La regista invita a una riflessione: “È fondamentale che gli uomini partecipino a questa conversazione. Le loro voci sono necessarie per affrontare l’argomento della violenza e della misoginia.” La pellicola pone, quindi, una domanda aperta, cercando di generare un dibattito su come gli uomini possano e debbano contribuire a un cambiamento positivo.
In questo modo, ‘The Balconettes‘ si presenta non solo come una celebrazione della resilienza femminile, ma anche come un invito alla riflessione per tutti, uomini e donne, su tematiche di grande attualità.