Il daytime di Amici di lunedì 4 novembre ha sollevato un’ondata di polemiche, amplificate dalle reazioni sui social e dalle dichiarazioni degli stessi partecipanti. Un episodio che ha messo in luce le dinamiche interne al programma, il ruolo dei giudici e il clima di tensione che permea l’ambiente, creando frizioni tra i concorrenti e provocando una reazione forte da parte del pubblico. Rudy Zerbi, noto per il suo approccio critico, ha richiamato tutti i cantanti a un compito in classe che ha avuto esiti disastrosi, dando vita a un dibattito acceso sul metodo di valutazione utilizzato.
Il compito in classe di Rudy Zerbi e la reazione dei cantanti
Il compito assegnato da Rudy Zerbi ai concorrenti di Amici ha colto di sorpresa i partecipanti, che si sono trovati a doversi autovalutare e a dare voti reciproci tra di loro. Quello che doveva essere un momento di crescita e confronto si è trasformato in un vero e proprio terreno di scontro. Zerbi, deluso dai risultati, ha definito i concorrenti come un “gregge finto buonista“, attaccando la loro mancanza di obiettività nel giudicare il talento altrui. Secondo il maestro, alcuni concorrenti avrebbero dato voti eccessivamente alti per amicizia, dimenticando la vera essenza del talento, che a suo avviso non dovrebbe essere soggetto a simili compromessi.
Questa situazione ha portato a valutazioni molto severe nei confronti dei cantanti, che sono stati giudicati sulla base di criteri come la presenza scenica, l’interpretazione e la capacità di scrittura. I voti assegnati sono stati a dir poco severi, con numeri come 3 e 4 che sono stati distribuiti a destra e a manca, creando un clima di tensione palpabile. La giovane cantante Senza-Cri ha osato esprimere il proprio dissenso, evidenziando che non le compete giudicare né se stessa né gli altri, sottolineando così un pensiero condiviso da molti telespettatori: i ragazzi sono lì per imparare e non per essere messi uno contro l’altro.
Nicolò e l’intenzione di abbandonare il programma
A seguito del confronto acceso con Rudy Zerbi, il giovane cantante Nicolò ha vissuto un momento di grande difficoltà, considerando l’idea di abbandonare il programma. Le sue frustrazioni sono state amplificate dai commenti sui social, dove gli utenti hanno iniziato a utilizzare l’hashtag #Amici24 per esprimere il proprio dissenso nei confronti dell’incoerenza di Zerbi. Nicolò è stato descritto dal pubblico come il concorrente con la migliore tecnica vocale, un talento che si distingue per la sua capacità di esibirsi senza autotune o trucchi vocali, cosa che lo ha reso un favorito tra i fan del programma.
Ironia della sorte, proprio questo talento è stato bollato da Zerbi come “antico“, gettando ombre sul futuro di Nicolò nel programma. La pressione delle mode e la ricerca di fenomeni social hanno sollevato interrogativi sull’equilibrio che il programma cerca di mantenere tra l’innovazione e il riconoscimento dei veri talenti. Nicolò ha iniziato a dubitare della propria idoneità, sentendosi inadeguato rispetto ad altri concorrenti che, seppur meno dotati dal punto di vista tecnico, emergono grazie alla loro notorietà sui social.
Il supporto di Pettinelli e le dinamiche del talent show
In un momento di crisi per Nicolò, è intervenuta la docente Pettinelli, che ha preso le difese del suo allievo, evidenziando come le critiche di Rudy Zerbi siano state eccessive e potenzialmente dannose. La Pettinelli ha ben compreso il malessere del suo studente e ha manifestato preoccupazione per il clima di competizione che si è instaurato, mettendo in luce come queste dinamiche possano influenzare negativamente la crescita artistica dei giovani talenti.
A fronte delle dure dichiarazioni di Zerbi, i compagni di Nicolò, in particolare Senza-Cri e Trigno, hanno espresso la loro indignazione. Hanno infatti sottolineato come i voti elargiti da Zerbi sembrassero favorire unicamente i suoi studenti, creando una netta disparità tra i concorrenti. Da casa, il pubblico ha ripetutamente chiesto di fermare queste dinamiche distruttive, evidenziando come la focalizzazione sui conflitti interni stia degnando ben poco spazio al reale talento artistico presente nel programma.
Le critiche dei concorrenti e il sostegno dei loro insegnanti rivelano un crescente malcontento verso un sistema che sembra premiare la spettacolarizzazione piuttosto che l’arte genuina e la crescita personale. Il futuro di Amici continuerà a dipendere da come il programma gestirà queste tensioni e da quanto sarà in grado di valorizzare il talento in un ambiente sempre più competitivo e complesso.