La questione del supporto musicale nella nostra era digitale è sempre più centrale, con un crescente interesse per i formati fisici. Sebbene il vinile possa vantare un evidente ritorno grazie alla sua risonanza nostalgica e all’apprezzamento della qualità audio, il caso delle musicassette è differente. Nel 2023, questo formato, che un tempo dominava l’industria, ha dimostrato di essere quasi inesistente sul mercato, portando esperti e appassionati a chiedersi se le compact cassette possano mai realmente tornare alla ribalta. In questo articolo, esploreremo l’attuale stato della musicassetta nel panorama musicale, le sue origini e il suo declino.
La storia delle cassette audio: un impero effimero
Le musicassette, conosciute anche come compact cassette, sono state introdotte da Philips negli anni ’60 e hanno rapidamente conquistato il mercato musicale degli anni ’80. Fino al 2004, quando la loro produzione è crollata del 96%, le cassette erano l’emblema dell’ascolto portatile di musica, alimentando anche una vivace cultura del mixaggio e degli scambi tra appassionati. Questo formato permetteva di registrare tracce audio, creando una personalizzazione dell’esperienza musicale che gli utenti apprezzavano enormemente. La facilità di utilizzo delle cassette e il loro costo accessibile contribuirono al loro enorme successo.
Tuttavia, con l’avvento della digitalizzazione e della musica in streaming, le cassette sono rapidamente cadute in disuso. La smaterializzazione dei supporti musicali ha cambiato drasticamente le abitudini di ascolto. Mentre i vinili hanno trovato una rinnovata popolarità, le cassette si sono allontanate dalla scena, divenendo un ricordo nostalgico piuttosto che una scelta praticabile per l’ascolto quotidiano. La rapida modernizzazione della tecnologia ha ovviamente contribuito a tutto ciò, rendendo più convenienti opzioni come il digitale, che può ospitare miliardi di tracce in un dispositivo portatile.
Una nicchia di mercato sempre più ristretta
Nel 2023, il mercato delle compact cassette ha generato soli 157 mila euro di ricavi, rappresentando un misero 0,03% dell’intero settore musicale. Questa statistica chiarisce in modo inequivocabile che, al di là delle celebrazioni occasionali e delle ristampe, le musicassette non sono tornate in modo significativo. Nonostante i tentativi di diverse etichette discografiche di rilanciare il formato attraverso l’uscita di nuove edizioni su nastro, le cassette non sembrano essere desiderate da un pubblico vasto.
Enzo Mazza, CEO di FIMI, ha specificato che non si deve considerare il fenomeno delle musicassette simile a quello del vinile, sottolineando l’assenza di una domanda reale nel mercato. Anche le recenti ripubblicazioni di artisti celebri non bastano a giustificare una rinascita. Le cassette, che un tempo erano la norma, ora si presentano più come oggetti da collezione o souvenir, spesso acquistati da chi desidera sostenere i propri artisti preferiti, piuttosto che per un reale interesse ad utilizzarle come supporti audio.
Nostalgia e collezionismo: il fine ultimo delle musicassette
Il fascino della musicassetta non è del tutto svanito, ma ha assunto una forma diversa. Molti dei pochi fan rimasti le acquistano non per ascoltarle, ma per il valore nostalgico che questi oggetti rappresentano o come parte di una collezione di memorabilia. La musicassetta è diventata un simbolo di appartenenza a una particolare community musicale, un modo per celebrare il legame con determinati artisti. Acquistare una cassetta oggi può riflettere un desiderio di rivivere epoche passate, ma non implica necessariamente un interesse concreto nel suo utilizzo effettivo.
Diversamente dal vinile, che presenta ancora un’apprezzabile qualità audio e un mercato vivo, la musicassetta è rimasta indietro, con una qualità sonora che non può competere con le sue controparti moderne. Il declino della musica su nastro è emblematico della trasformazione del consumo musicale. La musica è ora disponibile su piattaforme digitali, accessibile attraverso smartphone, lettori musicali e audiostreaming, relegando i supporti fisici a una dimensione prevalentemente legata al collezionismo.
In essenza, sebbene la musica delle cassette possa evocare ricordi e nostalgia, la loro funzionalità nel mondo moderno è limitata. La visione di un ritorno titanico, simile a quello del vinile, appare sempre più lontana.