La storia di Lupita Nyong’o è intrecciata con le sue origini multiculturali e la sua carriera in ascesa a Hollywood. Nata in Messico e cresciuta in Kenya, la talentuosa attrice ha condiviso la sua esperienza personale riguardo alla perdita del suo accento nigeriano, un aspetto della sua identità che ha sovente affrontato nel suo percorso di crescita come artista. Recentemente, durante un’intervista sul podcast “What Now?” condotto da Trevor Noah, la Nyong’o ha approfondito il legame tra la sua formazione artistica e il cambiamento del suo accento, confermando quanto sia complessa e significativa la sua relazione con la lingua e l’identità.
Il cambiamento dell’accento e il percorso artistico
In un racconto emozionante, Lupita Nyong’o ha rivelato come il suo primo passo verso il cambiamento del suo accento sia avvenuto quando ha deciso di frequentare una scuola d’arte drammatica. Descrivendo la sua esperienza, ha spiegato che non voleva essere solo un’attrice istintiva, ma desiderava approfondire la comprensione del proprio “strumento” artistico. Nyong’o ha affermato: “Volevo sapere in cosa ero brava, in cosa non lo ero, e lavorare alle cose in cui potevo migliorare“, indicando che una delle aree che sentiva necessitasse di attenzione erano proprio gli accenti. Questo desiderio di perfezione professionale l’ha spinta a modificare la sua intonazione per integrarsi meglio nel panorama cinematografico americano, portandola a mantenere un accento diverso da quello che le era familiare.
Tuttavia, il percorso verso questo cambiamento non è stato privo di difficoltà. L’attrice ha confessato di sentirsi in conflitto, dichiarando che produrre nuovi suoni al di fuori dell’ambiente scolastico la faceva sentire come se stesse tradendo la sua essenza. Nyong’o ha rivelato: “Realizzare quei nuovi suoni in un contesto che non era quello della classe sembrava un tradimento. Non mi sentivo più me stessa e ho pianto prima di dormire così tante notti“. Questa riflessione sottolinea la complessità del cambiamento identitario che affrontano molte persone nel mondo dello spettacolo, costrette a rivedere le proprie radici per adattarsi a nuove aspettative professionali.
Il recentissimo impegno come doppiatrice in Il robot selvaggio
Dopo un’intensa carriera costellata di successi, Lupita Nyong’o ha intrapreso un nuovo e stimolante progetto nel mondo del doppiaggio, prestando la sua voce al personaggio di Roz nel film “Il robot selvaggio“. Questa pellicola si presenta come una fantastica avventura animata, arricchita da un cast di voci di grande calibro, tra cui noti attori come Pedro Pascal, Catherine O’Hara e Bill Nighy. In “Il robot selvaggio“, la trama si concentra sulla robot ROZZUM 7134, che si ritrova su un’isola disabitata e deve affrontare le sfide di un ambiente ostile, costruendo relazioni con gli animali locali e aprendosi a nuove esperienze.
L’interesse per questo film deriva non solo dalla sua trama avvincente, ma anche dall’approccio innovativo alla narrazione, che esplora temi universali come l’adattamento, l’amicizia e il senso di appartenenza. Lupita Nyong’o ha lavorato con passione per cimentarsi in questo nuovo ruolo, dimostrando ancora una volta la sua versatilità artistica. Il suo impegno come doppiatrice nel film è un ulteriore passo nel suo percorso di crescita e trasformazione professionale, segnato da una continua evoluzione personale e artistica.
In sintesi, la partecipazione di Lupita Nyong’o a “Il robot selvaggio” offre ai fan una nuova opportunità per apprezzare il suo talento, mentre la sua storia di adattamento e crescita continua a risuonare come un potente messaggio di resilienza e autenticità.