Il terzo appuntamento con X Factor 2024, dedicato quest’anno al tema dance, ha riservato emozioni contrastanti agli spettatori. La prima manche ha avuto un avvio disastroso, con performance infelici e assegnazioni discutibili che hanno scatenato il malcontento del pubblico sui social. Solo la seconda manche ha rivelato esibizioni all’altezza, riportando una certa vivacità sul palco. Tuttavia, è innegabile che il buonismo eccessivo della giuria stia iniziando a stancare, creando un’atmosfera di noia di fronte a mancanze di critiche costruttive.
la prima manche: un disastro musicale
La serata ha preso il via nel peggiore dei modi, con la prima manche che ha visto esibirsi i concorrenti in performance caratterizzate da stonature e disaccordi. Il pubblico sintonizzato sui social non ha esitato a definire la puntata come “stonata”, un giudizio che ben riflette la frustrazione generale. I giudici, in apparente armonia, non hanno avuto il coraggio di esprimere critiche veramente incisive, lasciando gli spettatori con l’impressione di una giuria più interessata al buonismo che all’onestà critica.
In questo contesto, non sono mancate le polemiche: l’assenza di sincerità nelle valutazioni ha portato a domande sul ruolo che la giuria dovrebbe rivestire. Se fino ai provini tutto sembrava funzionare alla perfezione, ora si avverte un’irritante mancanza di tensione e competizione, capace di rendere la serata meno vivace e più prevedibile. La continua lode tra i giurati, invece di stimolare i concorrenti a migliorarsi, ha rischiato di trasformare il talent in una passerella di buone intenzioni senza mordente, dove anche il look esagerato e i glitter indossati dai giudici sembrano volti più a intrattenere che a valutare seriamente le performance.
la giuria: un buonismo che annoia
Quest’anno i giudici di X Factor, tra cui Paola, Lauro, Jake e Manuel, hanno cercato di presentarsi come una squadra affiatata, ma questo approccio ha sollevato dubbi tra i fan del format. Molti spettatori stanno cominciando a nostalgicamente rimpiangere i lati più “aggressivi” e onesti delle precedenti edizioni, in cui le critiche erano più dirette e le dinamiche tra i giurati maggiormente competitive. “Tutta questa serenità annoia”, è uno dei commenti più ricorrenti sui social, il che suggerisce che la giuria dovrebbe trovare un equilibrio tra sostegno e onestà.
I telespettatori rivendicano una giuria che sappia gestire non solo le emozioni dei concorrenti, ma anche ed esprimere una sana rivalità. I giudici, ben consapevoli che le prestazioni non sono sempre all’altezza delle aspettative, devono saper riconoscere i fallimenti artistici. Ci si chiede quindi se questo approccio possa effettivamente giovare al programma o se sia invece nato un clima di “protezione” eccessiva.
la seconda manche: una ripresa incoraggiante
Fortunatamente, la seconda manche ha riportato entusiasmo e ritmi migliori sul palcoscenico. I concorrenti hanno mostrato un livello superiore di talento, distaccandosi dal disastro iniziale. In particolare, i Punkcake hanno infiammato il pubblico con la loro energia travolgente e la loro esibizione di “Da Ya Think I’m Sexy”, che è risultata la performance più memorabile della serata. Grazie alla loro follia creativa, sono stati in grado di divertire e coinvolgere il pubblico, regalando un momento di freschezza e innovazione.
In un contrasto netto con le esibizioni precedenti, Elma ha dimostrato che è possibile affrontare il palco senza incorrere in stecche, presentando una versione impeccabile di un brano di Madonna. Anche Lorenzo Salvetti, cantando “Non succederà più”, ha ricevuto apprezzamenti per la sua voce melodiosa, dimostrandosi un artista affermato in grado di tenere alta l’asticella del talento. Tuttavia, il suo percorso è ancora caratterizzato da una certa incertezza, molto legata alle scelte musicali della giuria.
le prestazioni che hanno colpito
Tra le varie esibizioni, una ha stupito particolarmente: quella di Francamente, che ha saputo trasformare il palco nel suo regno grazie a una performance superlativa, riuscendo a salvare la serata. La sua presenza scenica e la padronanza del palco hanno catturato gli applausi del pubblico, trasformando la serata in una rassegna di talento e bravura, ma anche in un’inflessione sulla dirigenza artistica d’insieme.
Le Votives, un’altra band in gara, hanno dimostrato di avere un potenziale notevole quest’anno, con una proposta musicale che ha rivelato una superiorità rispetto ad altri concorrenti. La loro presenza ha sollevato interrogativi sul modo in cui ogni manche è stata strutturata, rimarcando l’importanza di una selezione attenta e mirata da parte dei giudici per mantenere vivo il clima di competizione e innovazione.
Mentre si attende la prossima puntata, il clima di attesa e curiosità riempie le stanze degli spettatori, i quali sperano che il format possa riportare più tensione e originalità senza cedere a una banalizzazione delle perdite e vittorie dei concorrenti.